Bonus partite IVA, ISCRO in scadenza a fine mese. C'è tempo fino al 31 ottobre 2022 per richiedere l'indennità di importo pari a 815 euro mensili circa, riconosciuta dall'INPS per sei mesi. Riepilogo di requisiti e condizioni per l'accesso.
Bonus partite IVA, scadenza in arrivo per le domande di accesso all’ISCRO.
C’è tempo fino alla fine del mese di ottobre per richiedere l’indennità riconosciuta ai lavoratori autonomi in difficoltà. Una sorta di cassa integrazione per le partite IVA, riconosciuta dall’INPS e che è stata introdotta in via sperimentale per il 2021, il 2022 e il 2023.
L’importo massimo riconosciuto è pari a 815 euro, e il bonus per le partite IVA spetta per una durata non superiore a 6 mesi. Tra i requisiti per beneficiarne il limite reddituale pari a 8.299,76 euro e la perdita di almeno il 50 per cento dello stesso rispetto ai tre anni precedenti.
Alla luce dell’imminente scadenza del 31 ottobre 2022, soffermiamoci quindi sulle regole per fare domanda.
Bonus partite IVA, scadenza il 31 ottobre 2022 per l’ISCRO
Aperta dal 1° maggio, si avvicina alla chiusura la finestra temporale per le domande di accesso all’ISCRO, indennità spettante ai lavoratori autonomi e riconosciuta a titolo di cassa integrazione.
Il bonus per le partite IVA è riconosciuto per il triennio 2021-2023 ma ciascun beneficiario può ottenerlo una sola volta, presentando domanda INPS.
Potrà quindi ottenere l’ISCRO 2022 chi non l’ha già richiesta lo scorso anno, nel rispetto dei requisiti generali.
Si specifica in primo luogo che ad averne diritto sono i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS che non hanno già fruito del bonus lo scorso anno, compresi coloro che pur avendo presentato domanda non ne hanno avuto accesso in quanto la stessa è stata respinta o la prestazione è stata revocata dall’origine.
Due condizioni che si affiancano agli ulteriori requisiti da rispettare per ottenere l’indennità di importo fino a 815 euro e riconosciuta per un massimo di sei mesi.
Così come indicato nella circolare INPS numero 94 del 30 giugno, l’ISCRO spetta ai titolari di partita IVA che nel corso del 2021 hanno dichiarato un reddito relativo all’attività di lavoro autonomo svolta non superiore a 8.299,76 euro.
Il bonus è inoltre riconosciuto a patto che la partita IVA risulti attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda.
Fondamentale poi verificare i requisiti relativi alla perdita di reddito registrata: l’ISCRO spetta infatti esclusivamente se il reddito da lavoro autonomo prodotto nel 2021 è inferiore del 50 per cento rispetto alla media dei redditi conseguiti nei tre anni precedenti.
Queste le condizioni più rilevanti per chi intende fare domanda entro la scadenza del 31 ottobre 2022. Sarà altresì necessario non risultare titolare di pensione diretta, e reddito di cittadinanza, non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie ed essere in regola con il versamento dei contributi.
Bonus partite IVA fino a 815 euro al mese: come si calcola l’ISCRO
L’ISCRO è riconosciuta per sei mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda ed è pari al 25 per cento, su base semestrale, dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia delle Entrate.
Ad esempio, a fronte dell’ultimo reddito annuo certificato pari a 6.000 euro, lo stesso verrà diviso per due (6.000/2 = 3.000) e successivamente moltiplicato per il 25 per cento (3.000 x 25 per cento = 750 euro), determinando così l’importo mensile della prestazione.
Per le domande di ISCRO inviate nel 2022 il calcolo verrà fatto sulla base dei valori indicati nella circolare INPS n. 26/2022: il minimo riconosciuto sarà pari a 254,75 euro, mentre l’ammontare massimo sarà di 815,20 euro.
Questa la somma riconosciuta ai titolari di partita IVA che presenteranno domanda entro il 31 ottobre. L’invio potrà essere effettuato accedendo al sito INPS mediante credenziali SPID, CIE o CNS, ovvero tramite il Contact Center Integrato.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus partite IVA, scadenza il 31 ottobre 2022 per l’ISCRO