Bonus genitori separati: verso il via libera ai pagamenti

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

A più di un anno dalla scadenza della domanda i genitori separati non hanno ancora ricevuto il bonus spettante. I pagamenti dovrebbero arrivare a breve, la firma dell’atteso decreto è prevista il 19 marzo

Bonus genitori separati: verso il via libera ai pagamenti

Sta finalmente volgendo a termine l’avventura del bonus genitori separati, con i beneficiari che, a quattro anni di distanza dall’introduzione e a più di uno dalla scadenza delle domande per ottenerlo, non l’hanno ancora ricevuto.

Una serie di procedure burocratiche e ritardi ne ha infatti impedito l’erogazione. Ancora per poco però: secondo alcune anticipazioni l’atteso decreto dovrebbe essere formato oggi e dare il via libera all’agevolazione.

Si tratta di un contributo pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento nel limite massimo di 800 euro mensili e per un massimo di 12 mensilità.

Bonus genitori separati: ancora nessuna novità sul pagamento

Il via libera al bonus genitori separati sta per arrivare: il contributo economico, ormai atteso da oltre 4 anni, dovrebbe essere erogato a breve.

L’agevolazione è stata introdotta per la prima volta nel 2021, quando c’era ancora il Covid. Il bonus infatti è stato ideato con l’obiettivo di sostenere la continuità dei pagamenti dell’assegno di mantenimento, nel caso in cui il genitore non lo abbia ricevuto in tutto o in parte per le conseguenze dell’emergenza sanitaria.

Spetta, infatti, ai genitori separati o divorziati in stato di bisogno che non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore (ex coniuge o ex convivente).

Ebbene, per il decreto attuativo della misura si è dovuto aspettare più di un anno: ha visto la luce a fine 2022. È stato infatti necessario modificare il testo, all’inizio troppo vago e discriminatorio verso le coppie di fatto. Le istruzioni e il lancio del portale per le domande è avvenuto dopo altri 2 anni, con gli interessati che hanno avuto la possibilità di fare domanda dal 12 febbraio al 31 marzo 2024.

Il più sembrava ormai essere alle spalle ma le criticità però non sono state pienamente risolte. Ad oggi, infatti, a quasi un anno di distanza non sono ancora partiti i pagamenti per le circa 6.000 domande presentate.

La causa principale dei ritardi è da ricercare nei controlli che devono essere effettuate sui requisiti di accesso alla misura, molto stringenti e non semplici da verificare, in particolare quelli relativi al reddito.

Stando ad alcune anticipazioni, però, il decreto sarà firmato il 19 marzo dal Dipartimento per le politiche della famiglia, firma che potrà finalmente dare il via libera al pagamento delle somme.

Bonus genitori separati: come funziona e quali sono i requisiti richiesti

Per poter accedere all’agevolazione è necessario rispettare specifici requisiti, relativi:

  • alle conseguenze dell’emergenza sanitaria sul reddito del genitore che non ha potuto adempiere correttamente al pagamento all’assegno di mantenimento:
  • ai figli conviventi (minori o maggiorenni portatori di handicap grave).

In particolare, c’è uno specifico limite reddituale, oltre il quale non è possibile ottenere il bonus, pari a 8.174 euro.

La somma spetta quindi ai genitori separati con un reddito non superiore a tale soglia che:

  • nel periodo dell’emergenza Covid convivevano con figli minori o maggiorenni portatori di handicap grave;
  • si sono visti ridurre in parte o in tutto l’assegno di mantenimento a causa della cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa dell’altro genitore tenuto al mantenimento, intervenuta a partire dall’8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni.

Si ha diritto al bonus, inoltre, anche nel caso in cui il genitore tenuto al mantenimento abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019.

L’importo del bonus è corrisposto, per massimo 12 mensilità, in un’unica soluzione ed è pari alla somma non versata dell’assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente nel limite di 800 euro mensili.

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