Assunzioni PA 2025: oltre 19.000 posti per INPS, Ministeri e altro

Francesco Rodorigo - Pubblica Amministrazione

Via libera a oltre 19.000 assunzioni per la pubblica amministrazione nel 2025. In arrivo concorsi per INPS, Ministeri, Polizia e altro ancora

Assunzioni PA 2025: oltre 19.000 posti per INPS, Ministeri e altro

Strada in discesa per le nuove assunzioni nella PA nel 2025.

I nuovi decreti firmati oggi dal Ministro per la Pubblica Amministrazione autorizzano l’assunzione a tempo indeterminato di 19.615 persone.

Le procedure di reclutamento interessano diverse amministrazioni, dalle forze dell’ordine ai ministeri. Previsto anche un concorso per 1.432 assunzioni all’INPS.

A breve i DPCM saranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

Assunzioni PA 2025: oltre 16.000 posti per INPS, Ministeri e altro

Nuovi concorsi pubblici in arrivo per il 2025. I DPCM firmati il 12 dicembre dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, danno il via libera alle procedure per nuove assunzioni nella PA.

Saranno in totale 19.615 le nuove assunzioni a tempo indeterminato in varie amministrazioni pubbliche, dalle forze dell’ordine ai Ministeri. Previsto anche un maxi concorso all’INPS, saranno quasi 1.500 i posti messi a bando.

Nello specifico, sono 16.663 le assunzioni a tempo indeterminato per il comparto sicurezza:

  • 4.801 per l’Arma dei carabinieri;
  • 2.961 per la Guardia di finanza;
  • 2.326 per la Polizia penitenziaria;
  • 5.096 per la Polizia di Stato, 1.000 delle quali già autorizzate con il dpcm del 19 giugno 2024;
  • 1.404 per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Le restanti assunzioni riguardano 19 amministrazioni, tra cui:

  • 1.432 all’INPS;
  • 800 al Ministero della Cultura;
  • 121 per la Presidenza del Consiglio dei ministri;
  • 110 al Ministero della Giustizia;
  • 53 al Ministero degli Esteri, di cui 35 segretari di legazione e 18 elevate professionalità.

I concorsi saranno banditi nel corso del 2025. I DPCM sono infatti stati trasmessi al Ministero dell’Economia per la firma del Ministro Giorgetti, per poi essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale una volta registrati da parte della Corte dei conti.

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