Voucher reintrodotti con nuove regole; sono molte le proposte della Manovra 2017 per reintrodurre i buoni lavoro Inps per retribuire il lavoro accessorio. Ecco le novità.
Voucher: nella Manovra 2017 potrebbero essere reintrodotti con nuovi nomi e nuove regole per la retribuzione del lavoro accessorio. L’abolizione dei voucher ha lasciato un vuoto normativo su come retribuire i lavori saltuari e pertanto su più fronti sono stati presentati emendamenti al DL 50/2017 per la reintroduzione dei voucher Inps.
Le regole per attivazione dei voucher Inps e per il loro utilizzo verrebbero tuttavia modificati anche nel caso in cui venisse approvata la reintroduzione con la Manovra 2017. L’obiettivo è quello di consentire ancora di retribuire i lavori accessori e a carattere saltuario, come servizi di babysitting ed evitare che tali lavori tornino ad alimentare la piaga del lavoro nero.
Nella Manovra 2017 si fa riferimento proprio alla reintroduzione dei voucher per i lavori retribuiti da datori di lavoro privati nei confronti di studenti, pensionati e disoccupati. Si tratta, in sostanza, dell’impianto normativo della Legge Biagi, con la quale sono stati introdotti i buoni lavoro per lavoretti occasionali e a carattere straordinario.
Chi potrà utilizzare i nuovi voucher e quali sono le proposte della Manovra 2017? Ecco di seguito le novità proposte in sede di conversione del DL 50/2017.
Voucher, nuove proposte della Manovra 2017. Ecco chi potrà utilizzarli
I voucher potrebbero essere reintrodotti con nuove regole; nella Manovra 2017 viene richiesto che i buoni lavori tornino alla loro impostazione originaria, ovvero che possano essere utilizzati anche nel 2017 per la retribuzione di lavori saltuari.
Secondo quanto attualmente in discussione in sede di conversione della Manovra 2017 i voucher potranno essere utilizzati per retribuire servizi di ripetizione, babysitter e assistenza a persone anziane. In sostanza, potranno essere pagati con i voucher Inps gli studenti, i disoccupati e i pensionati che lavorano presso datori di lavoro privati, quindi soprattutto famiglie e enti no profit per piccole manifestazioni pubbliche.
La reintroduzione dei voucher Inps e le novità sulle regole per l’utilizzo dei buoni lavoro sono una delle necessità successive all’abolizione voluta da Poletti e dal Governo per evitare il referendum sul Jobs Act richiesto dalla Cgil. L’abolizione dei voucher ha infatti causato non pochi problemi su come pagare lavori non facilmente inquadrabili sotto le ordinarie tipologie di contratto di lavoro subordinato e che richiederebbero eccessivi adempimenti e costi per il datore di lavoro.
In alcuni casi è stato possibile utilizzare il contratto a chiamata, per il quale nella stessa Manovra 2017 si chiede di modificare le regole per l’utilizzo. Attualmente è possibile utilizzarlo soltanto in favore di giovani di età inferiore ai 25 anni e di lavoratori di età superiore ai 55 anni.
Con gli emendamenti alla Manovra 2017 la richiesta è di reintrodurre i voucher nella forma di coupon o libretto postale; cambiano regole, importo e costo dei buoni lavoro. Ecco di seguito tutte le proposte e le novità.
Voucher, Manovra 2017: chi potrà utilizzarli e nuove regole per i buoni lavoro
I voucher così come modificati con la Manovra 2017 tornerebbero ad essere utilizzabili soltanto dai datori di lavoro privati e dagli enti no profit, per la retribuzione di giovani, disoccupati e pensionati e per prestazioni di carattere familiare o per piccoli eventi pubblici.
L’emendamento alla Manovra presentato dal PD chiede di reintrodurre i voucher nella forma di libretto famiglia, che i datori di lavoro privati potrebbero acquistare su internet, tramite il sito Inps. Il lavoratore retribuito con i nuovi voucher Inps avrebbe diritto ad una retribuzione oraria di 12 euro e, in linea con quanto previsto dalla Legge Biagi, il tetto massimo di retribuzione a mezzo buoni lavoro sarebbe di 5.000 euro complessivi annui e di 1.500 da singolo datore di lavoro. Per i datori di lavoro privati limite di utilizzo dei voucher di 7.500 euro per anno.
Diverse le proposte per la reintroduzione dei voucher Inps, tra cui quella del M5S che chiede di sostituirli con un buono di valore fino ai 15 euro all’ora. Potranno quindi beneficiarne i lavoratori che prestano servizi di ripetizioni, babysitting o assistenza a bambini disabili, anziani e altri lavoretti in ambito familiari.
Per gli enti no-profit l’utilizzo dei voucher Insp sarebbe consentito per eventi senza scopo di lucro in Comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti. Nuove regole e modalità di fruizione dei voucher che potrebbero essere accolte con favore in sede di conversione della Manovra 2017.
Attualmente è previsto che coloro che hanno acquistato voucher entro il 17 marzo 2017, ovvero prima dell’abolizione, rispettino le regole in vigore in precedenza, ovvero quanto disposto dagli articoli del Jobs Act oggetto di abrogazione.
Per l’entrata in vigore delle novità che reintroducono i buoni lavoro bisognerà tuttavia attendere: gli emendamenti alla Manovra 2017 sono ancora in fase di discussione e l’approvazione e la conversione del DL 50/2017 è attesa entro il 23 giugno 2017.
Per tutte le informazioni sulle regole attualmente in vigore i lettori possono far riferimento alla guida sui voucher 2017 con tutti i dettagli utili.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Voucher Inps reintrodotti con la Manovra 2017. Ecco chi potrà utilizzarli