Le truffe relative ai bonus edilizi arrivano a 15 miliardi di euro. Il dato è stato fornito dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso dell'audizione presso la VI commissione Finanze e Tesoro del Senato
L’Amministrazione finanziaria e la Guardia di finanza hanno intercettato truffe per 15 miliardi di euro sui crediti relativi al superbonus e ai bonus edilizi.
Il dato è stato reso noto dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, intervenuto ieri in audizione presso la VI commissione Finanze e Tesoro del Senato.
I controlli preventivi hanno reso possibile il blocco di 6,3 miliardi di euro, attraverso lo scarto delle comunicazioni.
8,6 miliardi di euro sono, invece, oggetto di decreti di sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria.
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Truffe bonus edilizi: ammontano a 15 miliardi di euro
Ieri, 16 aprile 2024, i rappresentanti dell’Amministrazione finanziaria sono intervenuti nell’audizione che si è tenuta presso la VI commissione Finanze e Tesoro del Senato sul tema della legge di conversione del decreto 39/2024.
Sono intervenuti sia il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, sia il direttore del dipartimento Finanze del ministero dell’Economia, Giovanni Spalletta.
Ruffini si è concentrato sull’analisi delle disposizioni previste dall’ultimo decreto approvato dal governo in tema di bonus edilizi, in vista dell’iter parlamentare della legge di conversione che è partito dal Senato.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha passando in rassegna i nuovi limiti alla cessione del credito e allo sconto in fattura e le altre norme approvate con il DL 39/2024.
A margine, in risposta a una domanda posta, si è soffermato sulle frodi che hanno interessato il superbonus e i bonus edilizi.
La collaborazione tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza ha permesso di intercettare truffe per il valore di 15 miliardi di euro.
I controlli preventivi hanno permesso lo scarto di comunicazioni all’Amministrazione finanziaria per il valore di 6,3 miliardi di euro.
Le frodi che non sono state intercettate in via preventiva hanno raggiunto gli 8,6 miliardi di euro e sono oggetto di decreti di sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria.
Le cessioni, nell’anno 2022, hanno riguardato il 96 per cento del valore dei bonus edilizi. Si prospetta quindi una nuova stretta a tale meccanismo a vantaggio dell’ipotesi di trasformazione dei crediti d’imposta in contributi diretti alla spesa dei beneficiari.
Frodi anche sui crediti della super ACE
Nel corso dell’audizione presso la VI commissione Finanze e Tesoro del Senato sono stati forniti anche i numeri che hanno riguardato le frodi sui crediti della super ACE.
Dati decisamente più elevati, a livello percentuale, rispetto a quelli relativi ai bonus edilizi.
Se le frodi al momento individuate hanno raggiunto i 15 miliardi di euro, il totale delle comunicazioni relative alle cessioni del credito e agli sconti in fattura si è attestato sui 219 miliardi di euro.
Numeri decisamente più bassi hanno interessato l’ACE.
I crediti maturati, secondo quanto emerge dalle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate, si attestano a 518 milioni di euro.
Nel complesso i soggetti interessati, come spiegato dallo stesso Ruffini, sono 13.155.
Stando alle analisi di rischio effettuate dall’Agenzia delle Entrate, prendendo in considerazione i sequestri già eseguiti, da settembre del 2023 i crediti inesistenti ammontano a circa 100 milioni di euro.
La stima, come indicato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, è considerata “prudenziale”.
Stando ai dati forniti le frodi interesserebbero circa il 20 per cento delle somme. Lo scenario è, tuttavia, in continua evoluzione, così come il quadro relativo ai crediti del superbonus e dei bonus edilizi.
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