Nel settore edilizio permane l'obbligo per i datori di lavoro di fornire al proprio personale un tesserino di riconoscimento e per questi ultimi di esporlo: chiarimenti dall'INL

Dall’INL, Ispettorato Nazionale del Lavoro, arrivano importanti chiarimenti relativi al tesserino di riconoscimento per i lavoratori del settore edilizio.
Si fa luce sulle regole da seguire dopo che l’articolo 1 del Collegato Lavoro ha abrogato i commi da 1 a 5 dell’articolo 36-bis del decreto-legge n. 223/2006.
In particolare, il comma 2 prevedeva che nell’ambito dei cantieri edili i datori di lavoro dovessero fornire al personale impiegato un tesserino di riconoscimento, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.
Tale obbligo era esteso anche ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nei cantieri.
Tuttavia l’abrogazione di questi provvedimenti operata dalla legge n. 203/2024, come ha sottolineato l’INL, deriva dal fatto che gli obblighi previsti dal decreto-legge in questione trovano già applicazione nel decreto legislativo n. 81/2008.
Edilizia: senza tesserino di riconoscimento sanzioni per datori di lavoro e lavoratori
Come chiarito dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro nella nota n. 656/2025, il Testo Unico sulla Sicurezza prevede specifici adempimenti legati ai contratti di appalto o subappalto nei cantieri edili.
In particolare, l’articolo 26, comma 8, prevede un duplice obbligo: da un lato i datori di lavoro devono fornire al personale impiegato un tesserino di riconoscimento, dall’altro i lavoratori devono esporlo.
L’Ispettorato ha infatti spiegato che quanto disposto dal Collegato Lavoro, ovvero l’abrogazione dei commi da 1 a 5 dell’articolo 36-bis del D.L n. 223/2006, deriva dal fatto che gli obblighi legati al tesserino di riconoscimento sono già previsti dal Testo Unico sulla Sicurezza.
Ciò significa non solo che tale misura è tutt’ora in vigore, ma che lo sono anche le norme che prevedono l’applicazione di sanzioni nel caso in cui non vengano osservati gli obblighi stabiliti per legge.
Come disposto dall’articolo 55, comma 5, lett.i del D.Lgs. n. 81/2008, i datori di lavoro che non rispettano l’obbligo previsto dall’articolo 26, comma 8, del medesimo decreto legislativo incorrono in una sanzione amministrativa che varia da 109,60 euro a 584 euro per ciascun lavoratore.
Invece, il lavoratore dell’impresa appaltatrice o subappaltatrice che non espone il tesserino di riconoscimento è punito con una sanzione da 50 a 300 euro.
Edilizia: senza tesserino di riconoscimento sanzioni anche per lavoratori autonomi
L’obbligo di dotarsi di apposito tesserino di riconoscimento e di esporlo si applica anche per i lavoratori autonomi che prestano i propri servizi in cantieri edili in regime di appalto o subappalto.
Di conseguenza, anche in questo caso, la mancata osservanza delle norme comporta l’applicazione di sanzioni.
In particolare, nel caso in cui il lavoratore autonomo non si munisca del tesserino si incorre in una sanzione amministrativa che va da 50 a 300 euro.
La stessa sanzione si applica anche in caso di mancata esposizione del tesserino, come disposto dall’articolo 60 comma 2 del D.Lgs n. 81/2008.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Edilizia: senza tesserino di riconoscimento scattano le sanzioni