Tassazione dei redditi: le osservazioni delle Entrate al decreto di attuazione della delega fiscale

Tommaso Gavi - Imposte

Novità in arrivo sulla tassazione dei redditi, con il decreto di attuazione della legge delega per la riforma fiscale. Le osservazioni dell'Agenzia delle Entrate sul testo all'esame del Senato

Tassazione dei redditi: le osservazioni delle Entrate al decreto di attuazione della delega fiscale

La legge delega per la riforma fiscale ha tracciato la strada per l’applicazione di diverse novità sulla tassazione dei redditi.

Per l’attuazione è previsto uno specifico decreto legislativo di revisione del regime impositivo, attualmente all’esame del Senato.

Nell’audizione del 5 novembre, che si è tenuta presso la Commissione VI Finanze e Tesoro del Senato, l’Agenzia delle Entrate ha fornito le proprie osservazioni al testo.

Vengono analizzate le misure in relazione ai redditi interessati dalle modifiche in arrivo: i redditi fondiari, quelli di lavoro dipendente e autonomo, quelli d’impresa e i redditi diversi.

Tassazione dei redditi: le osservazioni delle Entrate al decreto di attuazione della delega fiscale

In attuazione di quanto previsto dalla legge delega per la riforma fiscale, all’esame del Senato è sottoposto il decreto legislativo che recepisce le indicazioni del testo approvato dal Parlamento oltre un anno fa.

Sul decreto legislativo relativo alla revisione del regime impositivo dei redditi l’Agenzia delle Entrate ha fornito le proprie osservazioni per voce del direttore centrale Coordinamento normativo, Sergio Cristallo, intervenuto ieri presso la Commissione VI Finanze e Tesoro del Senato.

Il testo del decreto di attuazione delle disposizioni contenute negli articoli 5, 6 e 9 della legge n. 111 del 2023 è composto da tre Titoli e 19 articoli.

Interessa la revisione di diverse tipologie di redditi, sulle quali l’Agenzia delle Entrate ha fornito le proprie osservazioni:

  • redditi fondiari;
  • redditi di lavoro dipendente;
  • redditi di lavoro autonomo;
  • redditi diversi;
  • redditi d’impresa.

In merito ai redditi dei terreni è stata evidenziata la coerenza delle disposizioni in itinere con quanto indicato dalla legge delega.

Gli obiettivi da perseguire sono la semplificazione delle modalità di imposizione dei redditi derivanti da attività agricole, con la finalità di potenziare la tutela dell’ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici.

Una volta approvato in via definitiva il decreto verrebbe prevista l’estensione dei casi di determinazione catastale del reddito alle attività, al momento escluse dal regime dei redditi agrari.

Nello specifico sarebbero interessate le attività che non sono svolte tramite lo sfruttamento del terreno ma riguardano la cura di un ciclo biologico o una fase collegata, in particolare quelle svolte con le più moderne tecniche di coltivazione o che portano alla cessione di beni anche immateriali.

Le regole in arrivo farebbero rientrare le produzioni di vegetali realizzate mediante i più evoluti sistemi di coltivazione tra le attività agricole principali.

Gli ulteriori passaggi attuativi sono demandati all’approvazione di un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, da emanare di concerto con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.

Tassazione dei redditi di lavoro dipendente e autonomo: le osservazioni dell’Agenzia delle Entrate

Le osservazioni dell’Agenzia delle Entrate hanno riguardato anche le disposizioni relative alle nuove regole in tema di tassazione dei redditi di lavoro dipendente e autonomo.

In merito al lavoro dipendente il decreto prevede modifiche al TUIR sulla deducibilità degli oneri.

Si interviene inoltre sulla determinazione del reddito di lavoro dipendente, con l’esclusione di alcuni importi dal calcolo.

Gli interventi riguardano essenzialmente:

  • l’articolo 10, relativo alla deducibilità ai fini IRPEF dei contributi di assistenza sanitaria versati ai fondi integrativi del servizio sanitario nazionale, per un importo non superiore a 3.615,20 euro;
  • l’articolo 51, riguardante la non concorrenza alla formazione del reddito da lavoro dipendente dei contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore a enti o casse aventi esclusivamente a fine assistenziale (anche in questo caso per importi non superiori a 3.615,20 euro.

L’Agenzia delle Entrate sottolinea quanto indicato nella relazione illustrativa, ovvero l’adeguamento al criterio della salvaguardia delle finalità dell’assistenza sanitaria e il principio di solidarietà sociale.

Sul lavoro autonomo gli interventi riguardano chiarimenti sulle componenti per la determinazione del reddito.

Viene introdotto anche per questa tipologia di reddito il principio di onnicompresnività, che stabilisce il criterio per il calcolo del reddito derivante dall’esercizio di arti e professioni.

Lo stesso sarà costituito dalla differenza tra tutte le somme e i valori in genere a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, in relazione all’attività artistica o professionale, e l’ammontare delle spese sostenute nel periodo stesso nell’esercizio dell’attività.

Viene inoltre confermato il principio di cassa per l’imputazione delle spese.

Nel corso dell’intervento sono state fornite osservazioni sulle novità relative a:

  • esclusioni dal reddito di lavoro autonomo;
  • plusvalenze e minusvalenze;
  • trattamento fiscale dei rimborsi e dei riaddebiti delle spese;
  • ammortamenti e deducibilità di specifiche tipologie di costo.

Tassazione dei redditi diversi e di impresa: le novità in arrivo

Sui redditi diversi le modifiche normative riguardano le plusvalenze delle aree edificabili ricevute in donazione.

Per le cessioni dei terreni, il prezzo di acquisto è quello sostenuto da chi effettua la donazione e non il valore dichiarato nelle relative denunce e atti registrati.

La base imponibile viene in sostanza individuata con gli stessi criteri sia nel caso in cui il venditore sia il proprietario sia se è il beneficiario della donazione.

Sono inoltre diverse le novità relative al reddito di impresa, così come le osservazioni dell’Agenzia delle Entrate.

Tra queste l’avvicinamento tra poste contabili e relativi valori fiscali, con la semplificazione delle regole di determinazione del reddito d’impresa.

Vengono inoltre introdotte semplificazioni sull’applicazione dei regimi di riallineamento e riordinato l regime di compensazione delle perdite fiscali e di circolazione di quelle delle società partecipanti a operazioni straordinarie.

Sul primo tema viene evidenziato che la disposizione tende a uniformare il trattamento fiscale a quello contabile, stabilendo in un’unica soluzione la determinazione del reddito e la partecipazione dei valori agli utili.

Novità interessano anche:

  • il nuovo istituto della scissione mediante scorporo;
  • i conferimenti di azienda e le partecipazioni detenute nelle holding;
  • un nuovo criterio di tassazione per la semplificazione delle procedure del regime fiscale della liquidazione.

Il documento integrale, con le osservazioni dell’Agenzia delle Entrate, è scaricabile dal portale istituzionale.

Agenzia delle Entrate - Documento del 5 novembre 2024
Osservazioni presso la sesta Commissione Finanze e Tesoro del Senato sullo schema di decreto legislativo sulla revisione del regime impositivo dei redditi.

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