Startup innovative, con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre 2020 del decreto MISE del 18 settembre vengono definite le modalità attuative delle agevolazioni previste dal decreto Rilancio. I termini per la presentazione delle domande all'agevolazione Smart Money saranno definiti da un provvedimento successivo.
Startup innovative, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto MISE che definisce le modalità attuative delle agevolazioni previste dal decreto Rilancio.
La misura definita “Smart Money” regola le modalità di fruizione dei 9,5 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto per l’acquisizione di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati.
L’obiettivo è quello di sostenere le spese relative alla realizzazione di un piano di attività e di sviluppo, e di favorire investimenti nel capitale di rischio delle startup innovative.
A definire i termini per la presentazione delle domande sarà un successivo provvedimento.
Startup innovative, Smart Money: il decreto MISE pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Il provvedimento del MISE che definisce le modalità attuative delle agevolazioni per le startup innovative, previste dal decreto Rilancio, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 309 del 14 dicembre 2020.
La pubblicazione del decreto del 18 settembre 2020, che ha come oggetto “Condizioni, modalità e termini per la concessione alle start-up innovative di agevolazioni finalizzate all’acquisizione di servizi prestati dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione” aggiunge un ulteriore tassello per la concretizzazione delle misure di sostegno al mondo delle startup.
I 9,5 milioni di euro messi a disposizioni rispondono principalmente a due finalità:
- il sostenimento, da parte di startup innovative, delle spese connesse alla realizzazione di un piano di attività, svolto in collaborazione con gli attori dell’ecosistema l’innovazione operanti per lo sviluppo di imprese innovative;
- l’ingresso nel capitale di rischio delle start-up innovative degli attori dell’ecosistema dell’innovazione.
I destinatari dell’agevolazione sono le startup innovative che rientrano nelle seguenti condizioni:
- sono classificabili come piccole imprese;
- sono regolarmente costituite da meno di 24 mesi e iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese;
- si trovano nelle prime fasi di avviamento dell’attività, nella prima fase di sperimentazione dell’idea d’impresa o nella fase di creazione della combinazione product/market fit;
- hanno sede legale e operativa nel territorio nazionale;
- non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- hanno restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Ministero dello sviluppo economico un ordine di recupero;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
- nei cui confronti non sia stata applicata la sanzione interdittiva;
- i cui legali rappresentanti o amministratori non siano stati condannati per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione;
- non operano nei settori dell’agricoltura primaria, della pesca e dell’acquacoltura.
Possono richiedere le agevolazioni anche le persone fisiche che vogliono costituire una start-up innovativa purché l’impresa sia stata costituita e la domanda di iscrizione nella sezione ordinaria e speciale del Registro delle imprese inoltrata, entro e non oltre 30 giorni dalla data della comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
I termini per la presentazione delle domande saranno definiti in un provvedimento provvedimento.
Startup innovative, Smart Money: i progetti di sviluppo ammissibili
Tra gli interventi previsti nel piano “Smart Money” sono ricompresi i seguenti gli attori dell’ecosistema dell’innovazione.
Tra questi rientrano:
- incubatori certificati e acceleratori;
- innovation hub, ovvero gli organismi che forniscono alle imprese servizi per introdurre tecnologie, sviluppare progetti di trasformazione digitale, accedere all’ecosistema dell’innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo;
- organismi di ricerca;
- business angels;
- investitori qualificati.
I progetti di sviluppo ammissibili devono avere le seguenti caratteristiche:
- essere basati su una soluzione innovativa da proporre sul mercato, già individuata al momento della presentazione della domanda di agevolazione, che renda il progetto scalabile;
- prevedere l’impegno diretto dei soci dell’impresa proponente, o di un team, dotati di capacità tecniche e gestionali adeguate;
- essere finalizzato a realizzare il prototipo o la prima applicazione industriale del prodotto o servizio per attestare i feedback dei clienti o degli investitori.
Possono rientrare nell’agevolazione anche piani di attività della durata di almeno 12 mesi, che prevedono l’acquisizione di servizi finalizzati ad accelerare e facilitare la realizzazione di un determinato progetto di sviluppo.
Tali piani devono riguardare i seguenti ambiti:
- la consulenza organizzativa, operativa e strategica finalizzata allo sviluppo e all’implementazione del progetto;
- la gestione della proprietà intellettuale;
- il supporto nell’autovalutazione della maturità digitale;
- lo sviluppo e lo scouting di tecnologie;
- la prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale;
- i lavori preparatori per campagne di crowfunding;
- solo se associata alla fornitura di servizi rientranti negli ambiti che precedono, la messa a disposizione dello spazio fisico e dei relativi servizi accessori di connessione e networking necessari per lo svolgimento delle attività di progetto.
Le spese devono invece essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed entro 18 mesi dalla data di adozione della delibera di ammissione.
L’importo complessivo non può essere inferiore a 10 mila euro al netto di IVA.
I pagamenti devono essere inoltre effettuati esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e devono essere tracciabili.
L’agevolazione prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto dell’importo massimo di 10 mila euro, che copre l’80% delle spese sostenute ammissibili.
Startup innovative, Smart Money: gli investimenti nel capitale di rischio
Un secondo filone di intervento è previsto per gli investimenti nel capitale di rischio, per le imprese che hanno già beneficiato degli interventi descritti nelle precedenti misure.
L’investimento in equity deve avere le caratteristiche che seguono:
- essere attuato dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati;
- essere attuato in sede di costituzione della start-up innovativa o successivamente alla costituzione, ferma restando l’attuazione in data successiva a quella di adozione della delibera di ammissione ed entro i 24 mesi successivi alla medesima data;
- essere di importo non inferiore a 10.000 euro;
- non determinare una partecipazione di maggioranza nel capitale della start-up innovativa, anche per effetto della conversione di strumenti finanziari di quasi-equity eventualmente sottoscritti;
- essere detenuto per un periodo non inferiore a 18 mesi;
- non essere attuato tramite piattaforme internet di equity crowdfunding.
Il versamento nell’investimento del capitale di rischio deve essere effettuato entro 6 mesi dalla data di deliberazione della concessione del contributo, a pena di revoca.
La misura in questione riconosce all’impresa un contributo a fondo perduto, in misura pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio attuato dagli attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati, per un massimo di 30 mila euro per start-up innovativa.
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