Quali sono gli sgravi fiscali e gli incentivi previsti per start up e PMI Innovative? Una panoramica sulle agevolazioni previste e sulle possibili novità contenute nella proposta di legge presentata lo scorso ottobre e al vaglio della Commissione Finanze della Camera dei Deputati
Quali sono le agevolazioni e gli incentivi previsti per start up e PMI innovative? Dalle detrazioni alle esenzioni, una panoramica di tutte le misure previste e sulle possibili novità contenute sulla proposta di legge a vaglio della Commissione Finanze della Camera dei Deputati da gennaio 2023.
Il testo interviene su una materia, quella del sostegno delle start up e delle piccole e medie imprese innovative che, negli ultimi anni, è stata al centro di diversi interventi normativi che hanno dato vita a un corpus di misure volte ad agevolare la nascita e lo sviluppo delle start up delle PMI innovative, a partire dal DL 179/2012, poi convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, numero 221, il cosiddetto “Startup Act”.
Start up e PMI innovative, panoramica delle agevolazioni fiscali a disposizione degli imprenditori
In Italia il settore delle start up e delle PMI innovative può già beneficiare di una serie di agevolazioni fiscali e incentivi su cui la proposta di legge attualmente in discussione alla Camera si propone di intervenire.
Le agevolazioni fiscali attualmente vigenti e a disposizione di quanti vogliano investire in questo settore sono state introdotte negli anni con i decreti legge numero: 79/2012 (articoli 26-31), 3/2015 (articolo 4) e 73/2022 (articolo 14).
Nello specifico le principali agevolazioni riguardano:
- incentivi per l’investimenti nel capitale, con la detrazione IRPEF del 30 per cento sull’ammontare del capitale investito, fino a un massimo di 1 milione di euro, e una deduzione IRES - per le persone giuridiche - pari al 30 per cento delle somme investite, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro. Dal 2017, tale sgravio è legato al mantenimento della partecipazione alla start up per almeno tre anni;
- detrazione IRPEF del 50 per cento per le persone fisiche che investono nel capitale di rischio di una start-up o di una impresa innovativa;
- esonero del pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria al momento dell’iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese per start-up innovative e incubatori certificati;
- esonero dal pagamento del diritto annuale alle camere di commercio;
- esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti IVA fino a 50 mila euro;
- esenzione fiscale - temporanea - in presenza di specifiche condizioni delle plusvalenze realizzate da persone fisiche sia in caso di cessione di partecipazioni al capitale di start up e PMI innovative, sia in caso di plusvalenze reinvestite nella stessa tipologia di società;
- esclusione delle start up innovative dalla disciplina delle società di comodo.
Un corpus normativo che mette in campo tutta una serie di strumenti volti a sostenere le imprese nell’intero ciclo di vita, dall’avvio allo sviluppo fino al consolidamento e a cui si aggiungono l’accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI e i finanziamenti agevolati previsti dal progetto Smart & Start Italia.
Start up e PMI innovative: la novità proposta per trasformare l’eccedenza IRPEF in credito d’imposta
La proposta di legge, attualmente all’esame della Commissione Finanze della Camera, prevede quattro articoli in cui si propongono modifiche sulla disciplina delle detrazioni IRPEF, sulla gestione delle plusvalenze legate alle cessioni delle quote in imprese innovative e sul limite del patrimonio netto previsto per le SIS società di investimento semplice che si propone di innalzare da 25 a 50 milioni.
Tra le principali novità inserite nella proposta di legge c’è senza dubbio l’introduzione, all’articolo 2, della possibilità per le start up e le PMI innovative di trasformare un’eventuale eccedenza delle detrazioni IRPEF in credito di imposta.
In altre parole, la proposta prevede, nel caso in cui la detrazione IRPEF dovesse superare l’imposta lorda dovuta dal contribuente, di trasformare tale eccedenza in un credito da utilizzare nella dichiarazione dei redditi o in compensazione.
Una carrellata delle agevolazioni già in vigore e delle novità proposte nella scheda di lettura redatta dalla Camera.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Start up e PMI innovative, una panoramica su incentivi e agevolazioni