Spese mediche, sanitarie e veterinarie, la richiesta dei commercialisti: mantenere la periodicità semestrale per l'invio dei dati. Tra le ragioni, sintetizzate nella notizia del 20 gennaio 2022: i tempi lunghi prima della messa a disposizione della dichiarazione precompilata, la gravosità dell'inserimento dei dati delle fatture cartacee e la riduzione del numero degli adempimenti.
Spese mediche, sanitarie e veterinarie, i commercialisti chiedono di mantenere la periodicità semestrale per l’invio dei dati necessari per predisporre le dichiarazioni precompilate.
La richiesta è contenuta nella lettera inviata al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco dai tre Commissari straordinari del Consiglio nazionale dei commercialisti, Rosario Giorgio Costa, Paolo Giugliano e Maria Rachele Vigani.
A fare il punto sul contenuto della missiva è la notizia del CNDCEC del 20 gennaio 2022.
La periodicità mensile, stabilita a partire dal 2022, appare ingiustificata ai professionisti per tre principali ragioni:
- la dichiarazione precompilata viene messa a disposizione a partire dal mese di aprile dell’anno successivo;
- al momento molte fatture in ambito sanitario sono cartacee ed è necessario un lavoro di inserimento manuale dei dati;
- l’invio mensile aumenta il numero degli adempimenti.
Spese mediche, sanitarie e veterinarie, invio dati per la precompilata: i commercialisti chiedono la periodicità semestrale
Il centro della lettera inviata dai tre Commissari straordinari del Consiglio nazionale dei commercialisti, Rosario Giorgio Costa, Paolo Giugliano e Maria Rachele Vigani al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, è l’invio dei dati relativi alle spese mediche, sanitarie e veterinarie.
A diffondere informazioni sul contenuto della missiva è la notizia pubblicata dal CNDCEC il 20 gennaio scorso.
La periodicità dell’invio dei dati per le dichiarazioni, a partire dall’anno 2022, passa da semestrale a mensile per effetto dell’articolo 7, comma 1, lettera c) del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 ottobre 2020.
Tale decreto prevede, infatti, che la trasmissione telematica dei dati debba essere effettuata entro la fine del mese successivo alla data del documento fiscale.
L’adempimento è necessario per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate, che deve essere messa a disposizione entro il 30 aprile dell’anno successivo.
In merito, i rappresentanti dei professionisti sottolineano quanto segue:
“è evidente come la periodicità mensile di trasmissione dei predetti dati a decorrere dal 2022 sia del tutto ingiustificata non solo, come ricordato, in questo particolare periodo di emergenza nazionale, ma anche in relazione alla tempistica da prevedere a regime”
La prima ragione esplicitata nella notizia, quindi, è il lasso di tempo compreso tra la scadenza dell’invio con periodicità mensile e la messa a disposizione della dichiarazione da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Spese mediche, sanitarie e veterinarie: la richiesta di semplificazione del Fisco
Ulteriori motivi per il mantenimento della periodicità semestrale dell’invio dei dati riguardano la gravosità dell’adempimento.
Dal momento che è stato ulteriormente spostato in avanti l’obbligo di fatturazione elettronica per i soggetti che operano in ambito medico e sanitario, gran parte delle fatture al momento sono in formato cartaceo.
Per l’invio di tali dati è quindi necessario un lavoro di data entry per la trasmissione telematica al Sistema Tessera Sanitaria.
Infine, l’invio con cadenza semestrale limiterebbe il numero di adempimenti da 12 a 2.
In merito a tale punto, i rappresentanti dei commercialisti sottolineano che un intervento in tal senso:
“avrebbe inoltre il pregio di eliminare dieci adempimenti “inutili” e di contribuire efficacemente al tanto auspicato processo di semplificazione degli adempimenti e di razionalizzazione del calendario delle scadenze fiscali, ancora oggi in via di realizzazione.”
Lasciare inalterata la periodicità dell’invio dei dati delle spese sanitarie e veterinarie, già prevista per lo scorso anno dal decreto del Ragioniere generale dello Stato del 29 gennaio 2021, agirebbe quindi anche sul fronte della semplificazione del Fisco sugli adempimenti e sul calendario delle scadenze fiscali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Spese mediche, sanitarie e veterinarie: la richiesta dei commercialisti per l’invio dei dati