Cartelle esattoriali, proroga al 31 dicembre per notifiche, rate e pignoramenti. Esclusa la pace fiscale, saldo e stralcio e rottamazione, per cui resta la scadenza del 10 dicembre.
Sospensione cartelle inviate e da inviare fino al 31 dicembre 2020: si apre un nuovo capitolo sull’attività di riscossione con il DPCM, Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, approvato nella notte del 18 ottobre 2020 e di cui si attende ancora il testo ufficiale.
La ripresa dell’attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione era prevista a partire dal 16 ottobre 2020, secondo la tabella di marcia disposta dai decreti emergenziali.
Ma per i 18 milioni di contribuenti interessati la tregua fiscale continua fino a fine anno.
Sospensione cartelle fino al 31 dicembre 2020: la proroga in un DPCM dedicato
Il DCPM che stabilisce la sospensione delle cartelle da inviare e già inviate fino al 31 dicembre 2020 non è un fulmine a ciel sereno.
Durante l’audizione in Commissione Finanze e Tesoro del Senato del 6 ottobre 2020, lo stesso direttore dell’AdER Ernesto Maria Ruffini aveva annunciato una ripresa graduale da metà ottobre.
Mentre Luigi Marattin, presidente della Commissione Finanze del Senato, aveva già anticipato, durante l’intervista rilasciata a Informazione Fiscale del 16 ottobre 2020, che il governo stava studiando come rendere più efficiente e giusta l’attività della riscossione.
Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre arriva la notizia di una proroga che estende lo stop per tutto il resto del 2020.
Restano sospese fino al 31 dicembre 2020:
- le attività di notifica di nuove cartelle di pagamento;
- il pagamento delle cartelle già inviate in precedenza e degli altri atti dell’Agente della Riscossione.
Si fermano, quindi, anche le attività di pignoramento su stipendi, pensioni e trattamenti assimilati.
E inoltre si proroga il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5.
Sospensione cartelle fino al 31 dicembre 2020: la proroga in un DPCM dedicato
La proroga fino al 31 dicembre 2020 riguarda le nuove notifiche e il pagamento di cartelle e altri atti messi in stand by dallo scorso 8 marzo dal Decreto Cura Italia.
Con la ripresa delle attività di riscossione dal 15 ottobre, il termine ultimo di riferimento per i versamenti era fissato al 30 novembre 2020. Mentre la nuova scadenza di cui tener conto, al termine della nuova sospensione, è fissata al 31 gennaio 2021.
Resta confermato, invece, il maxi appuntamento con la pace fiscale del 10 dicembre 2020: i contribuenti dovranno versare tutte le rate di rottamazione e saldo e stralcio previste per l’anno in corso.
Su questo fronte, infatti, il DPCM che dispone la nuova sospensione fino alla fine dell’anno non porta con sé nessuna novità.
Nel comunicato stampa diffuso dal governo al termine del consiglio dei ministri del 18 ottobre, inoltre, si legge:
“Per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono già accumulate, alle quali si aggiungeranno quelle dei ruoli che gli enti consegneranno fino al termine della sospensione, è inoltre previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle”.
In questo caso, dunque, a beneficiare di un periodo di tempo più lungo è l’Amministrazione Finanziaria.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Sospensione cartelle fino al 31 dicembre: nuova proroga per notifiche, rate e pignoramenti