Sicurezza sul lavoro e Covid, l'Agenzia europea Eu-Osha fornisce le indicazioni per il quadro strategico 2021-2027. Al centro delle azioni: la prevenzione e l'approccio zero vittime.
Sicurezza sul lavoro e Covid, nel simposio promosso dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, che ha visto in prima linea l’impegno dell’INAIL, il futuro è al centro della discussione.
Da Eu-Osha arrivano indicazioni per il quadro strategico 2021-2027, approvato il 28 giugno 2021, in uno scenario post pandemia.
Le tre priorità indicate dalla commissione europea sono: cambiamento, prevenzione, preparazione.
Necessario adottare un approccio “zero vittime”, con particolare attenzione nel mettere in campo azioni che prevengano le conseguenze negative sul lavoro.
Sicurezza sul lavoro e Covid, le linee guida europee per il futuro
La sicurezza sul lavoro nel periodo attuale e successivo all’emergenza coronavirus è il tema del simposio promosso dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, di cui l’INAIL è Focal point nazionale.
Con il quadro strategico 2021-2027, approvato lo scorso 28 giugno, Eu-Osha fornisce le indicazioni per lo scenario futuro del mondo del lavoro.
- Commissione Europea - Comunicazione della commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni
- Quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027 Sicurezza e salute sul lavoro in un mondo del lavoro in evoluzione.
Come si legge nelle conclusioni del documento:
“La Commissione collaborerà con gli Stati membri e le parti sociali per: i) affrontare il cambiamento nel nuovo mondo del lavoro; ii) migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali in linea con l’approccio «zero vittime» (Vision Zero); e iii) migliorare la preparazione in caso di potenziali crisi sanitarie future.”
Sono tre le priorità degli interventi nel nuovo contesto di riferimento che va a delinearsi:
- anticipo e gestione del cambiamento nel contesto della transizione verde, digitale e demografica;
- miglioramento delle azioni di prevenzione per la riduzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali;
- incremento delle strategie di preparazione per reagire alle crisi sanitarie attuali e future.
Nel coinvolgimenti delle istituzioni comunitarie, degli Stati membri, delle parti sociali e degli altri soggetti interessati, sarà importante giocare d’anticipo, mettendo al centro interventi di prevenzione.
Sicurezza sul lavoro e Covid: l’approccio zero vittime
Dopo l’emergenza coronavirus, sarà necessario ripensare la natura del lavoro e della società per garantire occupazione e condizioni di vita sane per tutti.
Questa è una delle considerazioni nel dibattito affrontato nel simposio promosso dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
Più volte è stata sottolineata la necessità di un approccio “zero vittime”, per tentare di limitare al massimo i decessi in ambito lavorativo nell’Unione europea.
La sicurezza e la salute sul lavoro, in tale approccio, si riferiscono anche alla salute mentale e al benessere dei lavoratori.
In tale processo il ruolo di Eu-Osha è quello di favorire l’attuazione del quadro strategico UE.
Agevolare l’azione, la cooperazione e lo scambio e contribuire alla realizzazione degli obiettivi del quadro è l’impegno dell’Agenzia stessa.
Nell’ottica della prevenzione si inseriscono le attività relative alla prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici e dello stress sul lavoro, oltre a quelle legate alla lotta contro i tumori professionali.
Nel documento elaborato, infine, si sottolinea i compiti a cui gli Stati sono chiamati:
“La Commissione invita gli Stati membri ad aggiornare ed elaborare le loro strategie nazionali in materia di SSL in linea con tale quadro strategico, in cooperazione con le parti sociali, al fine di garantire che le nuove misure siano applicate nella pratica. Il vertice sulla SSL del 2023 consentirà di fare il punto sui progressi compiuti rispetto a questo ambizioso quadro e di valutarne l’eventuale adeguamento in un contesto in rapida evoluzione.”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Sicurezza sul lavoro e Covid, le linee guida europee per il futuro