Via libera al servizio civile agricolo per 1.000 giovani, progetti entro novembre

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Prende forma il nuovo servizio civile agricolo, che prevede l'impiego di 1.000 giovani nel settore. Gli Enti possono presentare progetti fino al 28 novembre 2024

Via libera al servizio civile agricolo per 1.000 giovani, progetti entro novembre

Al via il nuovo servizio civile agricolo, il bando fissa la presentazione dei progetti da parte degli enti SCU al 28 novembre 2024.

La fase sperimentale sarà avviata nei prossimi mesi e vedrà il coinvolgimento di 1.000 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni.

Saranno impegnati in realtà del settore per un periodo di 8-12 mesi e un impegno settimanale di 25 ore.

Come per il servizio civile ordinario, la retribuzione è pari a 507,30 euro mensili.

Via libera al servizio civile agricolo per 1.000 giovani, progetti entro novembre

Il servizio civile agricolo diventa realtà. La fase sperimentale comincerà a ottobre con la presentazione dei progetti da parte degli enti del settore interessati.

L’annuncio arriva dal Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in concomitanza con il G7 dell’Agricoltura in corso in Sicilia.

Il servizio civile agricolo, che si aggiunge a quello digitale e a quello ambientale, è frutto di un protocollo d’intesa tra i due ministeri e prevede una prima fase sperimentale che coinvolgerà 1.000 giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni.

“Il Servizio Civile Agricolo rappresenta un’opportunità unica per avvicinare i giovani a un settore strategico come l’agricoltura, promuovendo al contempo la sostenibilità e l’innovazione. Attraverso questo progetto, intendiamo valorizzare il talento e le competenze dei giovani, offrendo loro la possibilità di contribuire concretamente alla crescita delle nostre comunità rurali.”

Questo il commento del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, come si legge nella nota ministeriale del 25 settembre.

La prima fase, come anticipato, si apre dunque con la presentazione dei progetti di servizio civile da parte degli enti di SCU (enti no profit che operano in ambito agricolo), i quali a partire dal 2 ottobre ed entro la scadenza del 28 novembre potranno presentare le loro proposte.

Questi possono interessare i vari ambiti del settore agricolo, dalla promozione e tutela dei prodotti agricoli e alimentari alle iniziative per ridurre lo spreco alimentare o valorizzare l’economia circolare.

I progetti, si legge nella nota, potranno riguardare anche iniziative di promozione e sviluppo del coworking rurale, di educazione ambientale e alimentare, a tutela della biodiversità animale e del territorio (in particolare quello forestale), valorizzando le risorse agricole e riconoscendo il ruolo multifunzionale svolto dalle imprese agricole, in particolare quelle giovanili.

Servizio civile agricolo: come funziona e quanto si guadagna

Come funzionerà il nuovo servizio civile agricolo?

La prima fase sperimentale, come detto, sarà riservata a 1.000 giovani, i quali saranno impegnati presso enti no profit in progetti della durata di 8-12 mesi e con un orario di servizio di 25 ore settimanali.

Per la partecipazione alle attività i volontari saranno retribuiti con un assegno di servizio civile del valore di 507,30 euro, come per le altre tipologie di SCU.

Il servizio civile agricolo, inoltre, così come per le altre tipologie di SCU, garantisce a chi ha fatto questa esperienza l’accesso alla riserva di posti del 15 per cento nei concorsi pubblici istituita per legge.

Il bando con le istruzioni per la domanda di ammissione sarà pubblicato in seguito alla conclusione della fase di presentazione dei progetti e all’approvazione degli stessi.

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