Scontrino elettronico, ancora tante le criticità da risolvere secondo il CNDCEC. I commercialisti si schierano compatti contro la presunta semplificazione pubblicizzata dallo spot dell'Agenzia delle Entrate. Con i corrispettivi telematici non viene meno l'apporto fondamentale dei professionisti per la gestione della contabilità aziendale.
Sullo scontrino elettronico restano ancora tante le criticità da risolvere e, ad oggi, siamo ben lontani da una reale semplificazione fiscale per le partite IVA. È il CNDCEC a prendere parola contro lo spot dell’Agenzia delle Entrate.
Il ruolo del commercialista è oggi di fondamentale importanza per la gestione dell’obbligo dei corrispettivi telematici, ed è destinato a rimanere tale anche oltre il 2020.
I commercialisti si schierano compatti contro un messaggio pubblicitario dai toni propagandistici. Secondo i Consiglieri del CNDCEC Gelosa e Postal sarebbe impossibile garantire il corretto adempimento degli obblighi fiscali senza l’apporto degli unici professionisti “dotati di qualificate e comprovate competenze tecniche in materia di fisco e contabilità”.
Il comunicato stampa diffuso il 16 gennaio dall’Ufficio Stampa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili arriva dopo le richieste di una presa posizione della categoria avanzate da ordini ed associazioni.
Il Presidente dell’Ordine di Roma, Mario Civetta ed il Presidente dell’ANC Marco Cuchel, intervistati da Informazione Fiscale nel corso del 3° Forum Commercialisti ed Esperti Contabili 2020, hanno duramente criticato lo spot dell’Agenzia delle Entrate che, nel pubblicizzare lo scontrino elettronico come semplificazione per le partite IVA, svilisce il ruolo dei commercialisti nella tenuta di un sistema fiscale sempre più complesso.
Scontrino elettronico, anche il CNDCEC si schiera contro lo spot MEF
Lo scontrino elettronico, entrato in vigore per tutti i professionisti, commercianti ed artigiani dal 1° gennaio 2020, stenta a decollare. Sono ancora molti i titolari di partita IVA che hanno difficoltà a confrontarsi con i corrispettivi telematici e gli strumenti necessari per il nuovo adempimento (registratore telematico e procedura web).
Il CNDCEC, nel comunicato stampa dei Consiglieri Postal e Gelosa, sottolinea le difficoltà con le quali si stanno confrontando tutti i soggetti, tra cui minimi e forfettari, alle prese con l’obbligo dello scontrino elettronico.
Per i commercialisti si tratta di:
“Difficoltà oggettive, tant’è che è stato lo stesso legislatore a prevedere, nei primi sei mesi di vigenza dell’obbligo, la cosiddetta moratoria sulle sanzioni, ossia l’inapplicabilità delle sanzioni in caso di trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione, fermi restando i termini di liquidazione periodica dell’imposta”
Per il Consiglio nazionale lo scontrino elettronico “è lungi dall’essere un elemento di semplificazione”. È guardando alla situazione reale e alle difficoltà con le quali si stanno confrontando i titolari di partita IVA che i Consiglieri del CNDCEC si dichiarano stupiti di quanto affermato nello spot televisivo dell’Agenzia delle Entrate sui corrispettivi telematici.
Il breve messaggio pubblicitario in onda in questi giorni afferma, in modo estremamente semplicistico e fuorviante, che dal 2020 la gestione della contabilità diventa automatica grazie al registratore di cassa telematico,
“facendo così piazza pulita in un colpo solo della necessità di rilevare correttamente non solo i dati trasmessi all’Agenzia ma anche quelli non oggetto di trasmissione, nonché dell’evidente complessità che, ancora oggi, caratterizza la gestione contabile e fiscale delle attività economiche, anche di più piccole dimensioni.”
Eppure, nonostante la volontà dell’Agenzia delle Entrate di semplificare su un obbligo dalla portata ampia, il ruolo del commercialista nella gestione della fiscalità delle imprese è lungi dall’essere “a rischio”.
Scontrino elettronico, commercialisti fondamentali per le imprese
Alle parole dell’Agenzia delle Entrate seguiranno i fatti che, secondo il CNDCEC, ristabiliranno la verità:
“con il registratore telematico la “gestione della contabilità” non potrà essere automatica, ma sarà opportuno, come prima, affidarla a professionisti qualificati, esperti e competenti, quali i Commercialisti.”
La centralità del commercialista nella gestione degli adempimenti propri dell’attività d’impresa resterà tale anche una volta risolte le criticità ad oggi in campo sullo scontrino elettronico.
Secondo i Consiglieri Postal e Gelosa resterà fondamentale gestire con competenza e professionalità il flusso di dati trasmessi con i registratori di cassa telematici, così come tener conto del ciclo passivo, dar conto nella contabilità delle limitazioni alle detrazioni o delle peculiarità dei diversi regimi fiscali.
Un dato di fatto, anche considerando le innumerevoli novità che di anno in anno cambiano la gestione della contabilità per le partite IVA.
La posizione della categoria in merito allo spot dell’Agenzia delle Entrate sullo scontrino elettronico è unanime. Una pubblicità ingannevole, che svilisce l’importanza dei commercialisti non solo per le imprese ma anche per l’Erario.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scontrino elettronico, anche il CNDCEC si schiera contro lo spot delle Entrate