Conferma su rateazione e versamenti oltre i termini, con o senza maggiorazione, anche per la flat tax incrementale: anche per la tassa piatta valgono le regole sulla scadenza delle imposte 2024. Lo conferma l'Agenzia delle Entrate
Si avvicina la scadenza per il versamento delle imposte 2024, in calendario per il 1° luglio (il 30 giugno cade di sabato). E dall’Agenzia delle Entrate arrivano le istruzioni operative sulla flat tax incrementale, la tassa piatta al 15 per cento prevista solo per il periodo d’imposta 2023 per le partite IVA che non applicano il regime forfettario.
Con la FAQ, risposta a domande frequenti, pubblicata il 14 giugno, si chiarisce che anche per la tassa piatta valgono le regole standard su rateazione e versamenti oltre i termini.
Scadenza imposte 2024: chiarimenti sulle regole per i versamenti della flat tax incrementale
Si va verso la scadenza delle imposte 2024 e debutta dal punto di vista pratico anche la flat tax incrementale che le partite IVA, non forfettarie, possono scegliere di versare in caso di variazioni di redditi nel 2023 rispetto al triennio precedente.
La misura introdotta dalla Manovra dello scorso anno prevede l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali pari al 15 per cento applicabile alla differenza tra i redditi conseguiti nel 2023 rispetto al valore più elevato prodotto nel triennio 2020-2022, decurtando un importo pari al 5 per cento e fino a un massimo di 40.000 euro.
Le regole per il calcolo sono state illustrate anche nelle istruzioni per la compilazione del modello Redditi 2024 ma alla vigilia della scadenza delle imposte 2024 emerge la necessità di fare chiarezza sulle regole per il versamento della tassa piatta.
In particolare, dall’Agenzia delle Entrate con la FAQ del 14 giugno arriva una tripla conferma:
- è possibile rateizzare anche in questo caso le somme dovute;
- via libera al versamento oltre i termini previsti ma nel limite dei 30 giorni applicando la maggiorazione dello 0,40 per cento;
- nessun ostacolo anche per il differimento del versamento al 31 luglio 2024 (senza alcuna maggiorazione) per i soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli ISA e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto di approvazione.
Regole valide anche per la flat tax incrementale | Riferimenti normativi |
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Rateazione | Articolo 20 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241 |
Differimento del versamento entro il trentesimo giorno successivo ai termini previsti (applicando la maggiorazione dello 0,40 per cento) | Articolo 17, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 2001, n. 435 |
Differimento del versamento al 31 luglio 2024 (senza alcuna maggiorazione) | Articolo 37, comma 1, del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13 |
“Pur se la norma istitutiva della stessa non opera un rinvio espresso alle modalità e ai termini di versamento delle imposte sui redditi, detto rinvio è da ritenersi implicito, attese sia la natura intrinseca di imposta sui redditi della flat tax incrementale, sia la mancanza di una disciplina che ne regolamenti termini di versamento specifici”, con queste parole l’Agenzia delle Entrate chiarisce le motivazioni alla base del semaforo verde sull’applicazione delle regole previste per i versamenti delle imposte standard.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenza imposte 2024: regole standard per i versamenti della flat tax incrementale