Scadenza annuale per l'esterometro, dopo la prima proroga dell'adempimento per la quale è ancora atteso il decreto del MEF. La novità è contenuta tra le misure di semplificazione fiscale allo studio della Commissione Finanze della Camera.
Scadenza annuale per l’esterometro, a fronte delle attuali dodici mensili per le quali si è già resa necessaria una prima proroga.
La proposta di accorpare i dati di tutte le fatture estere in un’unica comunicazione farà parte del pacchetto di misure di semplificazione fiscale previste dal PdL n. 1074 attualmente in corso di esame in Commissione Finanze della Camera.
Si tratta della proposta di legge in materia di semplificazione fiscale presentata il 6 agosto 2018 che, dopo mesi di stop, riprende il suo cammino e punta ad arrivare in Aula alla Camera nel mese di marzo dopo l’esame in Commissione.
La modifica alla scadenza dell’esterometro non è l’unica novità prevista dal Progetto di Legge sulle semplificazioni fiscali.
Tra le misure previste vi è anche l’abolizione della comunicazione delle liquidazioni IVA periodiche, nonché la riduzione delle aliquote IVA per i prodotti legati alla prima infanzia e all’assistenza di anziani e soggetti non autosufficienti.
Per la scadenza dell’esterometro è bene ricordare che per quanto concerne la comunicazione dei dati delle fatture estere del mese di gennaio è stata prevista una proroga del termine fissato in precedenza al 28 febbraio.
La nuova scadenza, non ancora ufficializzata con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è fissata al 30 aprile e, salvo modifiche, si accavallerà con il termine per l’invio dell’esterometro relativo alle fatture emesse e ricevute nel mese di marzo.
Esterometro con scadenza annuale: le novità nel PdL semplificazioni fiscali
Ad anticipare il contenuto di una delle novità che rientreranno nel pacchetto delle semplificazioni fiscali proposte dal Governo è stato il Sole24Ore, e c’è da dire che in merito alla necessità di modificare le scadenze dell’esterometro sono state molte le proposte avanzate nell’ultimo periodo.
L’esterometro, comunicazione entrata in vigore dal 1° gennaio 2019 per tutte le operazioni da e verso l’estero esenti dall’obbligo di fatturazione elettronica, ad oggi deve essere inviato a cadenza mensile. Ben dodici scadenze all’anno, con la prima (quella del 28 febbraio 2019), oggetto di proroga al 30 aprile.
Scansata la prima scadenza, il secondo appuntamento sarà quello con la comunicazione dei dati relativi al mese di febbraio, fissato al 31 marzo (essendo domenica, slitterà al 1° aprile).
Difficile che il PdL sulle semplificazioni fiscali (n. 1074) concluderà l’iter parlamentare prima di tale data. In questa settimana riprenderà la discussione in Commissione Finanze della Camera sul progetto di legge che ha come primi firmatari l’On. Carla Ruocco del M5S e dell’On. Alberto Gusmeroli della Lega. Al momento sembra abbastanza inverosimile che l’approvazione definitiva arrivi già nel mese di marzo.
Non solo esterometro: tra le novità l’abolizione delle Lipe
Non c’è solo la scadenza annuale dell’esterometro tra le novità previste dal PdL sulle semplificazioni fiscali.
Già nel testo depositato in Commissione, una delle modifiche più rilevanti consiste nell’abolizione delle Lipe, la comunicazione trimestrale dei dati delle liquidazioni IVA periodiche a partire dal 1° gennaio 2019, data di entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica.
L’obiettivo è quello di evitare la duplicazione di adempimenti e l’invio all’Agenzia delle Entrate di dati già in suo possesso.
Per il momento, anche in questo caso, bisognerà fare i conti con le scadenze ormai cristallizzate nel calendario degli adempimenti fiscali previsti per i titolari di partita IVA. L’ultima comunicazione delle liquidazioni periodiche del 2018 dovrà essere trasmessa entro il 28 febbraio 2019.
L’adempimento non è rientrato tra quelli oggetto della proroga annunciata da Bitonci ma ancora non ufficializzata dal consueto DPCM del MEF.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenza esterometro annuale, ancora novità dopo la proroga