Rottamazione quater: ancora 5 giorni per il pagamento della quarta rata

Daniela Marmugi - Scadenze fiscali

C'è tempo fino al 5 giugno prossimo per versare la quarta rata della rottamazione quater, la cui scadenza è fissata ad oggi, 31 maggio. La legge prevede infatti un periodo di tolleranza per il pagamento tardivo

Rottamazione quater: ancora 5 giorni per il pagamento della quarta rata

In scadenza oggi, 31 maggio, il pagamento della quarta rata della rottamazione quater, il regime agevolato che dà accesso alla ridefinizione delle cartelle.

Anche in questo caso sono previsti cinque giorni di tolleranza per i pagamenti tardivi. I contribuenti hanno quindi ancora tempo fino al 5 giugno prossimo per versare l’importo dovuto.

Chi non paga entro questo termine decade dal beneficio, ma non perde la possibilità di sanare i propri debiti a rate.

Rottamazione quater: c’è tempo fino al 5 giugno per non perdere la definizione agevolata

Oggi, 31 maggio, è in scadenza il versamento della quarta rata della rottamazione quater.

Chi non provvede al pagamento entro la data odierna ha però ancora tempo fino al 5 giugno prossimo per non perdere tutti i benefici previsti dalla definizione agevolata.

Come ricorda l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, la norma prevede una tolleranza di cinque giorni per effettuare l’adempimento.

All’art. 1, comma 244 della Legge di Bilancio 2023, si legge infatti quanto segue:

In caso di mancato ovvero di insufficiente o tardivo versamento, superiore a cinque giorni, dell’unica rata ovvero di una di quelle in cui è stato dilazionato il pagamento delle somme di cui al comma 232, la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero dei carichi oggetto di dichiarazione. In tal caso, relativamente ai debiti per i quali la definizione non ha prodotto effetti, i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto a seguito dell’affidamento del carico e non determinano l’estinzione del debito residuo, di cui l’agente della riscossione prosegue l’attività di recupero.

Superato anche il tempo supplementare, per il contribuente che non ha ancora provveduto a regolarizzare la propria posizione decade dal regime agevolato.

Decaduti rottamazione quater: cosa succede a chi non paga

La perdita del beneficio della definizione agevolata è prevista nei seguenti casi:

  • mancato pagamento;
  • pagamento oltre il termine ultimo;
  • pagamento per importi parziali.

In particolare, chi decade dalla rottamazione quater perde tutti gli “sconti” sulle sanzioni e sugli interessi previsti dall’agevolazione.

Al soggetto è però comunque permesso l’accesso alla rateizzazione ordinaria delle cartelle.

A differenza della precedente rottamazione, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nell’apposito vademecum, i decaduti possono infatti richiedere di pagare a rate i debiti oggetto della rottamazione quater.

Il debitore potrà quindi rimettersi in regola versando gli importi dovuti al Fisco con rateizzazione ordinaria fino a 72 rate o straordinaria fino a 120.

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