Come funziona il riscatto della laurea per chi non ha mai lavorato? Anche in questo caso gli anni di studio possono essere valorizzati ai fini pensionistici. Le istruzioni su costo e requisiti da rispettare per tutti coloro che risultano inoccupati.
Come funziona il riscatto della laurea per chi non ha mai lavorato? Anche per tutti coloro che non hanno mai avuto un’occupazione c’è la possibilità di valorizzare gli anni di studio ai fini pensionistici. E ci sono specifiche regole da seguire.
Dall’INPS le istruzioni su costo e requisiti per i soggetti che risultano inoccupati e hanno intenzione di convertire gli anni di studio in anzianità contributiva.
Come funziona il riscatto della laurea per chi non ha mai lavorato?
Chiunque abbia conseguito un diploma di laurea, o un titolo equiparato, può accedere al riscatto degli anni di laurea: non è necessario lavorare o aver lavorato per poter far valere il periodo di studio ai fini pensionistici.
Questo strumento che permette, inoltre, di far crescere il montante contributivo, che è un dato determinante per l’assegno che si percepirà, può essere utilizzato anche dagli inoccupati.
Tutti coloro che, al momento della domanda, non siano stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato attività lavorativa in Italia o all’estero possono comunque presentare l’istanza per riscattare gli anni di laurea.
Sul portale istituzionale si legge:
“La facoltà (circolare INPS 11 marzo 2008, n. 29) è esercitabile da coloro che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza, inclusa la Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26, legge 8 agosto 1995, n. 335 e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa, in Italia o all’estero (messaggio 9 marzo 2009, n. 5529)”.
Fondamentale non è la condizione lavorativa, ma il conseguimento del titolo di studio.
Come sottolinea l’INPS, per il riscatto di laurea è necessario rispondere alle condizioni che seguono:
- aver conseguito il diploma di laurea o titoli equiparati;
- i periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali;
- essere titolari di contribuzione nell’ordinamento pensionistico in cui viene richiesto il riscatto, requisito che viene meno nel caso di domanda presentata da soggetti inoccupati.
Riscatto della laurea, quali anni può riscattare chi non ha mai lavorato?
Come per tutti gli altri laureati, anche chi non ha mai lavorato può riscattare l’intero percorso universitario o i singoli periodi, ovvero:
- diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni;
- diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni;
- diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
- dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge;
- titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999, n. 509 ovvero Laurea (L), al termine di un corso di durata triennale e Laurea Specialistica (LS), al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea.
Per quanto riguarda i diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale, bisogna specificare che possono essere riscattati ai fini pensionistici gli anni dei nuovi corsi attivati a partire dall’anno accademico 2005/2006 finalizzati al conseguimento dei seguenti titoli di studio:
- diploma accademico di primo livello;
- diploma accademico di secondo livello;
- diploma di specializzazione;
- diploma accademico di formazione alla ricerca, equiparato al dottorato di ricerca universitario dall’art.3, comma 6, decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212 (messaggio 14 giugno 2010, n. 15662).
Restano esclusi dal perimetro del riscatto della laurea, invece, i seguenti periodi:
- gli anni di iscrizione fuori corso;
- già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto che sia non solo presso il fondo cui è diretta la domanda stessa, ma anche negli altri regimi previdenziali del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti e gestioni speciali del Fondo stesso per i lavoratori autonomi e fondi sostitutivi ed esclusivi dell’Assicurazione Generale Obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti e gestione di cui all’articolo 2, comma 26, legge 8 agosto 1995, n. 335.
Riscatto della laurea, quanto costa per chi non ha mai lavorato?
Convertire gli anni di studio in anzianità contributiva ha un costo. E per coloro che non hanno mai lavorato il calcolo delle somme da pagare segue regole specifiche.
La richiesta di riscatto della laurea può essere presentata online tramite il servizio web dedicato.
L’onere dovuto in caso di riscatto della laurea richiesto dagli inoccupati consiste in un contributo, per ogni anno da riscattare, pari al livello minimo imponibile annuo degli artigiani e commercianti moltiplicato per l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), in vigore nell’anno di presentazione della domanda.
La formula per calcolare il costo di ogni anno da riscattare, quindi, è la seguente:
Aliquota IVS - Invalidità, Vecchiaia e Superstiti in vigore (33 per cento)*livello minimo imponibile annuo degli artigiani e commercianti.
Per le domande presentate nel 2021 ogni anno ha un importo pari a 5.246,49 euro.
Con il messaggio numero 3080 del 13 settembre 2021, l’INPS ha messo a disposizione degli utenti un simulatore per il calcolo destinato proprio agli inoccupati e a coloro che rientrano interamente nel sistema di calcolo contributivo della futura pensione, accessibile senza necessità di autenticarsi sul portale.
Per un calcolo più accurato e approfondito, poi, è possibile utilizzare il simulatore accedendo al sito istituzionale con SPID o con le altre credenziali ammesse.
Ma facciamo un esempio per avere un’idea dei costi: una persona inoccupata, nata nel 1989, iscritta all’università nel 2009 e laureata nel 2014, può riscattare i suoi 5 anni di studio con un importo pari a 26.322 euro, dividendo il pagamento fino a un massimo di 120 rate mensili.
Dettagli e istruzioni da seguire per calcolare il costo del riscatto della laurea sul portale INPS sono disponibili nel testo integrale del messaggio numero 3080/2021.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Come funziona il riscatto della laurea per chi non ha mai lavorato?