È ufficiale la proroga per la comunicazione all'Agenzia dell'Entrate relativa alla cessione del credito del superbonus e dei bonus edilizi. La scadenza passa dal 16 marzo al 4 aprile 2024. Sono interessate le spese sostenute nel 2023 e le rate residue per spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022. L'AdE accoglie la richiesta dei commercialisti
La proroga della scadenza prevista per il 16 marzo, relativa all’invio della comunicazione all’Agenzia delle Entrate nel caso di scelta di cessione del credito o sconto in fattura per le spese relative al superbonus e agli altri bonus edilizi, è ufficiale: con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate di oggi, 22 febbraio, il termine passa al 4 aprile 2024.
La comunicazione si riferisce ai crediti dei bonus edilizi per le spese spese sostenute nel 2023 e alle rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022.
Il rinvio era stato anticipato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, attraverso il comunicato stampa del 20 febbraio scorso.
A seguito della richiesta avanzata dall’associazione di categoria al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, e al Viceministro, Maurizio Leo è arrivato lo spostamento in avanti del termine.
Proroga comunicazione cessione del credito, ufficiale: rinvio dal 16 marzo al 4 aprile 2024
La motivazione del rinvio della scadenza è spiegata all’interno del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate di oggi, 22 febbraio 2024.
La proroga del termine dal 16 marzo al 4 aprile 2024 è stata prevista:
“per consentire ai contribuenti e agli intermediari di disporre di un maggiore lasso di tempo per trasmettere le comunicazioni delle opzioni di cui trattasi”
Il CNDCEC aveva già anticipato della richiesta al Ministro Giancarlo Giorgetti e al Viceministro Maurizio Leo di prorogare la scadenza in calendario per il 16 marzo 2024.
Si tratta del termine per l’invio della comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei crediti relativi ad interventi di superbonus o di altre agevolazioni edilizie, realizzati nell’anno 2023.
Sono ricomprese anche le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022.
Entro la scadenza devono essere inoltrate all’Amministrazione finanziaria le comunicazioni relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura.
Le opzioni di fruizione delle agevolazioni edilizie previste dall’articolo 121 del decreto Rilancio possono essere scelte da tutti i soggetti che non rientrano nel divieto previsto dal decreto Blocca Cessioni.
Con il comunicato stampa del 20 febbraio scorso, il CNDCEC aveva noto di aver richiesto di valutare una possibile proroga del termine.
A riguardo il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, aveva messo in evidenza quanto di seguito riportato:
“A fronte della nostra richiesta, abbiamo già ricevuto conferme che il termine sarà prorogato, presumibilmente al 4 aprile 2024, con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Ringraziamo il Ministro Giorgetti, il Viceministro Leo e i vertici dell’Agenzia delle Entrate, i quali hanno dimostrato, ancora una volta, attenzione per le istanze della categoria.”
Il Consigliere tesoriere e delegato alla fiscalità, Salvatore Regalbuto, aveva chiarito che la misura veniva incontro sia ai professionisti e sia alle imprese, concedendo più tempo per individuare un acquirente delle somme:
“la proroga richiesta dal Consiglio Nazionale è necessaria per consentire ai colleghi e alle imprese loro assistite di esplorare con tempi più congrui la possibilità di individuare soggetti cessionari disponibili ad acquistare i crediti e per questo va accolta con particolare favore. Peraltro essa va in parallelo con la proroga e la semplificazione della comunicazione spese su parti comuni per la dichiarazione precompilata e consentirà di gestire entrambi gli adempimenti con tempistiche più agevoli.”
Con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate è arrivata l’ufficialità.
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