Proroga esonero canone unico 2021, tra le novità del testo della legge di conversione del decreto Sostegni approdato alla Camera c'è il rinvio al 31 dicembre 2021 per il pagamento di Tosap, Cosap e tassa sulla pubblicità. Potranno beneficiarne ristoranti, pizzerie, birrerie, bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed altri esercizi.
Proroga esonero canone unico 2021, la novità è prevista nel testo della legge di conversione del decreto Sostegni, che è passato alla Camera dopo l’approvazione del Senato.
Per effetto di un emendamento approvato in Commissione Bilancio e Finanze, approvato poi dalla plenaria, le misure già introdotte fino al 31 marzo passano al 31 dicembre 2021.
Per avere l’ufficialità si dovrà aspettare il via libera definitivo e la pubblicazione del testo della legge di conversione in Gazzetta Ufficiale, al termine dell’iter parlamentare.
Si allunga quindi il periodo temporale di esonero dal pagamento di Cosap, Tosap e canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria per gli esercizi di ristorazione o di somministrazione di pasti e di bevande.
La misura era stata inizialmente prevista dal decreto Rilancio e poi oggetto di diverse proroghe: prima dal decreto Agosto e poi dal decreto Ristori.
Proroga esonero canone unico 2021: le novità nella conversione del decreto Sostegni
Tra le novità del testo della legge di conversione del decreto Sostegni, arrivato alla Camera, c’è la proroga dell’esonero del canone unico fino al 31 dicembre 2021 che accorpa Tosap, Cosap e la tassa sulla pubblicità.
Il canone è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 e, nello specifico, ricomprende le seguenti tasse e imposte:
- la Tosap;
- il Cosap;
- l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni;
- il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari;
- il canone per l’uso o l’occupazione delle strade.
I destinatari dell’intervento agevolativo sono diverse tipologie di esercizi:
- esercizi di ristorazione, per la somministrazione di pasti e di bevande, comprese quelle aventi un contenuto alcoolico superiore al 21 per cento del volume latte, ovvero ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie ed esercizi simili;
- esercizi per la somministrazione di bevande, comprese quelle alcooliche di qualsiasi gradazione, nonché di latte, di dolciumi, compresi i generi di pasticceria e gelateria, e di prodotti di gastronomia, ossia bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi simili;
- esercizi in cui la somministrazione di alimenti e di bevande viene effettuata insieme ad attività di intrattenimento e svago in sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari ed altri esercizi simili;
- esercizi nei quali è esclusa la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione.
La proroga vale anche per le modalità di inoltro di domande di nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico, o di ampliamento delle superfici già concesse.
Le stesse potranno essere presentate per via telematica, allegando esclusivamente la planimetria.
la procedura deroga le regole ordinariamente previste sullo Sportello unico delle attività produttive (SUAP).
Viene inoltre prevista l’esenzione dall’imposta di bollo.
Le risorse a disposizione per compensare le mancate entrate comunali vengono raddoppiate: passano da 82,5 a 165 milioni di euro.
Proroga esonero canone unico 2021: il testo della misura inserita nella conversione del DL Sostegni
Sono diverse le misure prorogate dal testo dell’articolo 30 della legge di conversione del decreto Sostegni, che ha come oggetto “Esonero dal pagamento di canoni per imprese di pubblico esercizio”.
Tra queste c’è l’estensione temporale per le disposizioni che prevedono che la posa di strutture amovibili in spazi aperti, a determinate condizioni, non sia soggetta ad autorizzazioni e a termini per la rimozione previsti dalla legislazione vigente.
Tale azione di contrasto alla diffusione del coronavirus ed in particolare ha come obiettivo quello di assicurare il rispetto delle misure di distanziamento.
Tuttavia non è il decreto Sostegni ad introdurre simili azioni ma si inserisce nel solco delle precedenti misure emergenziali approvate dal governo Conte.
L’esonero dal pagamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria era già stato previsto dall’articolo 9-ter del decreto Ristori fino al 30 giugno.
L’esonero per i titolari di concessioni o di autorizzazioni relative all’utilizzo del suolo pubblico era già stato previsto dall’articolo 181 del decreto Rilancio per il periodo compreso tra il 1 marzo e il 15 ottobre 2020.
Successivamente un’ulteriore proroga era già stata inserita nel decreto Agosto e poi, fino al 31 marzo 2021, nel decreto Ristori.
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