Olio di girasole, dal MISE le misure per far fronte all'esaurimento delle scorte causato dalla guerra in Ucraina. A spiegarle è la nota dell'11 marzo 2022. Le imprese possono sostituire il prodotto con altri oli nella lista degli ingredienti dei beni e utilizzare in via eccezionale le etichette e gli imballaggi già in possesso.
Olio di girasole, a causa dell’esaurimento delle scorte il Ministero dello Sviluppo economico permette di sostituire il prodotto con altri oli nella lista degli ingredienti dei beni che saranno venduti.
A renderlo noto è la notizia pubblicata sul sito del MISE il 12 marzo 2022, che mette al corrente consumatori e imprese sulle misure temporanee eccezionali contenute nella nota dello stesso Ministero dell’11 marzo scorso.
La misura consente all’industria alimentare italiana di poter utilizzare in via eccezionale le etichette e gli imballaggi già in possesso.
Olio di girasole, esaurimento scorte: cambio etichette per imprese
Il conflitto in Ucraina rende più difficile l’approvvigionamento delle materie prime, tra queste l’olio di girasole.
Per far fronte alla situazione, il MISE ha pubblicato la nota dell’11 marzo 2022, che ha per oggetto: “Misure temporanee eccezionali - etichettatura prodotti contenenti olio vegetali in sostituzione dell’olio di semi di girasole.”
- MISE - Nota dell’11 marzo 2022
- Misure temporanee eccezionali - etichettatura prodotti contenenti olio vegetali in sostituzione dell’olio di semi di girasole.
Con le nuove misure eccezionali si permette all’industria italiana di utilizzare, in deroga con le disposizioni vigenti, etichette e imballaggi già in possesso.
Viene tuttavia permesso di sostituire l’olio di girasole con altri oli vegetali, presenti nella lista degli ingredienti dei prodotti.
Come messo in evidenza nella notizia pubblicata sul sito dell’Istituto il 12 marzo scorso:
“L’intervento si è reso necessario per garantire la continuità della produzione ed evitare un aumento dei costi, come segnalato dalle maggiori associazioni imprenditoriali del settore agroalimentare e della grande distribuzione organizzata.”
Il provvedimento approvato permette inoltre ai produttori un adeguamento progressivo delle etichette, sulla base delle forniture disponibili.
L’obiettivo è quello di garantire sia la sicurezza alimentare sia l’informazione del consumatore.
Olio di girasole: le nuove misure per il mercato nazionale italiano
Nella nota del MISE dell’11 marzo scorso viene spiegato che le misure introdotte si applicano esclusivamente al mercato nazionale italiano, in assenza di disposizioni armonizzate da parte della Commissione UE.
La necessità dell’intervento è dovuta a diversi fattori, che subiscono le conseguenze negative della guerra:
- l’Ucraina detiene il 60 per cento della produzione e il 75 per cento dell’export ed è il principale coltivatore di girasoli al mondo;
- il prolungarsi del conflitto potrebbe complicare ulteriormente la situazione per l’impossibilità di procedere con la semina, prevista in primavera.
Le scorte di olio, allo stato attuale, sono destinate a esaurirsi nell’arco di un mese.
Nella nota si spiega quanto segue:
“Visto che le etichette e gli imballaggi ordinati e utilizzati dalle imprese riportano tra gli ingredienti “olio di girasole”, tenuto conto della difficoltà a provvedere in tempi rapidi alla stampa di nuove etichette e dei relativi costi, e in considerazione della complessità del quadro attuale, è necessario individuare una soluzione che presenti alti profili di sicurezza per i consumatori ed al tempo stesso non gravi eccessivamente sui produttori in un momento di grande criticità per il settore.”
I produttori potranno quindi introdurre, con getto di inchiostro o altri sistemi, una frase che indichi gli oli e i grassi impiegati in sostituzione dell’olio di girasole.
Dovrà inoltre essere segnalata l’eventuale presenza di allergeni.
Le modifiche o aggiunte all’etichettatura sono necessarie per la corretta informazione dei consumatori.
Dovranno inoltre essere previsti cartelloni informativi all’interno dei supermercati, nei pressi degli scaffali con prodotti che contengono olio di girasoli.
Infine, il documento di prassi del MISE, sottolinea quanto di seguito riportato:
“In aggiunta, tenuto conto del possibile perdurare di incertezze in termini di approvvigionamento di oli e grassi vegetali, per la stampa delle nuove etichette, in via transitoria e segnalando sempre l’eventuale presenza di allergeni, si consente di riportare nella lista degli ingredienti la dizione generica della categoria oli e grassi vegetali seguita dalle origini vegetali potenzialmente presenti, in considerazione delle forniture disponibili - es. “oli e grassi vegetali (girasole, palma, mais, soia, ecc.)”. Su tale ultimo aspetto saranno interessati i servizi della Commissione.”
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Olio di girasole, esaurimento scorte: cambio etichette per imprese