IF WEEK: dalle novità sui bonus che arrivano dall'INPS al futuro del cuneo fiscale e del superbonus, passando per il taglio delle accise. Una panoramica sulle notizie dal mondo del Fisco e del Lavoro che hanno caratterizzato la settimana dal 15 al 22 ottobre, conclusa con la formazione del nuovo Governo Meloni.
Nel nuovo appuntamento con IF WEEK la lente di ingrandimento si posa sulla settimana dal 15 al 22 ottobre 2022, che è partita in sordina per quanto riguarda le novità dal mondo del Fisco e del Lavoro ma si chiude con la notizia della formazione del Governo.
Il bilancio dei fatti più rilevanti anche queste volta è ricco: mentre l’INPS fissa dei nuovi punti fermi sui bonus 200 e 150 euro e sul contributo per le spese di psicoterapia si guarda al futuro di altre agevolazioni, come il Superbonus.
Sempre con uno sguardo in avanti, la scelta di Marina Calderone come Ministra del Lavoro indica una prima direzione per i possibili interventi sul cuneo fiscale.
Tra misure già approvate e nuovi strumenti da introdurre, arrivano anche le conferme: nell’ultimo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi approvato il taglio delle accise fino al 18 novembre, anche su questo fronte le prossime decisioni, poi, spetteranno all’Esecutivo appena nato.
IF WEEK: settimana all’insegna delle novità INPS su diversi bonus
La circolare numero 116 del 17 ottobre 2022 sul bonus 150 euro previsto dal Decreto Aiuti ter per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti ha inaugurato una settimana di chiarimenti da parte dell’INPS.
Il documento ha fornito una panoramica delle regole e delle istruzioni da seguire, sia dal punto di vista dei beneficiari e delle beneficiarie che dal punto di vista dei datori di lavoro, tenuti a effettuare il pagamento con la retribuzione di novembre 2022.
Si ripete lo stessa schema già adottato per il precedente bonus 200 euro:
- chi è titolare di un rapporto di lavoro dipendente, nel settore pubblico o privato, e ha tutti i requisiti richiesti, primo fra tutti una retribuzione imponibile fino a 1.538 euro, ha diritto a beneficiare del bonus 150 euro;
- per ottenere il pagamento dell’indennità una tantum contro il caro prezzi, è necessario presentare un’autodichiarazione al datore di lavoro sul possesso dei requisiti;
- il datore di lavoro a sua volta eroga l’importo aggiuntivo in busta paga con la retribuzione di novembre e recupera in compensazione le somme tramite il flusso Uniemens.
Ed è proprio su questo secondo punto che l’INPS a distanza di qualche giorno ha fornito nuove indicazioni: con il messaggio numero 3806 del 2022 ha pubblicato il fac simile del modello di autocertificazione da utilizzare per rispettare l’adempimento burocratico.
Nella stessa giornata l’Istituto è tornato anche sul bonus 200 euro facendo una panoramica sui casi particolari in cui si ha diritto a beneficiare dell’indennità contro il caro prezzi anche una retribuzione azzerata e specificando che, a prescindere dalle motivazioni che hanno bloccato l’erogazione, è ancora possibile procedere con il pagamento del bonus ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti che, pur avendo i requisiti richiesti, non l’hanno ottenuto a luglio 2022.
Infine, venerdì 21 ottobre, sono arrivate nuove indicazioni anche sul bonus psicologo che è possibile richiedere fino alla scadenza del 24 ottobre anche se, rispetto alle istanze presentate, le risorse risultano già insufficienti.
Come si legge nel messaggio numero 3820 del 2022, entro il 7 dicembre l’INPS stilerà le graduatorie: dal giorno successivo i beneficiari e le beneficiarie potranno prenotare le sessioni di psicoterapia beneficiando del contributo assegnato, fino a 600 euro.
IF WEEK, con il nuovo Governo uno sguardo al futuro: occhi puntati sul superbonus
Accanto alle nuove certezze sulle misure già approvate, poi, arrivano le ipotesi sulle novità che potrebbero arrivare dal nuovo Governo.
La fine del 2022, stando a quanto previsto attualmente, dovrebbe segnare anche la fine del superbonus al 110 per cento. Ma tutto è ora nelle mani del nuovo Esecutivo che indicherà la linea con la nuova Legge di Bilancio a cui dovrà lavorare in tempi brevissimi.
Nel frattempo da Bankitalia arriva uno studio che, partendo dal punto di vista dell’impatto ambientale, boccia la misura.
Con l’analisi “Costs and benefits of the green transition envisaged in the Italian NRRP. An evaluation using the Social Cost of Carbonper”, l’agevolazione viene definita troppa costosa rispetto ai benefici.
La proposta è, quindi, quella di ridurre la detrazione al 40 per cento, valore che secondo Bankitalia consentirebbe di innescare la stessa quantità di investimenti da parte dei proprietari di abitazioni e di ridurre il costo della misura.
La linea del Governo Meloni sembra porsi nel mezzo: tra il 110 e il 40 per cento, c’è l’ipotesi di introdurre una detrazione all’80 per cento o regole differenziate anche in relazione agli obiettivi di risparmio energetico raggiunti.
IF WEEK, taglio del cuneo fiscale tra le priorità del nuovo Governo: le posizioni della neo Ministra del Lavoro
Sempre restando con gli occhi puntati sul futuro, l’incarico di Ministra del Lavoro a Marina Calderone permette di avere una visione più chiara anche su un altro tema caldo: il taglio del cuneo fiscale, che Fratelli d’Italia, come tutti gli altri partiti, ha indicato nel suo programma senza, però, dettagliare le modalità con cui metterlo in pratica.
L’esigenza è condivisa: serve ridurre il costo del lavoro. Ma le strade per farlo sono infinite.
“Valutare una «tassa piatta» su componenti di retribuzione specifici, come la premialità, per rendere le retribuzioni più adatte al contesto in cui devono essere spese, recuperare sul fronte dei consumi e, in parallelo, permettere alle imprese un margine operativo meno oneroso sul fronte del costo del lavoro”.
Su questi elementi potrebbe basarsi la nuova strategia da adottare secondo la neo Ministra, come si legge nella notizia pubblicata il 12 ottobre sul portale dei Consulenti del Lavoro che riassume i contenuti dell’intervista rilasciata al TG2.
D’altronde da anni Marina Calderone si fa promotrice di un taglio del cuneo fiscale, ne aveva parlato anche ai microfoni di Informazione Fiscale durante il Festival del Lavoro del 2019 come condizione necessaria per valutare l’introduzione di un salario minimo.
Mentre il panorama dei prossimi mesi comincia ad assumere contorni più concreti con il giuramento del nuovo Governo che si è tenuto nella mattinata del 22 ottobre, diventano ufficiali le ultime decisioni adottate dall’Esecutivo uscente.
Nella Gazzetta Ufficiale del 21 ottobre arriva l’ennesimo decreto per confermare il taglio delle accise sul carburante fino al 18 novembre: la riduzione è pari a circa 30 centesimi al litro sul prezzo alla pompa di benzina e gasolio e circa 10 centesimi per il GPL, secondo quanto stabilito originariamente dal decreto legge n. 21/2022.
Le prossime decisioni, da prendere in meno di un mese, spettano ora al neo nato Governo, che su questo fronte, come su molti altri, dovrà agire con tempestività.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IF WEEK: dalle novità sui bonus 200 e 150 euro al futuro di cuneo fiscale e superbonus