In questa ultime settimana, a cavallo tra gennaio e febbraio, l'Agenzia delle Entrate e l'INPS hanno fornito una serie di istruzioni per le misure di Fisco e Lavoro in vigore per il 2023: dalle liti pendenti alla NASPI, passando per irregolarità formali e contributi
Nella settimana dal 30 gennaio al 4 febbraio l’Agenzia delle Entrate e l’INPS hanno fornito una serie di istruzioni per il 2023 per fare luce sulle novità previste per quest’anno appena cominciato, ma anche per aggiornare i valori di riferimento per applicare regole ordinarie.
Sul fronte del Fisco riflettori puntati sulle modalità applicative della tregua fiscale: dalla definizione agevolata delle liti pendenti alle indicazioni per mettersi in regola in caso di violazioni formali.
Al centro dell’attenzione, sul versante del Lavoro, invece i valori di riferimento per il calcolo dei contributi da versare e gli importi massimi previsti per chi riceve, ad esempio, l’indennità di disoccupazione NASPI o la cassa integrazione.
E, infine, mentre ancora si attendono notizie per poter beneficiare del nuovo bonus trasporti e del bonus vista, dal 1° febbraio è possibile presentare domanda per poter accedere al bonus acqua potabile.
Dalle liti pendenti alle irregolarità formali: istruzioni sulle novità del 2023 dalle Entrate
Dopo la circolare di venerdì 27 gennaio che contiene una panoramica delle misure contenute nella tregua fiscale 2023, l’Agenzia delle Entrate in questa settimana dal 30 al 4 febbraio ha continuato a fornire ai contribuenti indicazioni pratiche per poter percorrere le strade agevolate per mettersi in regola col Fisco che la Legge di Bilancio ha tracciato.
In particolare, dall’Amministrazione finanziaria il 30 gennaio sono arrivate le istruzioni da seguire per regolarizzare le violazioni formali: la prima scadenza da rispettare è fissata al 31 marzo 2023.
Possono essere sanati gli errori, le infrazioni e l’inosservanza di obblighi o adempimenti, di natura formale, non rilevanti sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’IRAP e sul pagamento di quei tributi, commessi fino al 31 ottobre 2022, a condizione che non siano stati contestati in atti divenuti definitivi al 1° gennaio.
Per beneficiare della misura è necessario versare 200 euro per ciascuna annualità interessata dagli errori, è possibile pagare anche in due tempi con la seconda scadenza fissata al 31 marzo 2024. Entro la stessa data, inoltre, devono essere eliminate omissioni e irregolarità.
- Agenzia delle Entrate - Provvedimento numero 27629 del 30 gennaio 2023
- Disposizioni di attuazione dell’articolo 1 commi da 166 a 173 della legge 29 dicembre 2022, n. 197
Nella stessa giornata sono state pubblicate anche le indicazioni che riguardano la definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento adottati dall’Agenzia delle entrate, non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio, ma anche di quelli notificati entro il 31 marzo 2023:
- accertamenti con adesione relativi a Processi verbali di constatazione;
- avvisi di accertamento, di rettifica e liquidazione;
- inviti al contraddittorio;
- acquiescenza ad avvisi di accertamento, di rettifica e liquidazione;
- atti di recupero.
Nel documento tutte le indicazioni per beneficiare della riduzione delle sanzioni a un diciottesimo del minimo di legge o della misura irrogata ed eventualmente del pagamento dilazionato fino a un massimo di venti rate trimestrali di pari importo.
- Agenzia delle Entrate - Provvedimento 30 gennaio 2023
- Disposizioni di attuazione dell’articolo 1 commi da 179 a 185 della legge 29 dicembre 2022, n. 197
L’altra misura su cui si è posata l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate è la definizione agevolata delle liti pendenti per cui è necessario presentare domanda entro la scadenza del 30 giugno 2023. Entro lo stesso termine bisogna poi procedere anche con il pagamento delle somme dovute o della prima rata di un piano trimestrale che può arrivare fino a 20 rate.
Gli importi da versare per concludere vertenze fiscali si calcolano in base al valore e allo stato della controversia, al netto di sanzioni e interessi.
- Agenzia delle Entrate - Domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti
- Modello di domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti prevista dalla Legge di Bilancio 2023
In questa settimana, inoltre, hanno trovato spazio anche altri temi, come gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale, ISA con le novità per il 2023, o i bonus energia con i nuovi codici tributo da utilizzare.
Dai contributi alla NASPI: le istruzioni sui nuovi importi del 2023 dall’INPS
Anche l’INPS dal 30 gennaio al 4 febbraio ha diffuso una serie di documenti per orientarsi nelle regola da seguire per il 2023. Se, però, sul fronte del Fisco sono le novità a prevalere, per quanto riguarda il Lavoro prevalgono gli aggiornamenti dei valori di riferimento per il calcolo dei contributi e l’importo massimo a cui si ha diritto per alcune prestazioni e trattamenti.
La pubblicazione di queste circolari, infatti, è un appuntamento fisso. E l’Istituto non si è fatto attendere.
Con la circolare n. 11 del 1° febbraio 2023, l’INPS ha indicato i minimali e i massimali di riferimento della retribuzione giornaliera per il calcolo dei contributi dei lavoratori dipendenti, pubblici e privati compreso chi svolge attività part time e a domicilio.
- INPS - Circolare n. 11 del 1° febbraio 2023
- Determinazione per l’anno 2023 del limite minimo di retribuzione giornaliera e aggiornamento degli altri valori per il calcolo di tutte le contribuzioni dovute in materia di previdenza e assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti
Stesse istruzioni sono arrivate anche:
- per professioniste e professionisti, collaboratrici e collaboratori iscritti alla Gestione separata INPS;
- per le lavoratrici e i lavoratori domestici.
Nella giornata di venerdì 3 febbraio, invece, è arrivata la circolare che illustra punto per punto l’importo massimo previsto per trattamenti e prestazioni che rientrano nel campo della cassa integrazione e della disoccupazione, dalla CIG alla NASPI.
- INPS - Circolare numero 14 del 3 febbraio 2023
- Importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, dell’assegno di integrazione salariale del FIS, dell’assegno di integrazione salariale e dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito, dell’assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito cooperativo, dei trattamenti di disoccupazione NASpI, DIS-COLL e ALAS, dell’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), dell’indennità di disoccupazione agricola e dell’assegno per le attività socialmente utili relativi all’anno 2023
Dal 1° febbraio 2023 è possibile presentare domanda per il bonus acqua potabile
Infine, tra date e fatti da segnalare per questa settimana, nel calendario delle scadenze fiscali febbraio c’è anche l’apertura e la chiusura della finestra temporale per la presentazione della domanda di accesso al bonus acqua potabile 2023 per le spese sostenute nel corso del 2022.
Persone fisiche, esercenti attività d’impresa, arte e professione ma anche enti non commerciali ed enti religiosi possono richiedere il credito d’imposta pari al 50 per cento dei costi, fino a 1.000 e 5.000 euro, sostenuti per migliorare la qualità dell’acqua in casa o negli ambienti utilizzati per lo svolgimento delle attività.
Nel frattempo, invece, si attendono ancora notizie sulla piattaforma del bonus occhiali e le istruzioni per il nuovo bonus trasporti 2023.
Appuntamento, come sempre, sulle pagine di Informazione Fiscale per seguire giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, le novità che arriveranno.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dalle liti pendenti alla NASPI: pioggia di istruzioni sulle novità del 2023 dall’Entrate e dall’INPS