Modello 770/2020 in scadenza il 2 novembre, l'invio ha ancora una sua utilità o è un adempimento ridondante? La parola ai lettori di Informazione Fiscale. La maggior parte dei dati sono presenti già nelle Certificazioni Uniche, ma la sovrapposizione non ha ancora generato una semplificazione.
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Entro la scadenza del 2 novembre, i sostituti di imposta devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate il modello 770/2020. La maggior parte dei dati da inviare sono già contenuti nelle Certificazioni Uniche, ma la sovrapposizione non ha dato ancora vita a una semplificazione fiscale.
L’invio ha ancora una sua utilità o rappresenta un adempimento ridondante? La parola ai lettori di Informazione Fiscale.
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Modello 770/2020 in scadenza, invio utile o ridondante? - Sondaggio
Come si legge sul portale dell’Agenzia delle Entrate, il modello 770, in scadenza di solito il 31 ottobre e per il 2020 lunedì 2 novembre, è lo strumento che i sostituti di imposta devono utilizzare per comunicare le ritenute operate nelle seguenti occasioni:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati;
- redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi;
- dividendi, proventi e redditi di capitale, comprese le ritenute su pagamenti relativi a bonifici disposti per il recupero del patrimonio edilizio e per interventi di risparmio energetico;
- locazioni brevi inserite all’interno della Certificazione unica;
- somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi;
- somme liquidate a titolo di indennità di esproprio;
- somme percepite a seguito di cessioni volontarie nel corso di procedimenti espropriativi, nonché di somme comunque dovute per effetto di acquisizioni coattive conseguenti ad occupazioni d’urgenza.
Si tratta di informazioni in realtà già a disposizione dell’Amministrazione finanziaria perché già fornite con le Certificazioni Uniche. L’elemento mancante rispetto alle CU è la data delle ritenute, comunque accessibile dall’Agenzia delle Entrate tramite il cassetto fiscale.
Secondo lo studio “Analisi della pressione fiscale in Italia, in Europa e nel mondo”, diffuso dalla Fondazione e dal Consiglio nazionale dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, con il comunicato stampa del 12 ottobre 2020, in un anno i contribuenti italiani impiegano circa 238 ore per preparare, archiviare, trasmettere e pagare le tre principali tipologie d’imposte e contributi: l’imposta sul reddito delle società, l’imposta sul valore aggiunto e le imposte sul lavoro, incluse le imposte sui salari e i contributi sociali. Circa 10 giorni interi da dedicare ad adempimenti e pagamenti.
Alcune ore potrebbero essere sicuramente risparmiate con la semplificazione fiscale, che viene spesso chiamata in causa ma raramente trova una reale applicazione.
E forse la strada verso un fisco più semplice, richiamato più volte dallo stesso ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri in merito alla riforma fiscale alle porte, potrebbe partire proprio dall’ottimizzazione del dati.
Guardando agli adempimenti in questa ottica,il modello 770 risulta ancora utile o è superato? Questo il quesito che rivolgiamo direttamente ai lettori: risposte nel box dedicato e commenti, motivazioni e considerazioni inviando una mail con oggetto “Modello 770 - Sondaggio” all’indirizzo [email protected].
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello 770/2020 in scadenza, invio utile o ridondante? - Sondaggio