I redditi da proprietà condominiale devono essere inseriti nel modello 730/2022 quando la quota per ciascuna unità immobiliare supera la cifra di 25,82 euro. Le indicazioni da seguire nelle istruzioni dell'Agenzia delle Entrate per la compilazione.
Modello 730/2022: quando inserire i redditi da proprietà condominiale? È necessario dichiararli quando la quota per ciascuna unità immobiliare supera la cifra di 25,82 euro.
Sono queste le istruzioni che i condomini devono seguire, ad esempio, per l’alloggio del portiere o per un deposito comune.
Dall’Agenzia delle Entrate le indicazioni da seguire e le istruzioni per verificare se si supera la soglia stabilita.
Modello 730/2022: quando inserire i redditi da proprietà condominiale? La soglia da rispettare
Anche la quota di reddito imputata ai singoli contribuenti per i locali di portineria, per l’abitazione del portiere, per magazzini deve essere inserita nella dichiarazione dei redditi, ma solo se supera la soglia dei 25,82 euro.
Ad accendere i riflettori sul tema è il proprietario di un appartamento che si rivolge alla rivista online dell’Agenzia delle Entrate FiscOggi per conoscere le regole da applicare.
Dal momento che nel suo condominio c’è un locale di servizio che tutti i condomini possono usare come deposito, l’amministratore ha fornito a tutti i proprietari delle abitazioni la certificazione con la quota millesimale di proprietà e la rendita catastale.
E sono proprio questi due elementi da prendere in considerazione per verificare se è necessario inserire i redditi da proprietà condominiale nel modello 730/2022.
Redditi da proprietà condominiale: nel modello 730/2022 solo oltre la soglia di 25,82 euro
I dati devono essere dichiarati quando la quota di rendita imputata al singolo contribuente supera i 25,82 euro. Per conoscere il suo valore è necessario mettere in rapporto il valore complessivo della rendita e i millesimi di proprietà per ciascuna unità immobiliare.
A chiarire come procedere sono le istruzioni del modello 730/2022 relative al quadro B che deve essere utilizzato dai seguenti contribuenti:
- proprietari di fabbricati situati nello Stato italiano che sono o devono essere iscritti nel catasto dei fabbricati come dotati di rendita;
- titolari dell’usufrutto o altro diritto reale su fabbricati situati nel territorio dello Stato italiano che sono o devono essere iscritti nel catasto fabbricati con attribuzione di rendita;
- possessori di immobili che, secondo le leggi in vigore, non possono essere considerati rurali;
- soci di società semplici e di società ad esse equiparate, che producono reddito di fabbricati.
Tra i vari casi particolari in evidenza, da considerare nella compilazione, ci sono anche i redditi da proprietà condominiali che, se oltre la soglia stabilita, devono essere inseriti come le altre cifre nella sezione I del quadro B e in particolare nei righi da B1 a B6.
Va specificato, infine, che invece negozi e altri immobili concessi in locazione dal condominio devono essere sempre indicati in dichiarazione, a prescindere dal loro valore.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello 730/2022: quando inserire i redditi da proprietà condominiale