Indennità ISCRO 2021: arrivano le istruzioni per il riesame delle domande respinte. Dalla stessa sezione del sito INPS usata per l'invio dell'istanza sarà possibile allegare nuovi documenti e motivare la richiesta di revisione. I dettagli nel messaggio n. 3180 del 22 settembre.
ISCRO 2021: dall’INPS le istruzioni per chiedere il riesame delle domande respinte.
Con il messaggio numero 3180 del 22 settembre l’Istituto rende note le modalità con cui i professionisti che non hanno superato il controllo automatizzato dei requisiti possono ottenere una revisione della richiesta.
L’istanza di riesame potrà infatti essere inoltrata dalla stessa sezione del sito INPS usata per trasmettere la domanda di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, ovvero l’ISCRO.
Attraverso lo stesso canale si potranno esporre i motivi alla base della richiesta di revisione, riportando informazioni aggiuntive e allegando ulteriore documentazione.
Le domande respinte per cui non viene richiesto il riesame entro un lasso di tempo indicativo di 20 giorni, peraltro, verranno considerate definitivamente respinte.
“Il termine, da considerarsi non perentorio, per proporre riesame è di 20 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione del presente messaggio ovvero dalla notifica del provvedimento di reiezione se successiva per consentire l’eventuale supplemento di istruttoria”.
Si legge infatti nel messaggio.
ISCRO, al via il riesame delle domande respinte: le istruzioni INPS
La procedura per richiedere ISCRO, la cassa integrazione per le partite IVA, è stata rilasciata il 1° luglio scorso e resterà disponibile fino alla scadenza del 31 ottobre 2021.
Tuttavia l’INPS, con il messaggio del 22 settembre, fornisce ora le istruzioni per il riesame delle domande respinte per errori o lacune nell’istanza.
La procedura per verificare le domande, infatti, è stata effettuata tramite controlli automatici su requisiti, incompatibilità e incumulabilità previste per legge e, per questa ragione, eventuali errori formali possono aver determinato un altrettanto autonomo rigetto.
“L’assicurato può proporre un’istanza di riesame che permetta all’Istituto di verificare le risultanze dei controlli automatici e il rispetto dei requisiti di appartenenza alla categoria”.
Ha infatti chiarito l’Istituto nel documento di prassi.
In particolare, i passaggi da seguire per richiedere il riesame sono i seguenti:
- accedere alla stessa sezione del sito INPS tramite cui è stata presentata la domanda denominata “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”;
- valorizzare la richiesta per cui si vuole ottenere il riesame all’interno della sezione “Le mie ultime domande”;
- cliccare sul tasto “Richiedi riesame” per le domande per le quali l’istruttoria si sia conclusa con esito negativo. Una funzionalità accessibile anche visualizzando i dettagli della domanda a partire dalla sezione “Le mie richieste”, disponibile nel menu di sinistra. Da questo secondo canale si possono vedere i dati trasmessi in fase di presentazione, accedere ai motivi di reiezione della domanda, monitorare lo stato di lavorazione della domanda di riesame, scaricare tutte le ricevute e i provvedimenti e monitorare lo stato degli eventuali pagamenti;
- esporre all’interno dell’applicativo le motivazioni che hanno portato alla richiesta di riesame o riportare altre informazioni e, eventualmente, allegare documentazione a supporto delle motivazioni.
- cliccare sul pulsante “Presenta richiesta di riesame”. A quel punto la richiesta sarà trasmessa e verrà rilasciata una ricevuta con il numero di protocollo.
ISCRO, i requisiti per accedere alla cassa integrazione per le partite IVA
Il controllo automatizzato sulle domande pervenute è stato effettuato per consentire una centralizzazione delle istruttorie. Gli esiti, come anticipato, sono consultabili nella sezione dedicata del sito INPS.
Al messaggio del 22 settembre, infatti, l’INPS allega il documento con le varie motivazioni di rigetto dell’indennità e, rispettivamente, la documentazione necessaria per l’istanza di riesame, differente a seconda dei motivi di rifiuto.
Il documento è di seguito allegato.
Per accedere alla prestazione ISCRO è necessario possedere congiuntamente i requisiti previsti dall’articolo 1, comma 388 della Legge di Bilancio 2021 che ha previsto il beneficio e quindi:
- essere iscritti alla Gestione Separata;
- non essere titolari di trattamento pensionistico diretto e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
- non essere beneficiari di Reddito di cittadinanza;
- avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50 per cento della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda;
- avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.145 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente;
- essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria (tale requisito sarà verificato dall’INPS attraverso il sistema Durc online).
- essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.
Per eventuali chiarimenti si rimanda al testo della circolare qui di seguito riportata.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: ISCRO, al via il riesame delle domande respinte: le istruzioni INPS