Indennità Covid 1.000, con il messaggio numero 734 del 19 febbraio 2021 l'INPS fornisce le istruzioni per il riesame delle domande rifiutate. Le categorie di lavoratori interessati sono quelle ricomprese dal decreto Ristori: tra gli altri i lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali e i lavoratori dello spettacolo.
Indennità Covid 1.000, il messaggio INPS numero 734 del 19 febbraio 2021 fornisce le istruzioni per un eventuale riesame delle domande.
Il documento di prassi dell’Istituto previdenziale si riferisce specificamente al contributo emergenziale previsto dal decreto Ristori.
Sono dunque interessate le specifiche categorie di lavoratori previsti dalla normativa, tra le quali rientrano i lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali e i lavoratori dello spettacolo.
Per chiedere il riesame di domande non accolte è necessario utilizzare l’allegato 1 alla circolare e seguire le indicazioni riportate nel messaggio INPS.
Indennità Covid 1.000 euro: le istruzioni INPS per il riesame delle domande
Con il messaggio INPS numero 734 del 19 febbraio 2021 l’Istituto fornisce le istruzioni per presentare eventuali richieste di riesame per domande di indennità Covid rifiutate.
- INPS - Messaggio numero 734 del 19 febbraio 2021
- Indennità COVID-19 previste dagli articoli 15 e 15-bis del decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176. Gestione delle istruttorie relative agli eventuali riesami.
Nel documento di prassi vengono riportate le indicazioni da seguire, le categorie di lavoratori che possono presentare la richiesta di riesame e i termini da rispettare.
L’indennità emergenziale di riferimento è quella prevista dal decreto Ristori, un contributo di 1.000 euro per le seguenti categorie di lavoratori:
- lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori intermittenti;
- lavoratori autonomi occasionali;
- lavoratori incaricati alle vendite a domicilio;
- lavoratori dello spettacolo;
- lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali.
Tali lavoratori possono procedere alla richiesta di riesame qualora rispettino i requisiti indicati dalla normativa e specificati in due precedenti documenti di prassi dell’INPS:
Con le circolari in questione l’INPS fornisce le istruzioni amministrative relative indennità onnicomprensive in favore delle categorie di lavoratori indicate e i requisiti normativi previsti per avere accesso ai contributi governativi.
Il messaggio del 19 febbraio 2021 specifica che la procedura utilizzata per verificare le domande pervenute è stata realizzata per consentire un’istruttoria centralizzata attraverso controlli automatici sui requisiti e sulle incompatibilità e incumulabilità.
Per conoscere gli esiti della domanda e le motivazioni di eventuali rifiuti è necessario consultare la sezione del sito INPS, attraverso il seguente percorso:
- consultare la sezione “Covid-19: tutti i servizi”;
- cliccare su servizio “Indennità 600/1000 euro”;
- cliccare alla voce “Esiti”.
Tale procedura può essere eseguita sia dal patronato sia dal cittadino con proprie credenziali.
Indennità Covid 1.000 euro: cosa fare per il riesame delle domande
Il messaggio dell’INPS chiarisce qual è la procedura da seguire per presentare la richiesta di riesame delle domande di indennità Covid.
Come spiegato nel documento di prassi:
“Con il presente messaggio, pertanto, a seguito del completamento della prima fase di gestione centralizzata delle domande, si forniscono le istruzioni per la gestione delle istruttorie relative agli eventuali riesami presentati dai richiedenti, le cui istanze sono state respinte per non aver superato i controlli inerenti all’accertamento dei requisiti normativamente previsti.”
L’INPS tiene conto anche di tutti i rinnovi di domande automatici per i lavoratori che avevano già presentato le domande in precedenza.
Per le domande disciplinate dagli articoli 15 e 15-bis del D.L. n. 137/2020, ovvero il decreto Ristori, la documentazione che il cittadino deve utilizzare è quella prevista nell’allegato 1 al messaggio INPS.
La scadenza prevista per proporre riesame, che tuttavia non può essere considerata perentoria, è di 20 giorni.
Il termine decorre dalla data di pubblicazione del messaggio, ossia il 19 febbraio 2021, o dalla di notifica della della mancata accoglienza della domanda.
La seconda data fa fede solo se successiva alla pubblicazione del messaggio INPS.
Trascorso il periodo individuato per consentire l’eventuale supplemento di istruttoria, se l’interessato non ha inoltrato la documentazione richiesta, la domanda viene respinta.
La consegna della documentazione può avvenire attraverso due procedure.
L’utente può inviare la documentazione attraverso il link “Esiti” nella stessa sezione del sito INPS in cui è stata presentata la domanda “Indennità 600/1000 euro”.
In tal caso, il soggetto utilizzerà l’apposita funzionalità che permette di consultare i motivi del rifiuto e di allegare i documenti richiesti per il riesame.
In alternativa lo stesso soggetto può inviare la documentazione alla struttura INPS territorialmente competente attraverso la casella di posta istituzionale dedicata.
La documentazione dovrà essere inviata all’indirizzo email specifico che assume la seguente forma: [email protected].
Per tutte le cosiddette “reiezione forti” specificate nell’allegato 1, il richiedente può proporre azione giudiziaria.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Indennità Covid 1.000 euro: le istruzioni INPS per il riesame delle domande