Al via le domande per i contributi previsti dal bonus energia dedicato alle comunità energetiche rinnovabili. L'avviso pubblico del MASE definisce tempi, criteri e modalità richiesta
Disponibili le procedure per la presentazione delle domande per ottenere i contributi che incentivano lo sviluppo delle CER, le comunità energetiche rinnovabili.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato il decreto con l’avviso pubblico che definisce i tempi e le modalità di domanda.
Sono previste tariffe incentivate e contributi a fondo perduto in favore di cittadini, imprese, associazioni e altri soggetti. I benefici previsti riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, quali ad esempio il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse.
Le richieste si possono presentare fino al termine ultimo del 31 marzo 2025 o fino a esaurimento fondi.
Comunità energetiche rinnovabili: al via le domande di agevolazione
Con la pubblicazione dell’avviso pubblico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica l’8 aprile 2024, si apre la procedura di domanda per gli incentivi dedicati alle comunità energetiche rinnovabili.
I nuovi bonus energia sono stati approvati dalla Commissione Europea lo scorso novembre, e disciplinati dal decreto MASE n. 414 del 7 dicembre.
Si tratta di misure che sostengono l’autoconsumo e la creazione delle cosiddette comunità energetiche rinnovabili (CER), cioè gruppi di cittadini, imprese, associazioni e altri soggetti che contribuiscono alla produzione di energia rinnovabile e fruiscono dei benefici economici derivanti dall’autoconsumo. Nello specifico, sono previste due diverse tipologie di agevolazione per incentivare le CER:
- incentivo in tariffa;
- contributo a fondo perduto.
Il primo è rivolto ai beneficiari su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di garantire un risparmio sui costi dell’energia per chi costituisce una Comunità. Prevede, infatti, una tariffa incentivante sull’energia condivisa. La potenza finanziabile è pari a 5 gigawatt complessivi, con un limite temporale a fine 2027.
Il secondo intervento, invece, è dedicato ai territori dei Comuni sotto i 5.000 abitanti. Prevede un contributo fino al 40 per cento dell’investimento per chi crea una comunità energetica, cumulabile con l’incentivo in tariffa. La potenza finanziabile è pari a 2 gigawatt complessivi, con un limite temporale al 30 giugno 2026.
Per la concessione del contributo a fondo perduto dedicato ai territori dei Comuni sotto i 5.000 abitanti sono stanziati 2,2 miliardi di euro a valere sulle risorse PNRR.
Possono ricevere i contributi tutti i soggetti che sostengono l’investimento per la realizzazione dell’impianto o il suo potenziamento e che si trovano nelle condizioni e rispettano i requisiti riportati in dettaglio nelle Regole Operative (Regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo PNRR).
- GSE - Decreto CACER e TIAD
- Regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo PNRR
Comunità energetiche rinnovabili: come fare domanda
Come annunciato anche nel comunicato stampa dell’8 aprile, da ieri sono pienamente operativi i portali del GSE per accedere agli incentivi dedicati alle comunità energetiche.
“È il passo che attendevano tante imprese, amministrazioni e gruppi di cittadini. Ora parte, a tutti gli effetti, la svolta delle CER.”
Questo il commento del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.
Gli interessati possono, dunque, procedere all’invio delle richieste di contributi per le CER e le configurazioni di autoconsumo.
Nello specifico, per quanto riguarda le configurazioni con impianti a progetto, i referenti possono chiederne la verifica preliminare e accertarne l’ammissibilità al meccanismo per l’autoconsumo diffuso.
Per quanto riguarda, invece, gli impianti a progetto localizzati in Comuni con meno di 5.000 abitanti, è possibile chiedere l’accesso al contributo in conto capitale previsto dal PNRR.
Le richieste si presentano dal portale sul sito del GSE, a cui si accede con le proprie credenziali, previa registrazione, oppure tramite SPID. Sarà poi necessario utilizzare l’applicazione “Sistemi di Produzione e Consumo – SPC” presente all’interno del Portale, seguendo le istruzioni riportate nell’apposito manuale utente “Guida all’utilizzo dell’applicazione SPC”, accessibile anche dal menù presente all’interno dell’applicazione.
Lo sportello è aperto e sarà operativo fino alla scadenza improrogabile fissata per le ore 18:00 del 31 marzo 2025 e comunque fino all’esaurimento delle risorse disponibili.
Per tutti i dettagli si rimanda al testi completo del decreto, dell’avviso pubblico e delle regole operative.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Comunità energetiche rinnovabili: al via le domande di agevolazione