I datori di lavoro possono ancora inviare i dati di fringe benefit e stock option, relativi a lavoratori dipendenti che hanno cessato il servizio nel 2023. L'INPS ha riaperto la procedura chiusa lo scorso 21 febbraio
C’è ancora tempo per inviare la comunicazione dei dati relativi ai fringe benefit e stock option erogati nei confronti di dipendenti che sono andati in pensione nel corso del 2023.
L’INPS con il messaggio del 10 aprile annuncia la riapertura dei termini dopo la scadenza dello scorso 21 febbraio.
L’invio della comunicazione non comporterà l’erogazione di conguagli. Sarà solamente aggiornata la Certificazione Unica 2024. I contribuenti dovranno dichiarare tali redditi autonomamente.
Fringe benefit: riaperti i termini per l’invio della comunicazione
L’INPS con il messaggio n. 1436, pubblicato il 10 aprile 2024, annuncia la riapertura dei termini per l’invio della comunicazione dei dati relativi a fringe benefit e stock option corrisposti nel 2023.
Si tratta, nello specifico, dell’adempimento che riguarda le somme erogate nei confronti di dipendenti cessati dal servizio perché andati in pensione nel corso dell’anno passato.
Si ricorda che nel 2023 le regole relative alla disciplina dei fringe benefit prevedevano l’aumento del limite ordinario di 258,23 euro a 3.000 euro ma solo per i lavoratori dipendenti con figli a carico.
Per il 2024, invece, la Legge di Bilancio ha stabilito nuovi limiti:
- 1.000 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti;
- 2.000 euro per i dipendenti con figli.
I datori di lavoro interessati hanno avuto tempo per inviare tali dati fino alla scadenza fissata per lo scorso 21 febbraio, come indicato nel messaggio INPS n. 32 del 4 gennaio con tutte le istruzioni operative per la trasmissione telematica.
Un termine individuato per permettere la corretta acquisizione delle informazioni ai fini dell’emissione della Certificazione Unica 2024 e le operazioni di conguaglio fiscale.
Ebbene, considerate le richieste dei datori di lavoro che non hanno inviato la comunicazione nei termini o che hanno bisogno di rettificare i dati già trasmessi, l’INPS ha deciso di riattivare la procedura di trasmissione.
Nel documento pubblicato dall’Istituto non è indicato alcun termine di scadenza per l’invio delle comunicazioni.
Fringe benefit: comunicazioni tardive non considerate ai fini del conguaglio
Nel messaggio del 10 aprile, l’INPS sottolinea che le comunicazioni tardive o di rettifica, inviate quindi dopo la riapertura dei termini, non verranno considerate ai fini dei conguagli fiscali, dato che sono già stati conclusi con la conseguente pubblicazione delle Certificazioni Uniche.
Le nuove comunicazioni, infatti, comporteranno solamente la rettifica delle CU 2024, nella quale sarà presente un’indicazione per i contribuenti per informarli dell’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi.
I contribuenti, infatti, saranno tenuti a dichiarare autonomamente i redditi derivanti da fringe benefit e stock option in quanto non consigliati dall’ente pensionistico.
Le informazioni si possono trasmettere telematicamente, tramite l’applicazione “Comunicazione Benefit Aziendali”, presente sul portale dell’INPS.
Il servizio online è raggiungibile al percorso indicato:
- Imprese e Liberi Professionisti;
- Accesso ai servizi per aziende e consulenti;
- Accedi all’area tematica.
Nel menù presente nella parte sinistra della schermata è presente la voce “Comunicazione Benefit Aziendali”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fringe benefit: riaperti i termini per l’invio della comunicazione