Flat tax medici e infermieri: tassa al 15 per cento sugli straordinari

Daniela Marmugi - Dichiarazione dei redditi

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri, 4 giugno, il decreto per la riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, che prevede la flat tax del 15 per cento sugli straordinari del personale

Flat tax medici e infermieri: tassa al 15 per cento sugli straordinari

La flat tax del 15 per cento sarà applicata alle retribuzioni di lavoro straordinario di medici e infermieri.

La misura è pensata per incentivare il lavoro extra del personale sanitario a fronte della mancanza di organico.

L’obiettivo finale è quello di ridurre i lunghi tempi di attesa attualmente previsti per l’accesso alle prestazioni.

La novità è stata approvata ieri, 4 giugno, dal Consiglio dei Ministri.

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Flat tax medici e infermieri: detassazione degli straordinari

Ai compensi erogati a medici e infermieri per le ore di lavoro straordinario sarà applicata la flat tax al 15 per cento.

È quanto previsto dal decreto liste di attesa, approvato ieri, 4 giugno, in sede di Consiglio dei ministri.

L’art. 12 della bozza, messa a disposizione dal Sole 24Ore e precedente all’approvazione da parte dell’esecutivo, stabilisce che i compensi erogati per lo svolgimento delle prestazioni aggiuntive del personale sanitario saranno oggetto di tassazione separata con aliquota ridotta.

Il comunicato stampa numero 84, pubblicato sul sito del Consiglio dei ministri, ha poi fornito ulteriori dettagli sulle novità oggetto di discussione.

In particolare, il decreto introduce misure per la riduzione dei tempi previsti per accedere alle prestazioni sanitarie.

L’applicazione dell’imposta agevolata, sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, ha l’obiettivo di incentivare i professionisti a lavorare di più, per far fronte alla carenza di personale.

Straordinari medici e infermieri: tassazione agevolata come i contribuenti in regime forfettario

L’aliquota ridotta al 15 per cento, che sarà applicata agli straordinari di medici e infermieri una volta che il testo del decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore, è la stessa già prevista per le partite IVA che rientrano nel regime forfettario.

Tale regime, introdotto dalla Legge di Bilancio 2015, prevede il versamento di un’imposta sostitutiva all’IRPEF per i soggetti fiscali che registrano ricavi o compensi annui fino a 85.000 euro.

All’art. 1, comma 64, della legge appena citata si legge:

Sul reddito imponibile si applica un’imposta sostitutiva dell’imposta sui redditi, delle addizionali regionali e comunali e dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, pari al 15 per cento.

Il modello di tassazione agevolata prevede un’unica aliquota in sostituzione della tassazione IRPEF per aliquote e scaglioni.

Sul reddito viene applicata un’unica aliquota di tassazione, che è ulteriormente ridotta al 5 per cento per i primi cinque anni di attività.

Per applicare il regime forfettario è necessario il rispetto di determinati requisiti e sono previste clausole d’esclusione.

Per il 2024 è confermata anche la soglia antielusione di 100.000 euro. Superato tale limite di ricavi o compensi si uscirà immediatamente dal regime forfettario nel corso dell’anno.

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