Regime forfettario, “flat tax” al 5% per i giovani

Regime forfettario al 5% per i giovani che avviano nuove attività: è questa una delle novità fiscali per le partite IVA allo studio del Governo e ad annunciarla è il sottosegretario all'Economia della Lega, Massimo Bitonci.

Regime forfettario, “flat tax” al 5% per i giovani

Regime forfettario, flat tax al 5% per i giovani che avviano nuove attività d’impresa: potrebbe essere questa una delle novità fiscali dei prossimi mesi per i titolari di partita IVA.

Ad annunciare quella che è una delle misure allo studio da parte del Governo è Massimo Bitonci (Lega), Sottosegretario all’Economia, nel corso di un’intervento al programma Omnibus su La7.

I giovani che avviano nuove attività d’impresa potranno aprire una partita IVA in regime forfettario con aliquota pari al 5%. Ad oggi, ricordiamo, il forfettario è pari al 15% e l’aliquota è già ridotta al 5% per le startup nei primi cinque anni di attività.

L’imposta forfettaria non è l’unica agevolazione prevista già ad oggi per i titolari di partita IVA.

Accanto all’applicazione di un’imposta sostitutiva ridotta, i titolari di partita IVA in regime forfettario beneficiano già da oggi di notevoli e importanti semplificazioni fiscali.

L’intento del Governo, stando alle anticipazioni fornite dal Sottosegretario Bitonci, è quello di portare al 5% il regime forfettario per i giovani, novità che si lega alla flat tax al 15% per tutte le imprese.

Regime forfettario al 5% per i giovani: flat tax al minimo per le nuove imprese

Il regime forfettario per le partite IVA potrebbe essere oggetto di importanti novità.

L’ultima è stata annunciata dal Sottosegretario al MEF Marco Bitonci: per i giovani che avviano nuove imprese, l’imposta sostitutiva applicata sarà pari al 5% e, chiarisce, ad essere tassato non sarà il totale del fatturato conseguito durante l’anno ma soltanto una parte, determinata in base ai coefficienti di redditività Sose individuati per ciascun settore.

Accanto alla flat tax, vera e propria riforma dell’attuale sistema di tassazione, è proprio sulle imprese che il Governo Lega e M5S si sta soffermando negli ultimi tempi. L’estensione e la modifica del regime forfettario è vista come una delle chiavi per incentivare le nuove attività imprenditoriali.

Oltre alle novità che potrebbero interessare i giovani imprenditori titolari di partita IVA, il Sottosegretario della Lega sottolinea come con la flat tax al 15% verrebbe di fatto esteso il regime forfettario a tutte le partite IVA.

Partite IVA in regime forfettario al 5%: le regole attuali per le startup

Come già anticipato, già oggi il regime forfettario per i titolari di partita IVA è pari al 5% per le startup; per le attività di impresa che rispettano specifici requisiti, tra cui ovviamente i limiti di fatturato annuo, l’imposta sostitutiva prevista è invece pari al 15%.

Per quanto concerne il regime agevolato per le startup, ricordiamo che è stato introdotto con la Legge di Stabilità 2016, con la quale è stato previsto che la tassazione agevolata per le nuove attività si applichi per i primi 5 anni di attività nella misura del 5% e che passi automaticamente al 15% negli anni successivi (ovviamente nel rispetto dei requisiti di permanenza nel regime forfettario).

Otre alla riduzione delle imposte dovute per le start up in regime forfettario sono in vigore le stesse agevolazioni previste per i titolari di partita Iva in regime di vantaggio, tra cui le semplificazioni ai fini IVA e delle imposte sul reddito.

Tuttavia, ad oggi, il regime forfettario al 5% per le partite IVA prevede alcuni requisiti vincolanti e sarà necessario:

  • non aver esercitato nei 3 anni precedenti attività artistica, professionale o d’impresa anche in forma associata o familiare;
  • la nuova attività non deve essere una prosecuzione della medesima attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente e/o autonomo, escluso il caso in cui la stessa costituisca un periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio dell’arte e/o professione;
  • qualora l’attività intrapresa sia il proseguimento di un’attività esercitata da un altro soggetto, i requisiti di accesso devono essere verificati sul bilancio del cedente.

Non è chiaro se le medesime regole verranno applicate anche nel caso di via libera alle agevolazioni per i giovani imprenditori annunciate dal Sottosegretario Bitonci. Appare chiaro, tuttavia, come con la possibile introduzione della flat tax al 15% per tutte le imprese si stia studiando un regime agevolativo per alcune categorie.

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