Novità per le imprese nel nuovo decreto: si va verso forme di finanziamento a fondo perduto per le PMI, affianco ad un bonus bollette e alla proroga del credito d'imposta sugli affitti. Ad annunciarlo è il Ministro del MISE, Patuanelli, nel corso del question time del 22 aprile 2020.
Finanziamenti a fondo perduto, bonus bollette e proroga del credito d’imposta sugli affitti: sono questi i tre possibili cardini del pacchetto imprese del nuovo decreto di aprile.
A fornire nuove anticipazioni sulle novità allo studio del Governo è il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, nel corso del question time tenutosi alla Camera il 22 aprile 2020.
Nel nuovo decreto economico di aprile (la cui approvazione potrebbe slittare a maggio) si punterà a garantire liquidità immediata e diretta alle imprese. Accanto alla conferma del bonus di 600 euro, allo studio del Governo vi sono forme di finanziamento a fondo perduto.
Stando alle ultime novità, gli indennizzi di ristoro saranno riconosciuti alle imprese con meno di 10 dipendenti, il 96% di quelle esistenti.
Finanziamenti a fondo perduto, novità per le imprese nel nuovo decreto: i tre pilastri annunciati dal MISE
Con il decreto di aprile il Governo sta lavorando su un piano di 15 miliardi di euro per le imprese, somma che dovrebbe coprire le misure già varate (tra cui il bonus di 600 euro) ed ulteriori interventi.
Tra questi, si sta lavorando per l’introduzione di finanziamenti a fondo perduto per le piccole imprese. Ad anticipare le novità è il Ministro del MISE che, nel corso del question time alla Camera del 22 aprile 2020 annuncia:
“Per le imprese con meno di 10 dipendenti stiamo lavorando ad una misura di ristoro diretto che permetterà di fornire liquidità diretta e non a prestito”
Il nuovo decreto Cura Italia dovrà inoltre rifinanziare il bonus di 600 euro per le partite IVA (con un importo che potrebbe salire ad 800 euro), prorogare la cassa integrazione ed introdurre nuovi sussidi per le famiglie rimaste senza lavoro.
Il pacchetto di novità per le imprese si annuncia in ogni caso ampio ed articolato. Accanto alla proroga di alcune misure introdotte con il Decreto Cura Italia - tra cui il credito d’imposta sugli affitti - l’attenzione è puntata sulla necessità di introdurre meccanismi di ristoro per le partite IVA che, nonostante la chiusura delle attività, hanno dovuto comunque far fronte alle spese “ordinarie”.
Tra queste, vi sono le bollette che, nonostante i mancati consumi, restano gravate da oneri di sistema. Tra le novità annunciate da Patuanelli vi è quindi una riduzione dei costi fissi.
Finanziamenti a fondo perduto, bonus bollette e credito d’imposta affitti: verso il decreto aprile
Sono tre i capisaldi relativi alle misure finalizzate a garantire liquidità alle imprese e sui quali si sta concentrando il lavoro del Governo:
- la riduzione dei costi;
- l’accesso al credito;
- gli indennizzi diretti.
Obiettivi generali che si tradurranno, anticipa il Ministro Patuanelli, su tre novità specifiche nel decreto di aprile:
- la diminuzione dei costi fissi delle bollette;
- la questione degli affitti: sarà garantito che il canone corrisposto sia in parte o in tutto ristorato;
- la liquidità diretta, mediante la proroga ed il raddoppio del bonus di 600 euro (sarà bimestrale) e l’introduzione di indennizzi a fondo perduto.
Finanziamenti a fondo perduto, PMI al centro del decreto aprile
Per capire l’effettiva portata delle novità in arrivo con il nuovo decreto sarà fondamentale capire quali saranno le risorse stanziate. Patuanelli parla di un totale di 12 miliardi di euro per le imprese.
Per quel che riguarda i finanziamenti a fondo perduto, sono due gli schemi in fase di valutazione, che partono dagli interventi di ristoro previsti in altri Paesi UE.
In Francia, ad esempio, è prevista l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto dai 500 ai 2.500 euro; in Germania la somma sale fino a 14.000 euro per le aziende con meno di 25 dipendenti.
Stando alle anticipazioni fornite dal Ministro Patuanelli, in Italia le valutazioni si stano facendo includendo tra i possibili beneficiari del rimborso esclusivamente le imprese di dimensioni minori, le PMI.
Si tratta di circa 4 milioni di partite IVA di piccole o piccolissime dimensioni, afferma Patuanelli. Considerando lo stanziamento di risorse al quale si sta lavorando (pari a 10 miliardi solo per gli indennizzi a fondo perduto), il finanziamento sarebbe pari a 2.500 euro circa per soggetto richiedente.
Al meccanismo di ristoro resterebbe affiancata la possibilità di richiedere i prestiti a garanzia statale. Un doppio binario quindi, finalizzato a garantire liquidità alle aziende in crisi a causa del coronavirus.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Finanziamenti a fondo perduto, novità per le imprese nel nuovo decreto