Fatturazione elettronica tra privati obbligatoria a partire dal 2019 per tutti, ma già a partire dal prossimo anno verrà esteso alle cessioni di benzina e gasolio. Ecco novità della Legge di Bilancio 2018 e cosa cambia.
Fatturazione elettronica tra privati obbligatoria a partire dal 2019: è questa una delle novità fiscali introdotte con la Legge di Bilancio 2018 al fine di contrastare l’evasione Iva.
Tuttavia, a differenza di quanto ipotizzato, l’obbligo di fatturazione elettronica B2B non entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018, con alcune eccezioni.
Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018, la fatturazione elettronica obbligatoria entrerà in vigore già dal 1° luglio 2018 soltanto per le imprese che operano nel settore della cessione di benzina e gasolio e per i subappalti nell’ambito di appalti pubblici.
Per la restante platea di contribuenti bisognerà attendere al 1° gennaio 2019: sarà questa la data attualmente prevista dal Governo, pensata molto probabilmente per consentire alle imprese di adeguarsi alle novità.
La fatturazione elettronica obbligatoria dal 2019 è soltanto una delle novità in materia di Iva e, in linea generica, sul fronte fiscale.
Tra i punti principali della manovra di bilancio 2018, si conferma la sterilizzazione totale delle clausole di salvaguardia per un totale di 15,7 miliardi. Si eviterà quindi per il 2018 l’aumento delle aliquote Iva e delle accise.
All’interno della Legge di Bilancio 2018 e del decreto fiscale n. 148 del 16 ottobre 2017 sono contenute importanti misure introdotte dal Governo al fine di contrastare l’evasione fiscale: una delle novità è la rottamazione bis delle cartelle esattoriali, estesa anche ai ruoli notificati entro il 30 settembre 2017.
Ecco di seguito alcune importanti novità sia in merito all’obbligo di fatturazione elettronica tra privati dal 2019 che su quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2018 e decreto collegato.
Fatturazione elettronica tra privati dal 2019: ecco le novità
La fatturazione elettronica tra privati sarà obbligatoria per tutti soltanto a partire dal 1° gennaio 2019. Si tratta di una delle misure che il Governo introdurrà con la Legge di Bilancio 2018.
Attualmente, si ricorda, è opzionale per i privati ma è obbligatoria nei rapporti commerciali con la PA.
Nel testo del comunicato stampa pubblicato dal Governo a margine dell’approvazione della manovra di bilancio 2018 si legge che:
“Si potenzia, infine, il contrasto all’evasione fiscale, con l’implementazione di misure già sperimentate, come la fatturazione elettronica e lo split payment (la cui estensione è prevista del decreto fiscale già approvato dal Consiglio dei ministri)”.
Ancora una volta appare chiaro come tra gli obiettivi della Legge di Bilancio vi sia il contrasto all’evasione fiscale e nello specifico la messa a punto di misure volte ad aumentare il gettito Iva.
Tuttavia per il momento e almeno fino al 2018 tale compito non verrà perseguito con l’estensione a tutti dell’obbligo di fatturazione elettronica tra privati, ma resteranno in vigore gli adempimenti Iva già introdotti dallo scorso anno: spesometro trimestrale e comunicazione delle liquidazioni Iva in primis.
Ed è proprio sullo spesometro 2018 che si attendono ancora novità: il Governo valuterà possibili modifiche nella Legge di Bilancio 2018 per cercare di ridurre al minimo le difficoltà riscontrate dai contribuenti e dagli intermediari per il primo invio della comunicazione dati fatture.
Novità fiscali Legge di Bilancio 2018, tra rottamazione bis ed estensione split payment Iva
Se per l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica tra privati bisognerà attendere al 2019, anche per il prossimo anno bisognerà fare i conti con importanti novità fiscali.
Tra detrazioni e incentivi per l’assunzione, la misura che attualmente spicca è sicuramente la rottamazione bis delle cartelle esattoriali, introdotta dal Governo al fine di consentire anche ai contribuenti esclusi dalla precedente edizione (quella del DL 193/2016), di beneficiare della definizione agevolata.
Sono principalmente tre le novità introdotte dal DL fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018:
- rottamazione cartelle notificate entro il 30 settembre 2017 (il DL 193/2016 prevedeva la possibilità di definizione agevolata per i ruoli notificati fino al 31 dicembre 2016);
- possibilità per i contribuenti di pagare le rate scadute a luglio e settembre 2017 relativamente alla precedente rottamazione Equitalia introdotta con il DL 193/2016 e non decadere dalla definizione agevolata dei ruoli;
- possibilità per i contribuenti con piani di rateizzazione attivi al 24 ottobre 2016 e non in regola con il pagamento delle rate di pagare l’importo dovuto e di presentare domanda di rottamazione bis delle cartelle Equitalia.
Viene, inoltre, esteso lo split payment a tutte le società controllate dalla PA:
“Il meccanismo della scissione dei pagamenti dell’Iva sull’acquisto di beni e servizi, strumento efficace per contrastare l’evasione fiscale e attualmente previsto per tutte le amministrazioni dello Stato, gli enti territoriali, le università, le aziende sanitarie e le società controllate dallo Stato, viene ulteriormente esteso. Vi rientrano gli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, le fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche, le società controllate direttamente o indirettamente da qualsiasi tipo di amministrazione pubblica e quelle partecipate per una quota non inferiore al 70% da qualsiasi amministrazione pubblica o società assoggettata allo split payment.”
Si attende ora la discussione in Parlamento per la conversione del DL fiscale 148/2017 e per l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2018 per conoscere quali saranno le misure e novità fiscali definitive con le quali bisognerà fare i conti a partire dal 1° gennaio 2018.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fatturazione elettronica tra privati dal 2019: ecco le novità