Fattura elettronica con un nuovo e più lungo termine di emissione. La novità è contenuta nel testo del progetto di legge sulle semplificazioni fiscali approvato in Commissione Finanze della Camera.
Più tempo per l’emissione della fattura elettronica, ma non solo. La novità è contenute nel testo del progetto di legge sulle semplificazioni fiscali approvato in Commissione Finanze della Camera, atteso nelle prossime settimane in Aula.
Ad ormai circa due mesi e mezzo dalla fine del periodo transitorio, la proposta di legge che ha tra i primi firmatari Carla Ruocco (M5S) ed Alberto Gusmeroli della Lega prova a rendere meno pressante l’obbligo di emissione della fattura elettronica, il cui termine è fissato entro 10 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione dal 1° luglio 2019.
La novità contenuta nel progetto di legge sulle semplificazioni fiscali, approvato in Commissione dopo un lungo iter di esame ed integrazione, fissa a 15 giorni il termine per emettere le fatture in formato elettronico.
Novità anche sul fronte delle sanzioni che, nel caso di omessa, errata o tardiva emissione delle fatture elettroniche, potrebbero essere ridotte al minimo edittale fino al 31 dicembre 2019.
Fattura elettronica, emissione entro 15 giorni. Le novità nel PdL Semplificazioni
Un totale di 15 giorni di tempo per poter emettere fattura in formato elettronico a partire dalla data di effettuazione dell’operazione: la novità è contenuta all’articolo 1 del progetto di legge sulle semplificazioni fiscali, nel testo approvato in Commissione Finanze della Camera l’11 aprile 2019.
Sarà necessario attendere il voto di Camera e Senato, che si spera arrivi prima del 1° luglio 2019, giorno a partire dal quale partirà la nuova tempistica relativa all’emissione delle fatture elettroniche prevista dall’articolo 21, comma 4 del DPR n. 633/1972.
La misura contenuta nel provvedimento sulle semplificazioni fiscali interviene proprio sul riferimento di cui sopra, stabilendo che:
“La fattura è emessa entro quindici giorni dall’effettuazione dell’operazione determinata ai sensi dell’articolo 6”
La ratio della modifica è proprio quella di agevolare le imprese ed i professionisti, dopo il termine del periodo di moratoria che consente, fino al mese di giugno, di emettere fattura elettronica entro il termine di liquidazione IVA senza incorrere in sanzioni (o entro la liquidazione del periodo successivo con sanzioni al 20%).
Un periodo transitorio pensato per rendere meno pesante l’obbligo di fatturazione elettronica e per consentire ai contribuenti di prendere confidenza con il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.
Termine di emissione più lungo e sanzioni al minimo edittale fino al 31 dicembre 2019
In parallelo all’estensione del termine per l’emissione delle fatture elettroniche, la modifica normativa proposta dalla proposta di legge sulle semplificazioni fiscali interviene anche sul fronte delle sanzioni, prevedendo che:
“Nei casi di omessa, errata o tardiva emissione delle fatture elettroniche, di cui all’articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, le sanzioni previste dagli articoli 6 e 11, comma 2-quater, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, si applicano in misura ridotta alla metà del minimo edittale relativamente alle violazioni commesse fino al 31 dicembre 2019.”
Una modifica che si accompagna all’eliminazione delle sanzioni in caso di errata applicazione del reverse charge, qualora non vi sia un errato o minore versamento d’imposta.
Ricordiamo che si tratta di novità che dovranno superare il voto di Camera e Senato e che, proprio per via del passaggio parlamentare, potrebbero subire ancora modifiche.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fattura elettronica, termine di emissione più lungo. Le novità nel PdL Semplificazioni