Entrate tributarie e contributive: nei primi dieci mesi del 2021 lo Stato ha incassato 381 miliardi, 50 miliardi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un aumento percentuale del 9,6 per cento. I dati MEF, però, sono influenzati dalle misure di sostegno messe in campo dal governo per mitigare gli effetti dell'emergenza coronavirus.
Entrate tributarie e contributive: dal MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze, lo scorso 15 dicembre sono arrivati i dati relativi al periodo che va da gennaio a ottobre del 2021.
Complessivamente, lo Stato ha incassato 381 miliardi di euro. Dai dati MEF si può notare una crescita dei proventi del 9,6 per cento, pari a un incremento di 50.270 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020, che si divide in:
- un aumento delle entrate tributarie dell’11,4 per cento, che ammonta a 39.111 milioni di euro;
- un aumento delle entrate contributive del 6,1 per cento, che corrisponde a 11.1599 milioni.
Il Ministero precisa che bisogna tener conto di una certa disomogeneità degli elementi analizzati nel rapporto, causata agli effetti delle misure di sostegno attuate dal Governo per affrontare la pandemia di coronavirus.
- MEF - Entrate tributarie e contributive gennaio-ottobre 2021
- Le entrate tributarie e contributive nei primi dieci mesi dell’anno evidenziano una crescita del 9,6 per cento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente
Entrate tributarie e contributive gennaio ottobre 2021, dati MEF: crescita di 50 milioni rispetto al 2020
Le entrate tributarie hanno visto una crescita di 39.111 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2020, stando ai dati del MEF.
Di queste, il gettito delle imposte erariali mostra un incremento del 12 per cento, per un incasso di 40.446 milioni di euro. Crescono anche gli incassi dei tributi degli enti territoriali, registrando un aumento del 12,8 per cento, e le poste correttive, incrementate del 14,1 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020, per una crescita in numeri assoluti di 5.223 milioni di euro.
In flessione, invece, gli incassi che provengono da attività di accertamento e controllo: un calo dell’8,7 per cento, per un mancato introito di 593 milioni di euro.
Entrate tributarie gennaio ottobre 2021, dati MEF: le imposte dirette
Tornando al tema delle entrate tributarie erariali, il MEF ha analizzato il diverso impatto delle imposte dirette ed indirette.
Le prime hanno portato un gettito di 208.077 milioni di euro. Si registra un andamento in crescita del 7,1 per cento, che equivale ad un incremento di 13.722 milioni in termini assoluti.
Tra le imposte dirette, il gettito IRPEF ha portato nelle casse dello Stato 160.404 milioni di euro. Anche in questo caso assistiamo ad una crescita rispetto al 2020: più 5,9 per cento, pari a 8.509 milioni di euro. Ciò è dovuto principalmente all’aumento del gettito delle ritenute IRPEF.
Andamento negativo invece per L’IRES, che ammonta a 18.032 milioni di euro per il 2021. Un calo del 7,1 per cento per l’imposta sui redditi delle società, corrispondente a 1,370 milioni in meno di incasso.
Per quanto riguarda le altre imposte dirette:
“Positivi gli andamenti dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché sugli interessi e altri redditi da capitale (+1.462 milioni di euro, +20,3 per cento), delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+867 milioni di euro, +56,7 per cento) e delle entrate sostitutive delle imposte sui redditi sulle rivalutazioni dei beni aziendali che, in virtù dei provvedimenti introdotti dal DL n.104/2020 (decreto agosto), ha segnato un incremento di gettito pari a 3.205 milioni di euro.”
Entrate tributarie gennaio ottobre 2021, dati MEF: le imposte indirette
Passiamo alle imposte indirette. Secondo il rapporto del MEF, per il 2021 ammontano a 169.737 milioni di euro. La crescita registrata è di 26.724 milioni, cioè un incremento del 18,7 per cento.
Di queste, sono le entrate IVA quelle più rilevanti. In termini assoluti, lo Stato ha incassato da queste entrate 110.118 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo nel 2020 c’è stata una crescita del 22,3 per cento, pari a 20.064 milioni di euro.
Gli incassi sull’IVA si dividono in questo modo:
- l’IVA sugli scambi interni ha raccolto 97.880 milioni di euro. Rispetto al 2020, sono stati incassati 16.223 milioni di euro in più, corrispondente ad una crescita del 19,9 per cento;
- il prelievo sulle importazioni ammonta a 12.238 milioni di euro. Un incremento consistente rispetto all’anno precedente, pari al 45,7 per cento. In termini assoluti, sono stati incassati 3.841 milioni di euro in più.
Sale anche il gettito dell’imposta di registro. Lo stato ha incassato dalla registrazione di atti e documenti il 35,5 per cento in più rispetto ai primi dieci mesi del 2020: si tratta di 1.098 milioni in più nel periodo analizzato. L’accisa sui prodotti energetici, invece, ha prodotto un incremento di 3.120 milioni, registrando così un più 20,2 per cento.
Infine, ci sono le entrate legate al lotto, alle lotterie e ad altre attività di gioco. Sono entrati nelle casse statali da queste imposte indirette 8.878 milioni di euro, in aumento di 929 milioni rispetto all’anno precedente. Un andamento positivo, “con la sola componente del Preu che risulta in diminuzione di 1.025 milioni di euro (-38,4 per cento)”.
Dati MEF, l’andamento delle entrate contributive nel periodo gennaio ottobre 2021
Anche le entrate contributive sono in aumento nei primi dieci mesi nel 2021, come si può leggere dal rapporto del Ministero.
Stando ai dati raccolti dal MEF, quest’anno è stato registrato un aumento del 6,1 per cento, pari a 11.159 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2020.
Anche in questo caso il MEF ci tiene a specificare che bisogna tener conto di una certa disomogeneità nei dati, dovuta agli effetti delle misure di sostegno governative volte a mitigare gli effetti dell’emergenza coronavirus.
L’INPS registra 179.656 milioni di entrare contributive. Si tratta di un aumento di 9.870 milioni di euro rispetto al 2020, 5,8 per cento in più in termini percentuali. Il MEF specifica che agli incassi contributivi “concorrono sia le entrate contributive del settore privato, (che risultano in crescita del 7,1 per cento) sia quelle delle gestioni dei lavoratori dipendenti pubblici (+2,1 per cento rispetto al 2020)”.
Discorso diverso per quanto riguarda i premi assicurativi INAIL, che registrano una diminuzione dell’8,5 per cento rispetto allo scorso anno. L’ammontare complessivo è di 5.628 milioni di euro.
L’ultimo argomento da toccare riguarda le entrate degli Enti previdenziali privatizzati, che risultano pari a 7.989 milioni di euro. In questo caso possiamo rilevare l’aumento più alto a livello percentuale tra quelli analizzati: più 29,3 per cento, cioè un aumento di 1.810 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Questo andamento, specifica il Ministero, è influenzato da due fattori di contesto: la ripresa delle attività produttive e le “sospensioni dei versamenti dei contributi deliberate a partire dal mese di marzo 2020 dai singoli Enti”.
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