Dichiarazione dei redditi 2017, dati Irpef pubblicati dal MEF: quasi la metà degli italiani guadagna meno di 15.000 euro. Lavoratori autonomi dichiarano più di imprenditori, dipendenti e pensionati ma restano le differenze tra Nord e Sud.
Dichiarazione dei redditi 2017, dati Irpef pubblicati dal MEF, con il comunicato stampa del 28 marzo 2018.
A pochi mesi dalla scadenza del 31 ottobre scorso, prorogata di un mese, vengono resi noti i dati sui redditi medi degli italiani dichiarati nel 2017.
Quanto guadagnano gli italiani? A passarsela meglio sono i lavoratori autonomi, con redditi medi pari 41.740 euro, in aumento del 9% rispetto al 2015.
Resta invece sostanzialmente invariato il reddito medio dei lavoratori dipendenti: quasi la metà di questi guadagna meno di 15.000 euro all’anno, a fronte di una media nazionale di 20.680 euro.
Nelle statistiche del MEF sulla dichiarazione dei redditi 2017 emerge che le somme complessivamente dichiarate sono pari a circa 842 miliardi di euro, con un aumento del 10% rispetto al 2015.
Ogni italiano paga in media 5.070 euro di Irpef, l’imposta sui redditi progressiva che nel complesso è pari a 156 miliardi di euro. Più di 10 milioni di italiani non paga, situandosi nella “no tax area”.
Dalla statistica annuale del MEF emergono alcuni dati interessanti.
I docenti e i ricercatori emigrati all’estero, i cosiddetti “cervelloni in fuga” che l’Italia cerca di riportare in Patria con gli incentivi fiscali, guadagnano in media quattro volte di più rispetto ai lavoratori dipendenti, con un reddito medio lordo pari a 84.968 euro e, se si considerano soltanto i ricercatori, si arriva a cifre che superano di ben sette volte il reddito di un lavoratore dipendente in Italia, con 153.700 euro dichiarati.
Resta il divario Nord e Sud: la regione in cui si guadagna di più è la Lombardia mentre il fanalino di coda spetta alla Calabria, che accompagnata dalle alle altre regioni del Sud conferma che la “questione Meridionale” è un problema quantomai vivo, così come la piaga del lavoro nero.
Dichiarazione dei redditi 2017: le statistiche pubblicate dal MEF
In tutto gli italiani hanno dichiarato redditi pari a 843 miliardi di euro, per un valore medio di 20.940 euro e con un aumento dell’1,2% rispetto al reddito complessivo medio dell’anno precedente.
Le statistiche MEF sulle dichiarazioni dei redditi 2017 mostrano come i contribuenti che dichiarano somme più elevate sono i titolari di reddito da lavoro autonomo, con guadagni medi in crescita del 9% rispetto al 2015, accompagnati dai titolari di redditi d’impresa, per i quali si registra una crescita dl 5,3%.
A presentare la dichiarazione dei redditi nel 2017 sono stati circa 40,9 milioni di contribuenti, attraverso la presentazione dei modelli di dichiarazione Redditi PF, 730 o indirettamente tramite la CU presentata dal sostituto d’imposta per quei 10,9 milioni di contribuenti non obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi.
Quanto guadagnano gli italiani?
A passarsela meglio sono i lavoratori autonomi, che dichiarano in media un reddito pari a 41.740 euro, seguiti dagli imprenditori (titolari di ditte individuali), con 21.080 euro dichiarati.
A contribuire all’aumento del reddito di lavoratori autonomi ed imprenditori è, secondo i dati Irpef del MEF, anche l’estensione dell’applicabilità del regime forfettario, che consente alle piccole partite Iva di beneficiare di una tassazione di vantaggio.
Restano invece sostanzialmente invariati i dati sui redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che, complessivamente, rappresentano circa l’82% del reddito complessivo, con i redditi da pensione che pesano per il 30%.
Quasi un lavoratore dipendente su due vive con 1.200 euro al mese
Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.680 euro, quello dei pensionati a 17.170 euro.
Analizzando i dati in base alle fasce di reddito emerge, tuttavia, che quasi un italiano su due vive con uno stipendio di circa 1.200 euro al mese: il 45% dei contribuenti, che dichiara solo il 4,2% dell’Irpef totale, guadagna non più di 15.000 euro all’anno.
Nel secondo scaglione Irpef, relativo ai redditi compresi tra i 15.000 e i 50.000 euro si posiziona il 50% dei contribuenti, che dichiara il 57% dell’Irpef totale, mentre solo il 5,3% dei contribuenti dichiara più di 50.000 euro, versando il 39% dell’Irpef totale.
Rispetto all’anno precedente, aumenta il numero dei soggetti che dichiarano più di 50.000 euro (+38.000).
Sono 35.000 invece gli italiani “paperoni” che dichiarano un reddito complessivo superiore a 300.000 euro, che oltre all’Irpef sono tenuti al pagamento del contributo di solidarietà del 3% sulla parte di reddito che eccede tale soglia: lo 0,1% dei super ricchi italiani versa 321 milioni di euro, pari circa a 9.439 euro in media.
Al Sud cresce più la povertà o il lavoro nero?
Un dato sul quale vale la pensa soffermarsi riguarda l’ormai perenne gap tra Nord e Sud.
La regione in cui si guadagna di più e nella quale i contribuenti dichiarano il reddito più alto è la Lombardia mentre la regione in cui si guadagna meno resta la Calabria.
Una media di 24.750 euro contro i 14.950 euro: quasi 10.000 euro di differenza. Il reddito medio degli italiani che vivono al Sud anche nel 2016, e seppur aumentato rispetto all’anno precedente, cresce meno rispetto alla media nazionale.
Se è vero che resta il problema disoccupazione, difficile da arginare nonostante gli incentivi per l’occupazione introdotti dall’ultimo Governo, i dati sull’Irpef 2017 diramati dal MEF fanno tornare alla mente uno dei problemi più grandi del Sud: la piaga del lavoro nero.
Nonostante le misure introdotte per combattere l’evasione fiscale il totale delle somme non dichiarate sottrae al Fisco ancora ben 37 miliardi di euro all’anno.
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