Bonus Sud 2018: è stata pubblicata la circolare INPS n. 49 del 19 marzo con tutte le istruzioni su requisiti, come fare domanda e con il dettaglio delle assunzioni agevolate.
Bonus Sud 2018, circolare INPS n. 49 del 19 marzo: prende ufficialmente il via l’incentivo per favorire l’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno.
La circolare pubblicata dall’INPS rende operative le regole contenute nel decreto ANPAL n. 2/2018 e chiarisce quali sono i requisiti per le imprese, come presentare domanda e quali sono le assunzioni agevolate.
Per i datori di lavoro del settore privato che assumeranno disoccupati del Sud con contratto a tempo indeterminato è previsto lo sgravio totale dei contributi previdenziali, per un importo massimo di 8.060 euro all’anno, riparametrato e applicato su base mensile per dodici mensilità e fruibile, a pena di decadenza, entro il termine del 29 febbraio 2020.
Il bonus Sud è rivolto a tutti i datori di lavoro privati che effettuano nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato di giovani di età compresa tra i 16 e i 34 anni e di disoccupati da almeno sei mesi di età dai 35 anni in su.
L’incentivo è riconosciuto esclusivamente per le assunzioni effettuate da imprese situate nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e nelle regioni in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna).
Con la circolare n. 49 del 19 marzo 2018 vengono fornite tutte le istruzioni relative a importo, modalità di richiesta dell’incentivo e fruizione. Di seguito tutti i dettagli.
Bonus Sud 2018: istruzioni circolare INPS
Per tutte le istruzioni e regole nel dettaglio si allega di seguito la circolare INPS n. 49 del 19 marzo 2018:
- INPS - circolare n. 49 del 19 marzo 2018
- Decreto direttoriale dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro n. 2 del 2 gennaio 2018. Incentivo Occupazione Mezzogiorno del Programma Operativo Nazionale “Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione” (PON SPAO). Indicazioni operative. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
Bonus Sud 2018: cos’è, come funziona e requisiti
Il bonus Sud è l’incentivo per l’occupazione rivolto alle assunzioni effettuate nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia rifinanziato dalla Legge di Bilancio 2018 e disciplinato dall’ANPAL con il decreto direttoriale n. 2/2018.
L’incentivo consiste in uno sgravio al 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro, ad esclusione di premi e contributi INAIL, fruibile per un importo massimo di 8.060 euro su base annua.
La circolare INPS n. 49 chiarisce che, così come già disposto dall’ANPAL, sarà possibile cumulare il bonus Sud con l’incentivo per l’occupazione introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 in favore di under 30 (under 35 esclusivamente per il 2018).
In linea generale, non sono previsti specifici requisiti relativamente alle imprese: potranno beneficiare dello sgravio contributivo tutti i datori di lavoro del settore privato, anche non imprenditori, che, senza esservi tenuti, assumano lavoratori disoccupati.
Requisiti lavoratori
In merito ai requisiti richiesti ai lavoratori, la circolare INPS chiarisce che saranno incentivate le assunzioni di soggetti privi di impiego e disoccupati che presentano la DID e partecipano alle misura di politica attiva prevista dal CPI.
Per i giovani di età compresa tra i 16 e i 34 anni, per poter beneficiare dello sgravio contributivo è sufficiente che lo stesso risulti disoccupato.
Diversamente, il lavoratore che, al momento dell’assunzione incentivata, ha già compiuto 35 anni di età, oltre ad essere disoccupato e ferme restando le precisazioni in materia di aiuti di Stato, deve risultare privo di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
Si considera privo di impiego regolarmente retribuito il lavoratore che, nei sei mesi precedenti all’assunzione incentivata con il bonus Sud, non ha prestato attività lavorativa riconducibile a un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno sei mesi ovvero non ha svolto attività di lavoro autonomo o parasubordinato dalla quale sia derivato un reddito che corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alla misura delle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n.917.
Ad eccezione dei casi di trasformazione, sono esclusi dalla possibilità di beneficiare dello sgravio contributivo le assunzioni di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, abbiano già avuto rapporti di lavoro subordinato con lo stesso datore di lavoro, anche nel caso di rapporto con una società da lui controllata, collegata, ovvero facente capo.
Il lavoratore da assumere deve essere residente in una delle regioni del Sud?
In merito all’ambito territoriale di ammissione al beneficio, la circolare INPS chiarisce che la possibilità di beneficiare dello sgravio contributivo non è legata alla residenza del lavoratore.
L’incentivo spetta a condizione che la prestazione lavorativa si svolga in una delle seguenti regioni:
- Basilicata,
- Calabria,
- Campania,
- Puglia,
- Sicilia,
- Abruzzo,
- Molise,
- Sardegna.
Non sarà necessario, quindi, che il lavoratore sia residente al Sud e neppure che la sede legale del datore di lavoro sia situata in una delle regioni sopra indicate.
Qualora un datore di lavoro, avente sede legale in una regione diversa da quelle sopra elencate, assuma lavoratori per una prestazione lavorativa da svolgersi in una unità operativa al Sud, è necessario che la sede INPS competente, inserisca, nelle caratteristiche contributive della matricola, il codice di autorizzazione “0L”, che, dal 1° gennaio 2018, assume il significato di “Datore di lavoro che effettua l’accentramento contributivo con unità operative nei territori del Mezzogiorno”.
Dopo i controlli dell’INPS, quindi, verrà attribuito al datore di lavoro il codice autorizzazione “0L” con data inizio validità dal mese di instaurazione del rapporto di lavoro incentivato e con fine validità nel mese di competenza gennaio 2020, data ultima per la fruizione dell’importo dello sgravio contributivo.
Tipologia di contratti per i quali è riconosciuto il bonus Sud 2018
In merito ai rapporti di lavori incentivati, la circolare INPS precisa che il bonus Sud spetterà per le assunzioni effettuate tra il 1° gennaio 2018 ed il 31 dicembre 2018.
Potranno beneficiare dello sgravio contributivo le seguenti tipologie di assunzioni:
- assunzioni con contratto a tempo indeterminato;
- trasformazioni a tempo indeterminato anche a scopo di somministrazione;
- contratti di apprendistato professionalizzante.
L’incentivo è riconoscibile, altresì, per i rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo con una cooperativa di lavoro.
Sempre in merito alle tipologie contrattuali ammesse, l’incentivo spetta sia in ipotesi di rapporti a tempo pieno, che a tempo parziale.
Il bonus Sud è invece escluso nel caso di assunzione con contratto di lavoro domestico o intermittente e nelle ipotesi di prestazioni di lavoro occasionale.
Inoltre, non sono ammessi all’incentivo i contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, nonché i contratti di apprendistato di alta formazione e di ricerca.
In merito ai contratti di apprendistato professionalizzante, l’INPS chiarisce che si potrà beneficiare dello sgravio totale dei contributi previdenziali esclusivamente per la durata del periodo formativo. Quindi, nel caso di apprendistato di durata pari o superiore a 12 mesi, il bonus verrà riconosciuto nella stessa misura prevista per i contratti a tempo indeterminato.
Nel caso di apprendistato con formazione di durata inferiore, ad esempio di 6 mesi, il bonus Sud verrà ridotto e, nell’esempio riportato, sarà pari a 4.030 euro. Nessun beneficio spetta, invece, in riferimento al periodo di mantenimento in servizio al termine del periodo di apprendistato.
Calcolo e importo bonus Sud 2018
Come già anticipato, il bonus Sud consiste nello sgravio totale dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro, ad esclusione di premi e contributi INAIL.
L’importo massimo riconosciuto è pari a 8.060 euro su base annua, che dovrà essere riparametrato e applicato su base mensile per dodici mensilità e fruibile, a pena di decadenza, entro il termine del 29 febbraio 2020.
Il limite massimo di esonero della contribuzione datoriale riferita al periodo di paga mensile è, pertanto, pari a 671,66 euro (euro 8.060,00/12) e, per i rapporti di lavoro instaurati ovvero risolti nel corso del mese, detta soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di 21,66 euro (euro 671,66/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.
Per i contratti di lavoro part-time il massimale dell’agevolazione deve essere proporzionalmente ridotto tenuto conto dell’orario di lavoro prestato dal neo assunto.
Cumulo bonus Sud e bonus assunzione giovani 2018
Il bonus per incentivare l’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno potrà essere cumulato con l’incentivo per l’assunzione di giovani introdotto dalla Legge di Bilancio 2018.
Se l’assunzione consente al datore di lavoro, ricorrendone tutti i presupposti giuridici, di accedere anche all’incentivo Occupazione Mezzogiorno, quest’ultimo è fruibile per la parte residua, fino al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro – sempre con esclusione dei premi e contributi INAIL - nel limite massimo di 8.060,00 euro su base annua, importo che deve essere riparametrato e applicato su base mensile, per un ammontare mensile pari a 671,66 euro.
Secondo quanto riportato nella circolare INPS:
“nell’ipotesi di cumulo tra l’esonero contributivo previsto dalla legge di bilancio 2018 e l’incentivo Occupazione Mezzogiorno, la soglia massima annuale di esonero della contribuzione datoriale per quest’ultimo incentivo è pari a 5.060 euro (8.060 euro totali per l’incentivo Occupazione mezzogiorno, cui va sottratto l’importo massimo riconoscibile di 3.000 euro per l’esonero previsto dalla legge di bilancio 2018), per un ammontare massimo, riparametrato su base mensile, pari a 421,66 euro (euro 5.060,00/12) e, per rapporti di lavoro instaurati ovvero risolti nel corso del mese, per un importo massimo di 13,60 euro (euro 421,66/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.”
Come presentare domanda
Nella circolare INPS precedentemente allegata sono fornite tutte le istruzioni necessarie per poter presentare domanda.
Per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2018 al 19 marzo, ovvero prima della pubblicazione della circolare, le domande inviate entro 15 giorni saranno oggetto di un’unica elaborazione cumulativa.
Per quelle inviate successivamente, la procedura di autorizzazione INPS alla fruizione del bonus sarà elaborata secondo il criterio generale, rappresentato dall’ordine cronologico di presentazione dell’istanza.
Per poter presentare domanda, il datore di lavoro deve inoltrare all’INPS - avvalendosi esclusivamente del modulo di istanza on-line “OMEZ”, disponibile all’interno dell’applicazione “DiResCo - Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente”, sul sito internet www.inps.it. - una domanda preliminare di ammissione all’incentivo, indicando i seguenti dati:
- il lavoratore nei cui confronti è intervenuta o potrebbe intervenire l’assunzione ovvero la trasformazione a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine;
- la regione e la provincia di esecuzione della prestazione lavorativa, che devono rientrare tra le regioni per le quali è previsto il finanziamento;
- l’importo della retribuzione mensile media, comprensiva dei ratei di tredicesima e quattordicesima mensilità;
- la misura dell’aliquota contributiva datoriale che può essere oggetto di sgravio;
- se per l’assunzione/trasformazione intende fruire anche del bonus assunzioni introdotto dalla Legge di Bilancio 2018.
Dopo le verifiche necessarie l’INPS comunicherà la prenotazione dell’importo dell’incentivo per l’assunzione del lavoratore. Entro 10 giorni di calendario dalla data di accoglimento, il datore di lavoro dovrà comunicare l’avvenuta assunzione di modo da appropriarsi del bonus Sud riconosciuto.
La fruizione del beneficio potrà avvenire mediante conguaglio/compensazione nelle denunce contributive (UniEmens, Lista PosPA o DMAG) e il datore di lavoro dovrà avere cura di non imputare l’agevolazione a quote di contribuzione non oggetto di esonero.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus Sud 2018, circolare INPS: requisiti e assunzioni agevolate