Dichiarazione dei redditi 2021 e compilazione del quadro RS: l'Agenzia delle Entrate fornisce nuove istruzioni per quel che riguarda gli aiuti di Stato. Nella risposta all'interpello n. 618 del 20 settembre un focus su quali indicare, in vista della scadenza del 30 settembre.
Dichiarazione dei redditi 2021 e compilazione del quadro RS: arrivano dall’Agenzia delle Entrate nuove istruzioni operative in materia di aiuti di Stato.
A fornire chiarimenti è la risposta all’interpello n. 618 del 20 settembre 2021, che si sofferma su quali sono gli aiuti di Stato da indicare in dichiarazione dei redditi.
È questo sicuramente questo uno dei temi più controversi relativi alla presentazione della dichiarazione dei redditi 2021, da inviare entro il 30 settembre ai fini dell’accesso al contributo a fondo perduto perequativo. In tutti gli altri casi, la scadenza resta fissata al 30 novembre.
Dichiarazione dei redditi 2021 e compilazione del quadro RS: nuove istruzioni delle Entrate
Sulla corretta compilazione della dichiarazione dei redditi 2021 ai fini dell’indicazione degli aiuti di Stato percepiti in relazione all’emergenza Covid-19 si auspicava la pubblicazione di un’apposita circolare da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Partite IVA e intermediari alle prese con la compilazione della dichiarazione, da inviare entro la scadenza del 30 settembre 2021 ai fini dell’accesso al fondo perduto perequativo, dovranno per il momento “accontentarsi” delle istruzioni operative riepilogate nella risposta all’interpello n. 618 del 20 settembre 2021.
Il documento aiuta a fare il quadro delle regole previste per la compilazione del quadro RS della dichiarazione dei redditi 2021, anche alla luce delle modifiche intercorse negli ultimi mesi.
In prima battuta, l’Agenzia delle Entrate ricorda che secondo quanto disposto dall’articolo 10-bis del decreto legge n. 137/2020:
“I contributi e le indennità di qualsiasi natura erogati in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e diversi da quelli esistenti prima della medesima emergenza, da chiunque erogati e indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione, spettanti ai soggetti esercenti impresa, arte o professione, nonché ai lavoratori autonomi, non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) e non rilevano ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.”
La detassazione si applica quindi:
- se sono erogati in via eccezionale a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 (seppur diversi da quelli esistenti prima della medesima emergenza);
- da chiunque erogati;
- spettanti ai soggetti esercenti impresa, arte o professione, nonché ai lavoratori autonomi;
- indipendentemente dalle modalità di fruizione e contabilizzazione.
Non sarà quindi obbligatorio indicare tali bonus e contributi in dichiarazione dei redditi 2021.
Guardando nello specifico alle istruzioni per la compilazione del quadro RS del modello Redditi 2021, l’Agenzia delle Entrate specifica che bisognerà indicarvi i contributi a fondo perduto, il bonus affitti così come il bonus POS.
Nel dettaglio, riprendendo quanto riportato nella Tabella codici aiuti di Stato posta in calce al modello Redditi, l’Agenzia delle Entrate evidenzia che sono ricompresi:
- Codice 20 - Contributo a fondo perduto i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica «Covid-19» Art. 25, D.L. n. 34/2020;
- Codice 60 - Credito d’imposta canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda Art. 28 D.L. n. 34/2020;
- Codice 58 - Credito d’imposta Commissioni per pagamenti elettronici Art. 22, D.L. n. 124/2019.
La compilazione del quadro RS non richiede in ogni caso l’indicazione dell’importo dell’aiuto erogato.
- Agenzia delle Entrate - risposta all’interpello n. 618 del 20 settembre 2021
- Articolo 10-bis del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (cd. decreto Ristori). Detassazione dei contributi e delle indennità COVID-19.
Fuori dal quadro RS della dichiarazione dei redditi 2021 bonus INPS e altri contributi Covid-19
L’Agenzia delle Entrate torna inoltre sulle ultime modifiche normative introdotte proprio al fine di “snellire” gli obblighi relativi alla dichiarazione degli aiuti di Stato.
Nello specifico, l’articolo 1-bis del decreto legge n. 73/2021 ha abrogato il comma 2 dell’articolo 10-bis del decreto n. 137/2021, il quale prevedeva che la detassazione di bonus e contributi erogati per l’emergenza Covid fosse subordinata al rispetto di limiti e condizioni previste per l’accesso agli aiuti di Stato, secondo le regole del Temporary Framework.
Un’abrogazione sulla quale l’Agenzia delle Entrate ha specificato le conseguenze pratiche con un’avvertenza pubblicata sul proprio portale, evidenziando che per tali bonus e contributi viene meno l’obbligo di compilazione del quadro di determinazione del reddito d’impresa e lavoro autonomo del modello Redditi e dei quadri relativi alla determinazione del valore della produzione del modello IRAP.
Vi rientrano, ad esempio, il bonus INPS (per il quale è stata rilasciata apposita certificazione Unica), così come i bonus e i contributi riconosciuti dalle regioni.
In ogni caso, l’Agenzia delle Entrate non fornisce istruzioni esaustive in merito all’obbligo o meno di compilazione del quadro RS, evidenziando che sono gli Enti che erogano le prestazioni a dover stabilire se siano o meno in possesso delle informazioni necessarie per la compilazione del registro sugli aiuti di Stato.
Insomma, la partita è tutt’altro che chiusa, e a pochi giorni dall’appuntamento del 30 settembre 2021 restano ancora dubbi sulle modalità di compilazione del quadro RS (e non solo) della dichiaratone dei redditi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Dichiarazione dei redditi 2021 e compilazione del quadro RS: nuove istruzioni delle Entrate