Premi di produttività: tassazione al 5 per cento fino al 2027

I premi di produttività saranno tassati al 5 per cento nel triennio 2025-2027. La conferma arriva con il disegno di Legge di Bilancio approvato in CdM

Premi di produttività: tassazione al 5 per cento fino al 2027

Arriva l’attesa conferma per la tassazione agevolata sui premi di risultato riconosciuti dalle aziende ai dipendenti.

Il disegno di Legge di Bilancio 2025 estende l’applicazione dell’aliquota al 5 per cento al triennio 2025-2027.

Anche per i prossimi anni quindi i premi di produttività entro i 3.000 euro di importo, per redditi fino a 80.000 euro, saranno tassati applicando l’imposta sostitutiva dell’IRPEF al 5 per cento.

Premi di produttività: tassazione al 5 per cento fino al 2027

Dal disegno della Legge di Bilancio 2025, approvato nella tarda serata di ieri in Consiglio dei Ministri, arrivano anche le prime conferme sulle misure per il lavoro e le imprese.

Alla riproposizione degli incentivi per favorire l’occupazione, soprattutto di giovani e donne, e dei fringe benefit nelle forme in vigore nel 2024, si affianca anche un’altra attesa novità: la detassazione dei premi di produzione.

Il DDL Bilancio, infatti, estende la misura che attualmente agevola la tassazione dei bonus che il datore di lavoro riconosce ai dipendenti non solo al 2025 ma fino al 2027. Con la proroga della scadenza del 31 dicembre, non si tornerà quindi ad applicare l’aliquota al 10 per cento.

Per il prossimo triennio, dunque, le imprese e i loro dipendenti potranno beneficiare della tassazione agevolata, applicando ai premi di risultato l’imposta sostitutiva dell’IRPEF con aliquota al 5 per cento.

Un’agevolazione che garantisce un aumento del netto in busta paga grazie appunto alla riduzione della tassazione.

Detassazione premi di produttività: come funziona e requisiti

Per maggiori dettagli e la conferma definitiva delle novità si attende il testo ufficiale del DDL Bilancio e la conclusione dell’iter parlamentare. Ad ogni modo, sulla base di quanto in vigore nel 2024, la detassazione al 5 per cento si applica ai premi di produttività fino a 3.000 euro e che vengono riconosciuti ai lavoratori e alle lavoratrici del settore privato che nell’anno precedente hanno dichiarato un reddito di lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro.

Si può applicare ai premi fino a 4.000 euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

A prescindere dai requisiti del lavoratore o della lavoratrice, inoltre, la detassazione dei bonus produttività si applica solo nel caso in cui i premi siano erogati nel rispetto delle seguenti condizioni:

  • in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81;
  • in relazione a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili in base ai criteri stabiliti dai contratti collettivi.

È possibile applicare l’imposta sostitutiva, quindi, solo se le somme vengono corrisposte a lavoratrici e lavoratori in esecuzione di contratti aziendali o territoriali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative, da rappresentanze sindacali aziendali o dalla rappresentanza sindacale unitaria.

Come evidenziato dall’ultimo monitoraggio del Ministero del Lavoro, a metà settembre la misura ha coinvolto quasi 5 milioni di lavoratori e lavoratrici per un importo annuo medio pari a 1.498,62 euro.

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