Decreto Aiuti ter convertito in legge: il via libera del Senato è arrivato il 16 novembre. Le principali novità inserite durante l'iter parlamentare riguardano i mutui per l'acquisto della prima casa, il bonus 150 euro per i dipendenti pubblici e la sanatoria per il bonus ricerca e sviluppo.
Mentre si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del quarto provvedimento omonimo, il Decreto Aiuti ter è stato convertito in legge: il via libera del Senato, arrivato il 16 novembre, ha segnato l’approvazione definitiva.
Le principali novità inserite durante l’iter di conversione in legge del testo riguardano i mutui per l’acquisito della prima casa per determinate categorie di cittadini e cittadine, le modalità di erogazione del bonus 150 euro ai dipendenti pubblici e la sanatoria del credito d’imposta ricerca e sviluppo.
Decreto Aiuti ter convertito in legge con alcune novità
Dai bonus energia per le imprese per i mesi di ottobre e novembre 2022 a una nuova tornata di indennità contro il caro prezzi, il Decreto Aiuti ter in linea di continuità con i precedenti provvedimenti ha introdotto una serie di misure per contrastare gli effetti della crisi energetica e dell’inflazione.
Il lavoro sul testo, convertito in legge il 16 novembre 2022, è passato dalle mani del Governo Draghi al nuovo Parlamento che ha preso forma con le elezioni del 25 settembre, due giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL n. 144/2022.
L’iter, dunque, si è svolto in un periodo di passaggio di consegne ma questo non ha impedito l’inserimento di alcune novità importanti nel testo.
Trova spazio, ad esempio, nel DL Aiuti ter convertito in legge l’articolo 35 bis che modifica le regole di accesso al fondo di garanzia per la prima casa alla luce dell’innalzamento dei tassi di interesse che si è verificato nel 2022.
Decreto Aiuti ter convertito in legge: le novità sui mutui prima casa
In particolare, viene introdotta una ulteriore eccezione alle regole standard: la garanzia massima dell’80 per cento sulla quota capitale dei mutui destinati alle categorie prioritarie può essere concessa anche quando il Tasso Effettivo Globale (TEG) risulti superiore al Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM).
Questa particolare disposizione si applica alle domande presentate esclusivamente nel mese di dicembre 2022 e riguarda coloro che hanno un ISEE non superiore a 40.000 euro e rientrano nelle seguenti categorie:
- giovani coppie;
- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori;
- giovani di età inferiore ai 36 anni;
- conduttori di alloggi IACP.
Si interviene sulle misure previste dall’articolo 64 del Decreto Sostegni bis dino al 31 dicemrbe 2022. Nello specifico, come si legge nel Dossier redatto dal Senato sul DL Aiuti ter, si prevede che per l’accesso ai mutui “il TEG può superare il TEGM nella misura massima pari al differenziale tra la media del tasso Interest Rate Swap a 10 anni calcolata nel mese precedente al mese di erogazione e la medesima media calcolata nel trimestre sulla base del quale è stato calcolato il TEGM in vigore”.
Inoltre viene stabilito che le condizioni di maggior favore applicate ai beneficiari del Fondo di garanzia per la prima casa devono essere messe in chiaro anche nel contratto di finanziamento stipulato.
Decreto Aiuti ter convertito in legge: novità inserite nel testo su bonus
Tra le modifiche rilevanti, non ci sono solo nuovi articoli inseriti nel testo del Decreto Aiuti ter ma anche la riscrittura di alcuni passaggi già inseriti.
È il caso del bonus ricerca e sviluppo: l’articolo 38 viene interamente sostituito per prorogare di un anno la tabella di marcia da rispettare per il riversamento spontaneo, senza applicazione di sanzioni e interessi, del bonus ricerca e sviluppo indebitamente utilizzato. In prima battuta era stato semplicemente spostato il termine di adesione dal 30 settembre al 31 ottobre 2022.
Si riscrive il calendario delle scadenze previste dai commi da 7 a 12 dell’articolo 5 del decreto-legge n. 146 del 2021 come segue.
Scadenza originaria | Nuova scadenza DL Aiuti ter convertito in legge | Adempimento |
---|---|---|
30 settembre 2022 | 31 ottobre 2023 | adesione alla procedura di riversamento |
16 dicembre 2022 | 16 dicembre 2023 | versamento dell’unica rata o, in caso di rateazione, della prima rata |
16 dicembre 2023 | 16 dicembre 2024 | versamento della seconda rata |
16 dicembre 2024 | 16 dicembre 2025 | versamento della terza rata |
17 dicembre 2022 | 17 dicembre 2023 | in caso di pagamento rateale, il termine a decorrere dal quale sono dovuti gli interessi calcolati al tasso legale |
Decreto Aiuti ter convertito in legge: novità inserite nel testo su bonus 150 euro
Tra nuovi inserimenti e riscritture, nel testo del DL Aiuti ter convertito in legge c’è spazio anche per alcune integrazioni. Ad esempio nell’articolo 18 che ha introdotto il bonus 150 euro per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti con una retribuzione fino a 1.538 euro viene specificato che i dipendenti pubblici non dovranno presentare alcuna autodichiarazione per ottenere il pagamento dell’indennità contro il caro prezzi.
Grazie a uno scambio di dati tra INPS e Ministero dell’Economia e delle Finanze, in presenza dei requisiti richiesti l’erogazione avviene in via automatica nel caso in cui “le retribuzioni del personale siano gestiti dal sistema informatico del Ministero dell’Economia e delle Finanze di cui all’articolo 11, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.111”.
Trova spazio, quindi, la precisazione inserita successivamente anche nel primo Decreto Aiuti con il Decreto Semplificazioni per rendere il pagamento del bonus 200 euro del tutto automatico per i dipendenti pubblici. Vengono, quindi, equiparate le modalità di erogazione delle due indennità: d’altronde la seconda, da 150 euro, altro non è che una replica della prima.
E già da una prima lettura del testo del DL Aiuti ter era saltata all’occhio questa lacuna.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Decreto Aiuti ter convertito in legge: le principali novità inserite nel testo