Datore di lavoro in regime forfettario: ecco gli adempimenti per chi assume dipendenti a seguito delle novità introdotte a partire dal 1° gennaio 2019 grazie all'abolizione dei precedenti limiti.
Datore di lavoro in regime forfettario: quali adempimenti per chi assume dipendenti?
A seguito delle novità in vigore dal 1° gennaio 2019 e dell’abolizione dei precedenti limiti è questo uno dei punti sui quali si attendono chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
In un periodo di assoluto silenzio da parte dell’amministrazione competente, è la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro a fare un po’ di chiarezza, con l’approfondimento pubblicato l’8 febbraio 2019.
I titolari di partita IVA in regime forfettario che assumono dipendenti non sono obbligati ad operare le ritenute fiscali sugli stipendi corrisposti in quanto per legge i forfettari non sono sostituti d’imposta.
La conseguenza è che sarà più complessa e quasi sicuramente a debito la dichiarazione dei redditi dei dipendenti, i quali dovranno fare i conti con tasse e imposte autonomamente.
Facciamo il punto sulle regole in merito agli adempimenti previsti per i datori di lavoro in regime forfettario.
Datore di lavoro in regime forfettario: gli adempimenti per chi assume dipendenti
È ormai cosa nota che a partire dal 1° gennaio 2019 i titolari di partita IVA in regime forfettario non dovranno più rispettare il limite di 5.000 euro relativo alle spese sostenute per lavoro accessorio, per lavoratori dipendenti e collaboratori.
La modifica introdotta dalla Legge di Bilancio 2019, che ha stravolto i requisiti per l’accesso al forfettario, consentirà a tali contribuenti di assumere liberamente dipendenti o collaboratori.
Come sottolineato dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, la novità necessità di alcuni chiarimenti sul comportamento e sugli adempimenti dei datori di lavoro in regime forfettario che occupano personale dipendente.
In primo luogo è necessario specificare che il comma 69 dell’art. 1 legge n. 190/2014, esclude i contribuenti forfettari dalla qualifica di sostituto d’imposta.
Non sarà obbligatorio quindi operare le ritenute alla fonte sulle retribuzioni dei propri lavoratori dipendenti, fatta esclusione delle ritenute previdenziali che dovranno in ogni caso essere applicate in busta paga.
Datore di lavoro in regime forfettario e compilazione della dichiarazione dei redditi
Pur non essendo tenuti ad operare le ritenute fiscali sulle buste paga dei propri dipendenti, i contribuenti in regime forfettario con lavoratori assunti alle proprie dipendenze dovranno darne evidenza nella dichiarazione dei redditi.
Nel modello Redditi, i contribuenti dovranno inserire il codice fiscale del percettore dei redditi per i quali non è stata operata la ritenuta e l’ammontare dei redditi stessi.
In particolare, sarà necessario compilare il quadro RS del Modello Redditi e nei righi RS371, RS372 e RS373, bisognerà indicare:
- nella colonna 1 il codice fiscale del percettore dei redditi per i quali non è stata operata la ritenuta;
- nella colonna 2, l’ammontare dei redditi stessi.
Nel caso siano stati corrisposti più compensi o redditi, sarà necessario compilare un distinto rigo per ciascun soggetto percettore.
La Fondazioni Studi così come tutti i nuovi forfettari transitati al regime agevolato dal 1° gennaio 2019 sono in attesa di chiarimenti invece per ciò che concerne le addizionali 2018, che sono versate a rate nel 2019, allo scopo di chiarire se resta in capo al datore di lavoro forfettario l’onere del prelievo di tali somme.
Certificazione Unica anche per i forfettari
Nessun esonero dal rilascio della certificazione unica anche per i datori di lavoro in regime forfettario. Già la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Campania, con la risposta all’interpello n. 954-881 del 27 luglio 2017, aveva specificato che:
“poiché la Certificazione Unica ha la funzione di certificare anche i dati assistenziali e previdenziali, i contribuenti che applicano il regime forfettario e hanno lavoratori subordinati sono tenuti a compilare la sezione relativa ai dati previdenziali e assistenziali e ad inviare la CU.”
Sarà quindi necessario compilare la certificazione unica per la sezione relativa a dati previdenziali ed assistenziali, ma al contrario non sarà necessaria la compilazione e l’invio del modello 770.
Al lavoratore sarà invece consegnata un’attestazione delle retribuzioni corrisposte (così come avviene per colf, badanti e lavoratori domestici).
- Gli adempimenti del datore di lavoro in regime forfettario
- Scarica l’approfondimento della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro pubblicato l’8 febbraio 2019
Dichiarazione dei redditi salata per il dipendente del datore di lavoro forfettario
Se il fisco semplifica la vita ai titolari di partita IVA in regime forfettario, che saranno liberi di assumere dipendenti senza alcun limite o vincolo, diverso è il discorso per i lavoratori dipendenti.
Sarà obbligatoria la presentazione della dichiarazione dei redditi e la chiusura dell’anno fiscale comporterà l’onere di versare le imposte non trattenute dal datore di lavoro.
Al netto del conto salato che riserverà la presentazione della dichiarazione dei redditi, diventerà quasi automatica l’esclusione per tali lavoratori dalla possibilità di presentare il modello 730 precompilato e sarà quasi obbligatorio farsi assistere da un commercialista per evitare di incorrere in errori.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Datore di lavoro in regime forfettario: gli adempimenti per chi assume dipendenti