Credito di imposta locazioni e comuni in stato di emergenza, FNC e CNDCEC pubblicano un aggiornamento sul credito d’imposta per gli affitti per i contribuenti con domicilio fiscale o sede operativa nel territorio di comuni colpiti da calamità al momento della dichiarazione dello stato di emergenza coronavirus.
Credito di imposta locazioni e comuni in stato di emergenza, FNC e CNDCEC pubblicano l’aggiornamento del documento con quanto previsto dal decreto Ristori bis.
Il nuovo documento diffuso attraverso il comunicato stampa del 9 dicembre 2020 ha come oggetto il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda.
Nello specifico lo strumento è destinato ai contribuenti con domicilio fiscale o sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi calamitosi al momento della dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus.
Credito di imposta locazioni e comuni in emergenza: l’aggiornamento di FNC e CNDCEC
Con il comunicato stampa del 9 dicembre 2020, la Fondazione e il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili pubblicano un nuovo documento di approfondimento che aggiorna quello dal titolo “Il credito d’imposta sulle locazioni e i comuni in stato di emergenza”.
- FNC e CNDCEC - Documento di approfondimento diffuso con il comunicato stampa del 9 dicembre 2020
- Il credito d’imposta sulle locazioni e i comuni in stato di emergenza.
La nuova pubblicazione è, dunque, un aggiornamento del precedente strumento a disposizione dei professionisti sul credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda.
I destinatari sono i contribuenti con domicilio fiscale o sede operativa nel territorio di comuni colpiti da eventi calamitosi: sismi, alluvioni o altri eventi naturali avversi, al momento della dichiarazione dello stato di emergenza coronavirus.
Il nuovo strumento tiene conto delle novità introdotte dal decreto-legge 9 novembre 2020, n. 149, il decreto Ristori-bis.
L’articolo 28 del decreto Rilancio prevede un credito d’imposta sui canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo per contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in possesso di specifici requisiti.
Credito di imposta locazioni e comuni in emergenza: il documento e la sua articolazione
L’approfondimento di FNC e CNDCEC, dopo una breve analisi della normativa relativa al riconoscimento del credito d’imposta, fornisce un approfondimento in merito alla specifica disciplina derogatoria fissata dal comma 5 dell’articolo 28 del decreto Rilancio.
Tale deroga è prevista in favore dei contribuenti con domicilio fiscale o sede operativa in uno dei comuni interessati dalle delibere emergenziali dovute a precedenti calamità intervenute nei territori in cui esercitavano la loro attività economica.
Il lavoro è aggiornato con le novità introdotte:
- dall’articolo 77 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, ovvero il decreto Agosto;
- dal decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, ossia il decreto Ristori;
- dal decreto-legge 9 novembre 2020, n. 149, il cosiddetto decreto Ristori-bis.
Il documento di ricerca, dopo una premessa, affronta il tema in sette capitoli:
- evoluzione normativa del credito d’imposta e sue principali caratteristiche;
- la deroga in favore dei soggetti localizzati in comuni colpiti da eventi calamitosi;
- lo stato di emergenza;
- l’individuazione dei comuni in stato di emergenza;
- la rassegna dei principali eventi calamitosi per i quali al 31 gennaio 2020 era in essere lo stato d’emergenza;
- modalità di utilizzo del credito d’imposta;
- regime sanzionatorio.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Credito di imposta locazioni e comuni in emergenza: l’aggiornamento di FNC e CNDCEC