Nel 2023 sono stati bloccati crediti relativi a bonus edilizi per 7,6 miliardi di euro. I dati sono stati forniti dalla stessa Agenzia delle Entrate e sono frutto di diverse azioni di contrasto alle frodi: dal blocco preventivo dei crediti a quello delle comunicazioni passando per lo scarto delle indebite compensazioni con F24
Nel complesso hanno raggiunto i 7,6 miliardi di euro l’ammontare dei crediti relativi ai bonus edilizi bloccati nel 2023.
Il dato è stato fornito dall’Agenzia delle Entrate in occasione dell’appuntamento di ieri, 5 febbraio: “Risultati raggiunti nel 2023 e prospettive future dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate - Riscossione”.
I crediti fittizi bloccati grazie all’azione congiunta con l’Agenzia delle Entrate sono stati 2,2 miliardi di euro.
2 miliardi di euro è anche il valore delle indebite compensazioni bloccate per falsi crediti d’imposta, generati in modo fraudolento.
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Crediti bonus edilizi: 7,6 miliardi di euro bloccati nel 2023
Sono diverse le azioni messe in campo dall’Agenzia delle Entrate nello scorso anno, nell’ottica del contrasto alle frodi.
Tra queste, diverse hanno riguardato i crediti relativi a bonus edilizi. Nel 2023 ammontano a 7,6 miliardi di euro le somme bloccate per diverse ragioni.
La prima linea di azione riguarda il blocco preventivo dei crediti generati. Dal mese di settembre 2021 sono state avviate analisi sulle cessioni dei crediti. Tali misure sono state adottate con l’obiettivo di individuare crediti fittizi e bloccarli prima dell’effettivo trasferimento nel cassetto fiscale di contribuenti e imprese.
Nel complesso ammonta a 2,2 miliardi di euro il valore delle somme sospese nell’anno scorso, per un totale di 8,5 miliardi di euro complessivi dall’introduzione delle misure.
Dal mese di dicembre 2021 è stato inoltre previsto un controllo preventivo delle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate, disposto dal decreto Antifrode con l’obiettivo di rifiutare le comunicazioni irregolari.
Lo scarto, nell’anno 2023, è avvenuto per un totale di 3,2 miliardi di euro, che fanno raggiungere nel complesso oltre 5,3 miliardi di euro dall’avvio di tali specifici controlli.
Per le comunicazioni inviate a partire dall’introduzione delle misure antifrodi, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha 5 giorni lavorativi per effettuare i controlli prima del via libera alle somme. In tale periodo di tempo può scegliere di allungare la durata dei controlli a 30 giorni, nel caso in cui vengano individuati particolari profili di rischio.
Ulteriori azioni messe in campo anno riguardato le indebite compensazioni e lo scarto di richieste di rimborso IVA.
Crediti bonus edilizi: nel 2023 bloccati 2 miliardi di euro di indebite compensazioni con F24
Oltre al blocco preventivo dei crediti e allo scarto delle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate, l’Amministrazione finanziaria ha evitato frodi anche attraverso il blocco delle indebite compensazioni e dei rimborsi IVA non spettanti.
Lo “scarto” dei modello F24 irregolari, dopo l’individuazione di crediti fittizi destinati all’utilizzo indebito delle somme, ammonta a oltre 2 miliardi di euro nel 2023.
Un’ultima azione che ha contribuito a bloccare somme indebite relative a crediti d’imposta derivanti da bonus edilizi è relativo alle istanze di rimborso IVA.
Il controllo delle richieste di rimborso dei crediti IVA, per evitare l’erogazione di imborsi non spettanti, ha portato al blocco di oltre 0,2 miliardi di euro.
Nel complesso le azioni intraprese nel 2023 hanno portato a bloccare somme per 7,6 miliardi di euro.
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