Al 28 febbraio 2022 i casi Covid di origine professionale sono aumentati dell'8,3 per cento rispetto al mese precedente. L'età media dei contagiati scende e più della metà sono donne. I dati sono stati rilevati dal 25esimo report della Consulenza statistico attuariale INAIL.
I casi di Covid sul lavoro sono in aumento, questo il dato principale che emerge dal 25esimo report della Consulenza statistico attuariale INAIL, che dall’inizio della pandemia monitora mensilmente i contagi da Coronavirus sul posto di lavoro e segnalati da denunce di infortunio.
Il trend del primo bimestre 2022 è in aumento, l’incidenza dei casi Covid di origine professionale di gennaio è inferiore solamente ai mesi di novembre, marzo, dicembre e ottobre del 2020, cioè alcuni dei mesi più bui degli ultimi due anni di pandemia.
Nell’ultimo mese l’età media dei contagiati si è ridotta e più della metà dei casi di Coronavirus sul lavoro riguarda donne.
Fortunatamente sono in calo i casi mortali segnalati, sono 2 nel mese di febbraio.
Covid sul posto di lavoro, il trend è in aumento: i dati INAIL
Il 25esimo report della Consulenza statistico attuariale INAIL fornisce un quadro mensile della situazione per quanto riguarda i casi riportati sul posto di lavoro dall’inizio della pandemia.
È necessario sottolineare che i dati presi in considerazione dall’INAIL rappresentano solo un determinato campione di popolazione e non sono rappresentativi del fenomeno generale analizzato dall’ISS, poiché viene presa in considerazione solamente la platea di soggetti tutelata dall’assicurazione INAIL.
I dati al 28 febbraio 2022 segnalano un trend in aumento dell’8,3 per cento rispetto al mese precedente.
I contagiati sul posto di lavoro nel primo bimestre del 2022 rappresentano il 14,5 per cento del totale dei casi denunciati da inizio pandemia. L’incidenza delle denunce da Covid sul totale degli infortuni sul lavoro è tornata a una su quattro come nel 2020, dopo che nel 2021 era scesa a una su 12.
Fino al 30 aprile 2022 resterà in vigore l’obbligo di indossare mascherine sul posto di lavoro.
Sono in calo le denunce di casi mortali, 835 da inizio pandemia: sono stati 2 a febbraio. Per la maggior parte si sono verificati nel 2020.
Nell’ultimo mese cala l’età media dei contagiati, si passa da 46 a 45 anni per entrambi i sessi. Un po’ meno della metà dei casi denunciati, il 41,3 per cento, però è relativo alla fascia 50-54 anni. Segue la fascia 35-49 anni.
Gli italiani sono l’87 per cento del totale delle denunce di infortunio da Covid. Gli stranieri occupano il restante 13 per cento. La nazionalità più interessata è quella rumena.
La maggioranza delle infezioni sul posto di lavoro riguarda le donne. Il 68,3 per cento dei casi totali è stato denunciato da lavoratrici. Dal punto di vista della localizzazione geografica la percentuale di donne contagiate supera quella degli uomini in tutte le regioni tranne che in Sicilia e in Campania.
Covid sul posto di lavoro: il trend è in aumento soprattutto al Nord
Il report dell’INAIL, dunque, ci fornisce il quadro della situazione epidemiologica sul posto di lavoro. Il trend è in aumento, su 229.037 denunce totali pervenute all’Istituto dall’inizio della pandemia, oltre un sesto sono riferite al primo bimestre del 2022.
Dall’analisi territoriale emerge come le denunce di infortunio da Covid siano prevalenti nel Nord-Ovest italiano, in particolare la Lombardia raccoglie il 25 per cento dei casi totali, e nel Nord-Est. Seguono poi il Centro, dove spicca il Lazio, e il Sud con la Campania.
Milano, Torino e Roma sono le provincie con il maggior numero di contagi sul posto di lavoro da inizio pandemia. Per quanto riguarda il mese di febbraio 2022 Roma è la provincia che registra il maggior numero di casi.
L’analisi dal punto di vista della professione dimostra come la categoria dei tecnici della salute sia la più colpita dai contagi. La maggior parte, come è facile immaginare, sono infermieri.
Le altre professioni più colpite sono gli operatori socio-sanitari, i medici, gli operatori socio-assistenziali e gli impiegati amministrativi.
È interessante notare come nel 2021 si sia registrato, durante il primo semestre, un calo dei contagi per le categorie della sanità e assistenza sociale che ha raggiunto un picco minimo nel mese di giugno, per poi tornare a crescere durante il resto dell’anno.
Particolare, inoltre, la situazione del comparto produttivo relativo a trasporto e magazzinaggio, per cui a gennaio si è registrato un record di infezioni, superiore anche al 2020.
Infine per quanto riguarda le denunce di infortunio con esito mortale, l’82,6 per cento dei decessi ha interessato gli uomini, mentre il 17,4 per cento le donne, ribaltando quanto osservato sul totale delle denunce dove si rileva una percentuale decisamente superiore per le donne. L’età media dei deceduti è 58,5 anni
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