Il certificato INAIL di infortunio attesta lo stato di inabilità temporanea assoluta al lavoro del lavoratore. Chi lo deve compilare, come funziona e come si invia
In caso di infortunio o malattia professionale i lavoratori e le lavoratrici devono ottenere l’apposito certificato medico per ricevere l’indennità prevista dall’INAIL.
Il certificato è inviato direttamente dal medico o dalla struttura sanitaria attraverso gli appositi canali messi a dimissione dall’Istituto.
I lavoratori poi devono comunicare al datore di lavoro tutti i riferimenti del certificato.
Certificato di infortunio INAIL: come funziona e chi lo invia
I passaggi da seguire in caso di infortunio sul lavoro
Prima di focalizzare l’attenzione sul certificato di infortunio è utile evidenziare i principali passaggi che i lavoratori e le lavoratrici vittime di infortuni sul lavoro devono seguire.
In caso di infortunio sul lavoro o di malattia professionale, infatti, l’assicurazione INAIL garantisce ai lavoratori e alle lavoratrici un’indennità economica per tutto il periodo di astensione dall’attività lavorativa (a partire dal quarto giorno successivo alla data di infortunio o di manifestazione della malattia dato che i primi 3 sono retribuiti normalmente al 100 per cento).
L’indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta è erogata al:
- 60 per cento della retribuzione media giornaliera fino al 90° giorno;
- 75 per cento della retribuzione media giornaliera dal 91° giorno fino alla guarigione clinica.
In caso di infortunio, a prescindere dalla prognosi, il lavoratore deve immediatamente avvisare o far avvisare, nel caso in cui non potesse, il proprio datore di lavoro. La segnalazione dell’infortunio deve essere fatta anche nel caso di lesioni di lieve entità.
In base alla gravità dell’infortunio, il lavoratore può:
- rivolgersi al medico dell’azienda, se è presente nel luogo di lavoro;
- recarsi o farsi accompagnare al Pronto soccorso nell’ospedale più vicino;
- rivolgersi al suo medico curante.
In ogni caso, occorre spiegare al medico come e dove è avvenuto l’infortunio.
Per poter ottenere l’indennità un passaggio fondamentale è quello che riguarda il certificato medico di infortunio.
Certificato INAIL di infortunio: cos’è, chi lo deve inviare e cosa deve fare il lavoratore
Qualunque medico presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro, infatti, è obbligato a rilasciare il certificato medico nel quale sono indicati la diagnosi e il numero dei giorni di inabilità temporanea assoluta al lavoro e a trasmetterlo esclusivamente per via telematica all’Istituto assicuratore.
Tale certificato, infatti, attesta lo stato di inabilità temporanea assoluta al lavoro dell’assicurato che deriva da un infortunio lavorativo.
A redigere e inviare il certificato sono:
- i medici ospedalieri;
- i medici esterni, cioè i medici di base;
- le strutture ospedaliere
Il documento viene trasmesso all’INAIL tramite l’apposito servizio Rest online disponibile sul sito dell’Istituto. Sempre dal sito istituzionale è possibile ricercare, consultare e scaricare il certificato.
Per l’abilitazione ai servizi online il medico o il legale rappresentante della struttura sanitaria devono inviare apposita richiesta alla sede INAIL competente per territorio utilizzando la modulistica disponibile sul sito istituzionale.
Il lavoratore, dunque, in caso di infortunio deve fornire al datore di lavoro i riferimenti del certificato medico, oppure il numero identificativo, la data di rilascio e i giorni di prognosi indicati nel certificato stesso.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di inoltrare la denuncia di infortunio entro due giorni dalla ricezione dei riferimenti del certificato medico già trasmesso per via telematica all’Istituto direttamente dal medico.
In caso di denuncia omessa, tardiva, inesatta oppure incompleta, è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa indicata all’art. 53 del DPR n. 1124/1965.
Se il datore di lavoro non dovesse denunciare l’infortunio all’INAIL, può farlo lo stesso lavoratore recandosi presso la sede competente con la copia del certificato rilasciato dal medico o dalla struttura sanitaria competente al rilascio.
Il lavoratore riceverà l’indennità giornaliera INAIL direttamente in busta paga.
Si ricorda che in generale l’INAIL non effettua controlli domiciliari. Non esistono quindi fasce orarie di reperibilità da rispettare per le visite fiscali.
L’Istituto, però, può chiamare a visita il lavoratore infortunato inviando apposite cartoline di convocazione presso le proprie Sedi territoriali.
Certificato INAIL di infortunio: come fare per rientrare al lavoro
Per poter rientrare al lavoro dopo il periodo di infortunio, i dipendenti sono tenuti a presentare il certificato di chiusura dell’infortunio.
Si tratta del documento che viene rilasciato da un medico dell’INAIL e che attesta la completa guarigione e possibilità di riprendere l’attività lavorativa.
Per tornare a lavorare dopo l’infortunio, pertanto, è necessario rivolgersi ai medici delle strutture dell’Istituto e richiedere l’apposito certificato. Senza questo documento, infatti, il datore di lavoro non può accettare il rientro.
L’obbligo di presentazione di un certificato di chiusura per il rientro non è previsto per infortuni con prognosi non superiore a tre giorni.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Certificato di infortunio INAIL: come funziona e chi lo invia