Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza hanno siglato il protocollo di intesa relativo alla cooperative compliance. La collaborazione prevede anche un costante scambio di dati sulle rispettive attività di competenza
Cooperative compliance: siglato il protocollo di intesa che getta le basi per una sempre più stretta collaborazione tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza.
Il reciproco supporto permetterà di rafforzare l’istituto dell’adempimento collaborativo, il regime istituto dal decreto legislativo n. 128/2015 finalizzato a instaurare un rapporto di fiducia tra Fisco e contribuente per aumentare il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti.
Tra i punti chiave della collaborazione tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza c’è la condivisione dei dati relativi alle specifiche attività di competenza degli enti.
Cooperative compliance: al via il protocollo di intesa tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza
Il 20 gennaio 2025, tramite un comunicato stampa congiunto, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza hanno reso noto di aver sottoscritto un protocollo di intesa nell’ambito della cooperative compliance, o regime di adempimento collaborativo.
Il patto è stato siglato dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Andrea de Gennaro, e dall’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini.
Il protocollo prevede, da parte della GdF, la segnalazione di elementi identificativi di possibili fenomeni di evasione, elusione o frode fiscale o situazioni che possano comportare l’esclusione dal regime di adempimento collaborativo.
L’Agenzia delle Entrate, invece, si occuperà di comunicare alle Fiamme Gialle i dati identificativi dei soggetti che hanno chiesto di aderire e di quelli esclusi per perdita dei requisiti o per l’inosservanza degli impegni assunti.
Un ulteriore compito dell’Amministrazione finanziaria, come stabilito nel protocollo di intesa, è l’invio dei dati relativi a coloro che, pur non possedendo i requisiti, hanno adottato un sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, il cosiddetto tax control framework.
Il possesso di un TCF dall’efficacia certificata è infatti requisito indispensabile per l’accesso alla cooperative compliance.
- Comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza del 20 gennaio 2025
- Scarica qui il comunicato stampa rilasciato da AdE e GF relativo al protocollo d’intesa siglato in materia di cooperative compliance
Cooperative compliance: l’Agenzia delle Entrate guiderà la collaborazione
Le attività di indagine condotte dalla Guardia di Finanza relative al riscontro di indizi di evasione, elusione o frode nei confronti dell’Agenzia delle Entrate nell’ambito del regime di adempimento collaborativo sono oggetto di costante coordinamento tra le Fiamme Gialle e l’Amministrazione finanziaria.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate può richiedere alla GdF di fornire la propria collaborazione nei confronti di coloro che aderiscono alla cooperative compliance per lo svolgimento delle analisi del profilo di rischio delle imprese, sulla base di quanto stabilito di comune accordo.
Infine, l’AdE può richiedere il supporto della Guardia di Finanza anche per l’eventuale esecuzione di controlli mediante l’esercizio dei poteri istruttori di cui agli articoli 32 e 33 del D.P.R n. 600/1973, e 51, secondo comma, e 52 del D.P.R n. 633/1972.
Di seguito si rende disponibile il testo completo del protocollo di intesa.
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