Analizzare, valutare e programmare il futuro delle imprese creando nuove opportunità di crescita e riducendo contemporaneamente al minimo il rischio di crisi. È questo il futuro dei professionisti del domani, ma solo se accompagnati dai giusti strumenti per il controllo di gestione, a partire dalla scelta del software maggiormente adeguato alla tipologia ed alle dimensioni dell'azienda
La nuova sfida per commercialisti e consulenti?
Analizzare, valutare e programmare il futuro delle imprese riducendo al minimo il rischio di crisi, magari con l’ausilio del giusto software per il controllo di gestione.
Continuità e sicurezza sono obiettivi fondamentali da raggiungere, soprattutto dopo gli ultimi mesi che hanno messo interi settori di fronte ad un’emergenza sanitaria senza eguali che ha ridimensionato ambizioni e bilanci.
Organizzazione e attenta capacità di analisi diventano caratteristiche imprescindibili per garantire un futuro alle piccole-medie imprese, certamente le più colpite dalle vicissitudini recenti e quelle che avranno maggiore necessità di un supporto di carattere direzionale e di approfondimento.
L’emergenza sanitaria globale, durata di fatto più di due anni, ha posto sfide secolari alle aziende: solo chi sarà in grado di gestire il cambiamento potrà continuare a rimanere sul mercato, provare ad aggredire nuovi business, crescere e svilupparsi.
In questo contesto, è necessario attingere alle proprie competenze e dotarsi di strumenti di qualità per adeguarsi a novità normative come l’ingresso del nuovo Codice d’impresa e dell’insolvenza e l’obbligo del Controllo di Gestione.
Con Bitrix24, è possibile tenere traccia delle performance finanziarie, generare report dettagliati e personalizzati, misurare i risultati rispetto agli obiettivi prefissati e analizzare i dati in tempo reale per prendere decisioni strategiche basate su dati concreti. Grazie alla sua interfaccia user-friendly e alle potenti funzionalità, Bitrix24 semplifica il processo di controllo di gestione aziendale, fornendo agli utenti uno strumento completo per la pianificazione, l’analisi e il monitoraggio delle attività aziendali.
Inoltre, Bitrix24 offre numerosi strumenti per la collaborazione in team e la gestione dei progetti, in particolare per i team che lavorano da remoto, consentendo di lavorare in modo sincronizzato e condividere informazioni in tempo reale.
Questo favorisce una maggiore trasparenza e un flusso di lavoro più efficiente, essenziali per un efficace controllo di gestione. Bitrix24 mette a disposizione diversi strumenti per semplificare la collaborazione tra consulenti e aziende, tra cui:
- Incarichi
Gli incarichi possono contenere elenchi di controllo e incarichi secondari. Il tempo dell’incarico è monitorato automaticamente.
- Calendari
È possibile pianificare la giornata e fissare gli appuntamenti con il team o con utenti esterni (possono scegliere uno slot disponibile nel calendario e prenotare una riunione).
- Rapporti
Al completamento dell’incarico, il responsabile invia un rapporto al supervisore.
- Gestione documenti
È possibile visualizzare i documenti in Bitrix24 senza doverli scaricare, collaborare a un documento online utilizzando MS Office, Google Docs, Office365 o, semplicemente, apportare modifiche.
- Robotic Process Automation (RPA)
L’RPA è un ottimo strumento che consente di risparmiare tempo automatizzando processi standard e ricorrenti come l’approvazione dei documenti o la richiesta di congedi.Una volta configurate tutte le regole di automazione, i robot di Bitrix24 le utilizzeranno per creare incarichi, inviare notifiche e ottenere il risultato finale più velocemente di quanto qualsiasi essere umano possa fare.
Fonte immagine: Bitrix24
Una nuova organizzazione
Con le nuove normative aumenterà il numero di aziende che avranno bisogno del sostegno di consulenti per svolgere attività di controllo.
Questo tipo di esigenze porterà ad un incremento dei servizi che possono essere offerti dai professionisti.
In questi mesi, commercialisti e consulenti si stanno quindi attrezzando per farsi trovare pronti alle nuove sfide portate dai provvedimenti adoperati dal legislatore.
Si andrà verso una collaborazione sempre più stretta (e praticamente imprescindibile) tra il professionista e l’imprenditore e la sua azienda:
- l’imprenditore dovrà cogliere e saper valorizzare l’importanza del ruolo strategico che gioca il professionista nella prevenzione della crisi d’impresa;
- il commercialista dovrà ricoprire il ruolo di consulente aziendale ed esercitare un ruolo di controllo.
Il lavoro fianco a fianco aziende-professionista
Il commercialista, anche con l’aiuto di appositi software gestionali, avrà il compito di supportare le imprese nell’istituzione di un assetto organizzativo idoneo alla rilevazione dei sintomi di crisi e al monitoraggio dei rischi di impresa.
Il consulente d’azienda affiancherà così l’imprenditore e l’organo di amministrazione nella rilevazione tempestiva dei segnali di crisi.
Il commercialista - consulente potrà cominciare a svolgere svariate attività volte a diagnosticare rischi di insolvenza (e semmai attivare eventuali procedure di allerta):
- insediare un sistema di monitoraggio;
- procedere all’analisi di rischi finanziari legati ad insolvenza;
- pianificare lo stanziamento di un budget per soddisfare il fabbisogno finanziario e l’esposizione debitoria;
- verificare la reputazione creditizia dell’impresa, attraverso un’opportuna analisi di bilancio, anche pluriennale, fatta in tempo reale;
- analizzare i centri di profitto e di costo sulla base delle aree in cui è suddivisa l’azienda e le loro redditività;
- valutare la gestione caratteristica e non caratteristica, o per costi variabili e fissi a margine di contribuzione;
- progettare (eventuali) piani di risanamento e ristrutturazione.
Per l’azienda si andranno a creare nel corso del tempo situazioni favorevoli anche in ottica di concorrenza con i propri competitor: organizzarsi ed affidarsi a consulenti validi porterà benefici al momento di pianificare strategie e progetti.
Professionista come consulente aziendale: quali responsabilità?
Per un’azienda essere affiancata e monitorata da un professionista rappresenta un’occasione di crescita: in pratica ci si avvale della competenza di un soggetto che, nonostante il coinvolgimento nei processi di supervisione, resta comunque esterno e in grado di avere una visione complessiva più obiettiva.
Il processo di discussione, confronto e condivisione delle esigenze e della visione dell’imprenditore diventerà la base per capire la strategia da seguire. Sarà poi il professionista ad affiancare l’impresa nel raggiungimento dei traguardi fissati.
Il consulente procederà ad illustrare costi, tempi, miglioramenti ipotizzati da una determinata strategia e agirà in modo tale che le scelte consigliate portino a risultati tangibili e quantificabili.
Pertanto, in futuro il commercialista diventerà sempre più indispensabile per il tessuto imprenditoriale italiano.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Controllo di Gestione: il nuovo rapporto tra consulenti e aziende