Si va verso il potenziamento dei controlli su scontrini e pagamenti elettronici: le anticipazioni arrivano dalla ricetta antievasione contenuta nel Piano Strutturale di Bilancio
Nella ricetta anti evasione, contenuta nel Piano Strutturale di Bilancio che indica le direzioni future per i prossimi 5 anni e rientra nella nuova governance europea, i dati rappresentano uno degli ingredienti principali.
Sempre più preziose per il Fisco saranno le informazioni che derivano dagli scontrini e dai pagamenti elettronici per far emergere i casi di omessa dichiarazione e in questa ottica saranno potenziati i controlli sulle transazioni dei consumatori.
Più controlli su scontrini e pagamenti elettronici: le anticipazioni dal Piano Strutturale di Bilancio
L’obiettivo è quello di arrivare a “un pieno collegamento delle informazioni derivanti dai pagamenti elettronici e dal registro dei corrispettivi”, si legge nel Piano Strutturale di Bilancio approvato in Consiglio dei Ministri il 27 settembre nel capitolo dedicato al contrasto all’evasione fiscale.
Si va sempre di più verso un incrocio di tutti i dati a disposizione per far emergere eventuali anomalie.
“Tale misura consentirà per le operazioni al consumo finale (business to consumer, B2C) di potenziare la tracciabilità, tempestività e capillarità delle informazioni trasmesse dagli operatori all’amministrazione e, in modo strutturale, di contrastare l’evasione fiscale derivante da omessa dichiarazione”.
Potenziare i controlli su scontrini e pagamenti elettronici è una delle azioni da mettere in campo per alimentare il “database a disposizione del sistema informativo della fiscalità” e, di conseguenza, mettere in atto strategie antievasione “più efficaci, mirate e meno invasive”.
Scontrini e pagamenti elettronici sempre più sotto la lente del Fisco
La strada di un potenziamento dei controlli su scontrini e POS è stata già intrapresa negli ultimi anni, come dimostrano anche le novità del DL n. 39 del 2024.
Con le disposizioni contenute nell’articolo 7, è stata estesa l’applicazione di sanzioni fino a 21.000 euro per gli operatori che mettono a disposizione degli esercenti i sistemi per effettuare pagamenti tracciabili e sono chiamati a inviare all’Agenzia delle Entrate i dati sulle transazioni giornaliere effettuate.
Dal 2019, con l’avvio della fatturazione elettronica, nel mondo del Fisco è in atto una rivoluzione digitale: gli strumenti e le procedure che sono entrate in gioco sono utili a generare nuovi e sempre più articolati flussi di dati, che da un lato rappresentano un risorsa preziosa per i controlli e dall’altro una sfida continua in termini di tutela della privacy.
Intanto la riduzione dell’evasione fiscale è uno degli obiettivi chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dalla transizione digitale del Fisco arriva un balzo in avanti.
Per il 2024 era previsto un miglioramento della tax compliance del 15 per cento ma, sottolinea il Piano, nell’anno d’imposta 2021, la propensione all’evasione si è già ridotta del 17,8 per cento rispetto al 2019.
Resta la necessità di proseguire lungo la linea intrapresa e consolidare i risultati raggiunti con “controlli più efficaci e sanzioni tempestive”, ma anche “un approccio più collaborativo tra l’Amministrazione finanziaria e i contribuenti” per favorire la compliance volontaria, si legge nel Piano Strutturale di Bilancio trasmesso alle Camere per la discussione in programma per la prossima settimana.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Più controlli su scontrini e pagamenti elettronici: la novità nella ricetta antievasione del PSB