Contributo a fondo perduto 2021 per le start up, quando arriva l'operatività? Il Decreto attuativo è pronto, ma non è ancora arrivato in Gazzetta Ufficiale. E per poter presentare domanda sarà necessario attendere le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate. Il punto sugli aiuti destinati alle partite IVA nate nel 2018.
Contributo a fondo perduto 2021 per le start up, quando arriva l’operatività? È questo l’interrogativo che si pongono gli aspiranti destinatari della misura introdotta dalla legge di conversione del DL Sostegni, che è stata approvata lo scorso 21 maggio.
Le partite IVA nate nel 2018 e che non hanno subito un calo di fatturato aspettano ancora indicazioni per ottenere gli aiuti Covid pari a un importo massimo di 1.000 euro.
Il Decreto attuativo è pronto, ma non è ancora arrivato in Gazzetta Ufficiale. Dopodiché l’attesa non sarà finita: l’Agenzia delle Entrate dovrà definire tempi e modalità per presentare domanda di accesso alle risorse.
Fondo perduto per le start up, quando arriva l’operatività?
I contributi a fondo perduto del primo DL Sostegni nella loro formula standard sono stati pagati a partire da inizio aprile 2021.
Nel frattempo sono stati avviati anche i lavori sul testo del DL n. 41/2021, che hanno ampliato la platea di beneficiari degli aiuti, introducendo nuovi canali di accesso.
L’articolo 1 ter aggiunto in sede di conversione in legge, infatti, ha previsto per i soggetti titolari di reddito d’impresa, che hanno attivato la partita IVA nel 2018 e hanno cominciato la loro attività nel 2019, la possibilità di ricevere un importo fino a 1.000 euro.
Si tratta di una misura che completa il pacchetto di aiuti definito in prima battuta: è nata, infatti, per supportare coloro che rimanevano esclusi dal contributo a fondo perduto standard in quanto, pur rispettando gli altri requisiti richiesti, non registravano un calo del fatturato e dei corrispettivi pari al 30 per cento.
Arrivata in un secondo momento, la misura di sostegno complementare è stata già introdotta con uno scarto temporale di due mesi rispetto alla principale, e ha accumulato ulteriore ritardo.
Ma quando arriva l’operatività del contributo a fondo perduto 2021 per start up? Dopo quattro mesi, il decreto attuativo con criteri e modalità attuative è pronto. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco ha firmato il testo lo scorso 10 settembre, ma non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
- Ministero dell’Economia e delle Finanze - Decreto attuativo firmato il 10 settembre 2021
- Termini e modalità per la concessione di un contributo a fondo perduto per le start-up, nei limiti di spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2021
Fondo perduto per le start up, quando arriva? Dopo il Decreto si attendono le istruzioni per la domanda
Il decreto MEF rappresenta un passaggio burocratico, utile e necessario a compiere un passo avanti verso la concretezza del contributo a fondo perduto per le start up. Ma non è l’ultimo e non fornisce particolari nuove indicazioni alle partite IVA nate nel 2018 che hanno intenzione di chiedere gli aiuti.
Per i dettagli sulla misura bisognerà attendere ancora: non manca, infatti, solo pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo, ma anche il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che sblocca dal punto di vista pratico l’accesso alle risorse.
Nel testo si legge:
“Per ottenere il contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1 e ai fini del rispetto del limite di spesa di 20 milioni di euro di cui all’articolo 1-ter, comma 3, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, i soggetti interessati presentano un’istanza all’Agenzia delle entrate secondo le modalità definite con provvedimento del direttore della medesima Agenzia, da emanarsi entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Con il medesimo provvedimento sono disciplinati, altresì, il contenuto informativo dell’istanza, i termini di presentazione della stessa e ogni altro elemento necessario ai fini del riconoscimento del contributo”.
E inoltre, secondo quanto stabilito, il valore effettivo degli aiuti si potrà conoscere solo una volta chiusa la finestra di presentazione della domanda:“l’ammontare del contributo riconosciuto a ciascuna impresa è ridotto proporzionalmente in base al rapporto tra il suddetto importo di 20 milioni di euro e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti”.
Nel frattempo dal punto di vista operativo, tutto resta ancora in stand by. L’unica certezza sono i requisiti da rispettare:
- essere soggetti titolari di reddito d’impresa che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018;
- l’attività di impresa, come da registro delle imprese tenuto presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, deve risultare iniziata nel corso del 2019;
- non avere diritto al contributo a fondo perduto standard in quanto non risulta un calo dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi almeno pari al 30 per cento nel confronto tra 2019 e 2020;
- aver avuto ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro nell’anno 2019.
Le condizioni di accesso al contributo a fondo perduto 2021 per start up, infatti, sono state messe nero su bianco nel testo dell’articolo 1 ter del Decreto Sostegni, ma su tutto quello che non è stato definito rimane ancora, dopo mesi, un grosso punto interrogativo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Fondo perduto per le start up, quando arriva? Decreto pronto, ma mancano le istruzioni AdE