Contratti di somministrazione, i dati dell'approfondimento Anpal del 25 gennaio 2021 scattano una foto aggiornata allo scorso 30 settembre 2020: nel periodo del lockdown si registra un calo di oltre il 60% dei rapporti di lavoro. Nel complesso da gennaio a settembre le attivazioni sono 750 mila.
Contratti di somministrazione, nell’approfondimento del 25 gennaio 2021 l’Anpal fornisce i dati relativi ai rapporti di lavoro e le conseguenze negative causate dall’emergenza coronavirus.
La nuova nota periodica dedicata ai contratti in somministrazione è frutto dell’elaborazione delle informazioni contenute nell’archivio delle comunicazioni obbligatorie ed è aggiornata al 30 settembre 2020.
In linea con quanto tutte le altre assunzioni di lavoro dipendente, anche i rapporti di lavoro in somministrazione segnano una decisa flessione.
Nel periodo iniziale, tra il 9 marzo e il 3 maggio 2020 viene registrato un calo del 60,3%.
Dopo il periodo del lockdown il numero di tali rapporti di lavoro torna a crescere ma non si colma il divario registrato nei mesi precedenti.
Nel complesso le attivazioni di tali contratti di lavoro da gennaio a settembre 2020 sono poco più di 750 mila unità, circa 250 mila contratti in meno rispetto a quelli registrati nello stesso periodo dell’anno 2019 in cui è stato raggiunto il numero di un milione.
Contratti di somministrazione, Anpal: gli effetti del coronavirus sui rapporti di lavoro
Il numero di contratti di somministrazione, così come degli altri rapporti di lavoro, è calato drasticamente a causa dell’emergenza coronavirus.
Lo conferma l’approfondimento di Anpal, pubblicato il 25 gennaio 2021 ed aggiornato al 30 settembre 2020.
- Anpal - Approfondimento del 25 gennaio 2021
- Approfondimenti Covid-19. Evidenze degli effetti della crisi sanitaria sulla dinamica dei rapporti di lavoro in somministrazione. Nota periodica numero 6 del 2021.
Lo studio parte dalle informazioni contenute nell’archivio delle comunicazioni obbligatorie.
L’anno 2020 può essere suddiviso un due periodi:
- quello del lockdown per rallentare i contagi da coronavirus;
- quello successivo, dopo le riaperture.
Nella prima parte dell’anno, in particolare tra il 9 marzo e il 3 maggio 2020, viene rilevato un calo del 60,3% dei contratti a causa delle misure restrittive messe in campo dal Governo.
Nella seconda parte i numeri tornano a salire ma non riescono a recuperare il gap che si è venuto a colmare in conseguenza del primo periodo.
Dal 1° gennaio al 30 settembre 2020 i contratti di lavoro in somministrazione sono circa 750 mila, contro il milione dello stesso periodo dell’anno precedente.
Contratti di somministrazione, approfondimento Anpal: le categorie più colpite
I dati elaborati nell’approfondimento dell’Anpal forniscono informazioni anche su quali sono le categorie di lavoratori maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia.
Le attivazioni che hanno subito maggiori riduzioni sono quelle delle lavoratrici, con un calo del 30%.
Tra queste inoltre, la categoria più colpita è quella delle donne con meno di 29 anni: la riduzione registrata, per tali lavoratrici, è del 31,2%.
La riduzione rispetto all’anno precedente ha interessato le professioni in maniera differente, tenendo conto del fatto che le misure di contenimento hanno inciso in maniera diversa sulle attività ritenute essenziali e quelle invece soggette a maggiori misure restrittive.
Tra i settori più colpiti ci sono quello alberghiero e della ristorazione, le attività commerciali, le professioni tecniche e le professioni intellettuali e scientifiche.
La tabella riepilogativa riporta i dati relativi ad i cali che si sono verificati in tali settori.
Attività | Riduzione dei contratti di lavoro in somministrazione |
---|---|
attività commerciali e del settore alberghiero e della ristorazione | -42,8% |
professioni tecniche | -33,5% |
professioni intellettuali e scientifiche | -32,3% |
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contratti di somministrazione, Anpal: gli effetti del coronavirus sui rapporti di lavoro